A quarant’anni Mirco Antenucci continua a scrivere pagine memorabili della storia della SPAL, tanto che nel giro di 5 partite (per 362 minuti di gioco) è già arrivato a 4 gol, quindi a una sola distanza dal raccolto dell’intera stagione 2023/2024. Il capitano sta facendo registrare una media gol di uno ogni 90 minuti e per quanto nessuno gli chieda di mantenerla sembra essere indice di una condizione fisica e psicologica del tutto invidiabile. Antenucci ha già detto pubblicamente di volersi ritirare al termine di questo campionato, ma prestazioni del genere rischiano di far venire qualche dubbio anche a lui stesso.
Al di là delle scelte personali del bomber spallino la rete contro il Carpi, segnata con un colpo di testa di gran classe sotto la Curva Ovest, ci dice tre cose. La prima è che Antenucci continua a spostare più in là l’asticella del marcatore più anziano della storia della SPAL e per citare Platone “Non c’è età in cui si possa dire che è troppo tardi per migliorare l’anima o il corpo”.
La seconda è che con la rete numero 42 della sua avventura spallina in campionato (44, se contiamo le due in Coppa Italia), Antenucci continua la sua scalata nella top 10 dei marcatori spallini di tutti i tempi. Il prossimo è Girolamo Bizzarri – non uno qualsiasi – al momento settimo a quota 43.
La terza è che nel calcio ci sono gol molto diversi tra loro. Il capitano ne ha segnati di pesanti, spesso decisivi (per citarne due recenti, pensiamo a quelli contro Recanatese e Rimini, che hanno dato la svolta alla scorsa stagione) e ha dimostrato che quando si accende, inizia a trainare la squadra dove vuole lui. Quello segnato al Carpi non è un fulmine a ciel sereno, ma una di tante saette, tutte precise e appuntite, che colpiscono senza pietà l’avversario di giornata.
Nella stagione 2016/2017, in serie B, Antenucci segnò per tre giornate di fila contro Pisa (1-1), Cesena (2-0) e Carpi (1-4), tra fine febbraio e inizio marzo. Quello contro i toscani fu un vero e proprio eurogol: Schiattarella aprì di tacco per Lazzari che mise in mezzo trovando la sforbiciata al volo del numero sette. Peccato per il rigore a cinque minuti dal termine che rovinò parzialmente quella giornata. Poi due derby regionali: nel primo la SPAL vinse contro il Cesena in nove contro undici e le danze le aprì proprio Mirco. Col Carpi, invece, da vero leader si incaricò di andare sul dischetto e segnare il gol che mise al sicuro il risultato, prima che quella giornata si trasformasse in una festa per gli altri attaccanti. Nei fatti, tre gol che portarono 7 punti, con cui la SPAL scavalcò il Frosinone e si mise al primo posto della classifica, posizione che avrebbe tenuto fino alla fine.
Ma per tenere quel primo posto, servì un’altra grande tempesta di saette scatenata da Antenucci, che a cavallo della settimana di Pasqua segnò addirittura in quattro partite consecutive: Novara (2-0), Brescia (3-1), Trapani (2-1, doppietta, tra l’altro dopo il vantaggio degli ospiti) e Latina (2-1, anche questa in rimonta). Cinque gol che portarono la SPAL a otto punti di vantaggio sul Frosinone, terzo in classifica, e ben tredici sul quarto posto, con sole cinque giornate di campionato ancora da disputare. Quel giorno a Latina Bonifazi fu espulso sull’1-1 e Semplici chiese ad Antenucci se se la sentisse di fare l’esterno in un improbabile 4-4-1, per avere due attaccanti in campo. Mirco accettò e, nonostante la posizione defilata, segnò il gol vittoria.
Nel primo anno di serie A, nonostante 11 gol, Antenucci non è mai riuscito a segnare in due partite consecutive mentre l’anno successivo, dopo aver colpito Lazio e Cagliari, nulla poté contro la Juventus di Cristiano Ronaldo allo Stadium. Segnò proprio l’altro numero 7. Ma d’altronde, chi se non un semidio greco, poteva punirlo per un tentativo di hybris?
Abbandonato l’Olimpo del calcio italiano, i gol hanno continuato ad arrivare in sequenza anche col Bari, un po’ più sotto, e alla fine valsero la tanto agognata promozione in serie B dei pugliesi. Per due volte segnò per tre giornate di fila (agosto/settembre 2019 e gennaio 2021), per una in quattro (febbraio 2020) e per due addirittura in cinque (novembre/dicembre 2019, novembre/dicembre 2021). Numeri che lo hanno reso il marcatore più prolifico dell’intera storia del Bari con 63 centri in 141 apparizioni.
Insomma, il lupo che abbiamo a Ferrara non perde il vizio e questi quattro gol in cinque giornate non sono certo un fulmine a ciel sereno.