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Non sono passati nemmeno due giorni dalla vittoria casalinga contro il Carpi, ma per la SPAL è già ora di prepararsi per la gara di domani sera contro il Milan Futuro (ore 18.30). Il tecnico biancazzurro Andrea Dossena, dopo le due vittorie consecutive, è apparso sereno in conferenza stampa ma anche concentrato sul prossimo avversario.

IL RECUPERO DELLE ENERGIE – “Ho visto che qualche giocatore non ha ancora smaltito la fatica dell’ultima gara, quindi con gli interpreti di lunedì sera abbiamo fatto prettamente lavoro a video e qualche esercitazione sul campo per provare i movimenti e i calci piazzati. Ovviamente chi non ha giocato ha fatto due giorni di lavoro pieni. La mia idea è di fare dai due ai cinque cambi rispetto alla gara col Carpi perché la rosa è ampia e ci sono dei giocatori che scalpitano per giocare. Essendo l’allenatore devo ragionare in prospettiva considerando che giocheremo sia giovedì sia  domenica. In ogni caso hanno giocato tutti, non solo noi, quindi non deve essere una scusa. Fosse per me giocherei sempre ogni tre giorni”.

GLI AVVERSARI – “Abbiamo visionato i filmati. Dimentichiamoci della classifica e del fatto che abbiano segnato un solo gol, perché anche contro il Rimini hanno creato diverse occasioni nitidissime. Quando questa squadra svolterà farà del male a tanti perché hanno molta qualità. D’altro canto credo che il limite principale di queste squadre Under sia la necessità di capire di non essere più nel settore giovanile, trovandosi a giocare ogni settimana con giocatori veri. Per essere il primo anno in questa categoria hanno fatto un ottimo lavoro”.

LE SQUADRE B – “Anche se è un discorso molto ampio, cerco di riassumere dicendo che se tutte le squadre di A e B facessero una squadra under la serie C scomparirebbe visto che la maggior parte delle squadre in questa categoria attinge a prestiti da squadre di categoria superiore. Fosse per me toglierei tutto, a partire regole sul minutaggio dei giovani in serie D, perché se un giocatore è forte gioca a prescindere. Basti pensare a Rao che è un 2006 e gioca perché è forte, non perché la società porta a casa i soldi. Quando a inizio anni 2000 l’Italia primeggiava nelle coppe più importanti lo faceva perché aveva giocatori forti, non per via di queste regole. Se abbiamo bisogno di agevolare la strada a un giovane per arrivare in alto poi quando si confronterà con altri sarà più debole. C’è quindi la questione relativa alla monetizzazione e ad esigenze di mercato, ma in Premier League che è un campionato di riferimento sono rari i casi nei quali vengono acquistati giocatori di oltre 25 anni”.

I SINGOLI – D’Orazio lo sto un po’ penalizzando perché dovrebbe giocare anche lui sulla sinistra. Mettendolo a destra lo sacrifichiamo, perché non ha lo spunto nei 30 metri, mentre va meglio nel breve. Sotto l’aspetto fisico vediamo che ha spesso i crampi. Beve poca acqua, quindi lo stiamo aiutando sotto l’aspetto della nutrizione. Quando vede l’area però va in agitazione, ha un tiro importante che vuole usare, ma con troppa frenesia. Deve migliorare questo aspetto. L’impegno c’è sempre, voglio però che una volta a posto fisicamente esca dal campo con i crampi, perché mi aspetto una squadra con tanti doveri e pochi diritti. Antenucci sta bene, credo non abbia saltato un allenamento da inizio luglio, questo la dice lunga sulla sua professionalità. Quello che sta portando a casa è solo il frutto del lavoro quotidiano che fa. Ovviamente in base all’avversario cercheremo di capire chi mettere in campo, considerando che anche Karlsson è appena rientrato e ha bisogno di giocare. Melgrati ha accusato un fastidio lunedì sera, ma è completamente ristabilito. Anche Awua è disponibile.”

LA FASE DIFENSIVA – “Di quello che è successo nel secondo tempo contro il Carpi ne abbiamo parlato e secondo me questa condizione di aver preso molti gol nelle prime partite un po’ sta condizionando i ragazzi. Abbiamo provato a cambiare qualcosa, inserendo qualche blocco, ma dobbiamo ancora lavorare per subire meno. Anche gli esterni sono rimasti un po’ troppo bassi, quindi dobbiamo alzare il baricentro. I dati dopo queste prime partite cominciano a essere significativi e leggendoli ci dicono che in fase offensiva stiamo facendo benissimo, ma siamo la peggior difesa e quindi dobbiamo bilanciare questo aspetto. Non preoccupatevi che ogni sera prima di andare a letto il mio pensiero è: ‘Andrea devi lavorare sulla fase difensiva’ (ride, ndr)”.

 

IPOTESI DI FORMAZIONE (433): Melgrati; Bruscagin, Bachini, Sottini (Bassoli), Mignanelli; Awua, Radrezza (Buchel), Zammarini; D’Orazio (Ntenda), Rao, Karlsson.