Prima gioia casalinga per la SPAL! Dossena trova la prima vittoria al “Mazza” avendo ragione del Carpi 2-1. Vittoria complessivamente meritata per quanto messo in campo nel primo tempo, da rivedere l’atteggiamento dopo il gol ospite.
VOTO DI SQUADRA 6,5 – Poco meno di un’ora di gioco ad alti livelli, come non si vedeva da diverso tempo. Squadra veloce, frequenti cambi di campo e un gioco che a tratti ha messo alle corde un Carpi che aveva iniziato in maniera intraprendente. Il vantaggio di Antenucci suggella un buon momento in cui la SPAL stava spingendo forte a sinistra con Mignanelli. La perla di Rao potrebbe chiudere la partita per punteggio e inerzia del match, ma nella ripresa i biancazzurri subiscono la rete di Cortesi e si abbassano paurosamente, mostrando diverse incertezze. Da sistemare l’atteggiamento della mezz’ora finale di sofferenza, perché il Carpi avrebbe potuto impattare una partita che la SPAL aveva in pieno controllo.
MELGRATI 6 – Primo tempo in cui rischia almeno in un paio di occasioni: prima un’uscita avventata su un lancio centrale, poi una respinta insicura su un tiro deviato. Questione più che altro di scelte. Tocca il tiro di Cortesi senza riuscire a spingerlo fuori, ma non sembra aver grosse colpe sul gol. Attento nel finale, per quanto sempre un tantino avventuroso in certi posizionamenti e giocate.
BRUSCAGIN 6 – Perde Verza sul primo cross pericoloso del Carpi in avvio, per fortuna senza conseguenze. Rimedia con un ottimo intervento in chiusura su un potenziale contropiede degli ospiti a metà primo tempo e con una diagonale precisa in avvio di ripresa. Da un suo cross nasce una buona occasione per Antenucci. Più in difficoltà nella seconda parte, fino al cambio (dal 37′ s.t. POLITO 5 – Dentro nel finale per esordire in maglia SPAL e per rilevare Bruscagin che non ne aveva più. Perde una palla con un erroraccio ingenuo che rischiava di costare la vittoria alla SPAL).
ARENA 6 – Praticamente a uomo su Sall, lo controlla senza correre particolari rischi. Leader della linea difensiva, i miglioramenti delle ultime uscite passano anche e soprattutto da lui. Alza il muro con i compagni, soprattutto con gli interventi aerei, per resistere agli assalti del Carpi.
SOTTINI 6,5 – Brividi al 10′ del primo tempo su un’imbucata centrale su cui si perde Sall che non arriva sul pallone. Sua la deviazione provvidenziale che in parte salva Melgrati su un tiro di Cortesi in chiusura di primo tempo. Passi avanti rispetto alle ultime uscite: più solido e sicuro, sfruttando la superiorità nei duelli fisici.
MIGNANELLI 7 – Duello costante con Cortesi: entrambi fanno una bella partita, ma il terzino biancazzurro impressiona maggiormente. Suo il primo tiro della SPAL, su una palla vagante messa in mezzo da Antenucci. In proiezione non si risparmia mai e sfrutta la sua corsa per giocare a tutto campo e mettere in mezzo palloni molto interessanti, come l’assist per l’1-0 di Antenucci.
ZAMMARINI 5,5 – Mette dinamismo e sostanza, ma alla fine dei conti risulta il meno efficace. In una squadra che gira così bene, soprattutto la prima ora di gioco, ha sicuramente la sua importanza, anche se serve ancora qualcosa in più per dimostrare il suo vero valore. Pareva lui quello in ritardo sulla chiusura per il tiro che vale il 2-1.
RADREZZA 6 – Si fa vedere in mezzo con personalità, smistando bene palloni anche in verticale; meno bene nei lanci e nei cambi di campo, con qualche imprecisione di troppo. Meglio nel secondo tempo quando diminuisce la percentuale d’errore e si spende bene anche in chiusura. Ci riprova con una botta al volo come a Sestri nel primo tempo, stavolta sparando in curva (dal 28′ s.t. BUCHEL 6 – Il suo intervento al limite non provoca un rigore per questione di centimetri. Ha poche occasioni per farsi vedere palla al piede, con la squadra che di fatto rinuncia a giocare, per cui si impegna in rottura con contrasti anche duri).
EL KADDOURI 6 – Imbeccato da Rao, va giù in area e lamenta un rigore, anche se forse avrebbe potuto calciare prima. Bene nella gestione del pallone e in copertura difensiva, ancora un po’ macchinoso quando c’è da prendere decisioni veloci negli ultimi metri (dal 17′ s.t. AWUA 6 – Aggiunge concretezza con le sue qualità di corsa e copertura del campo. Molto sostegno anche in fase offensiva con la SPAL che nel secondo tempo aspetta il Carpi e prova a ripartire veloce, seppur senza grandi risultati).
D’ORAZIO 6 – Davanti ci mette il suo solito apporto con sostegno all’azione e qualche cross. Rischia quando alla mezz’ora prova l’anticipo su Cortesi in area, contatto lieve che però lascia un minimo dubbio. Sguscia via bene a Verza e lo fa ammonire. Ci prova con un destro a giro dopo una bella azione corale, ma non trova la porta.
RAO 7 – L’arma in più della SPAL: costantemente raddoppiato, riesce comunque a cercare dribbling e conclusioni. Ci prova due volte rientrando e calciando verso la porta senza fortuna: la terza è quella buona, con un tiro a giro spettacolare che certifica la crescita di un giocatore dal talento sopra la media. Si prepara al salto qualità da categorie superiori (dal 17′ s.t. BIDAOUI 5,5 – Ci mette un po’ a entrare in partita, poi ci prova con una doppia conclusione prima murata e poi alta. Rimane l’unica azione degna di nota perché per il resto anche la sua parziale inconsistenza è tra le cause della sofferenza finale).
ANTENUCCI 7 – Va vicino al gol con la deviazione che carambola sul palo interno e viene salvata sulla riga da Sorzi, poi trova il quarto centro nelle ultime tre gare con una stoccata di testa in anticipo sul primo palo da bomber di razza. Anche tantissimo lavoro di protezione e sponda. Ci pensa ancora lui a trascinare la SPAL, eterno (dal 17′ s.t. KARLSSON 5 – A pochi minuti dall’ingresso in campo spreca un buon contropiede sbagliando l’apertura a sinistra. Tante sportellate con Rossini, ma si ricordano pochi palloni se non qualche deviazione di testa e una punizione conquistata. Entra in un momento in cui la SPAL ha abbassato sensibilmente il suo baricentro e questo non lo aiuta, ma proprio per questo motivo dovrebbe rendersi più utile nel far alzare i compagni che lo cercano con i lanci).
DOSSENA 6,5 – Si vede sempre più la sua mano, una squadra di grande corsa che scambia veloce, gioca molto sugli esterni e guadagna campo con continui cambi di fronte. Non rinuncia ad Antenucci che infatti segna ancora, e si affida come al solito alla catena Mignanelli-Rao in grado di fare la differenza. Bravo a lavorare sulle cose giuste dopo la Lucchese: ha registrato la difesa che nelle ultime due ha incassato “solo” due gol, adesso dovrà essere altrettanto bravo a cercare di calare ancora il dato dei gol al passivo e a gestire la rosa con gli incontri così ravvicinati. Un po’ troppa sofferenza nel finale complici i cambi, la stanchezza e una gestione del pallone non sempre adeguata al momento della partita.