foto Roberto Manderioli
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La partita contro il Milan Futuro darà modo alla SPAL di aver affrontato tutte e tre le seconde squadre attualmente presenti nel panorama calcistico italiano. Quello delle formazioni satellite dei grandi club è un tema ancora molto dibattuto, non solo in Italia: da una parte ci sono paesi più conservatori, che non hanno “team B” nelle proprie serie professionistiche. Tra questi, per esempio, Inghilterra e Francia. Dall’altro lato ci sono paesi come la Spagna, che già trent’anni fa aveva il Barcellona B in Segunda Division e che in questa stagione conta ben dieci seconde squadre: Osasuna, Real Sociedad, Barcellona, Athletic Bilbao, Celta Vigo (terzo livello, semi-professionistico), Siviglia, Betis Siviglia, Atletico Madrid, Villarreal e Real Madrid (quarto livello, semi-professionistico). Anche in Germania le seconde squadre sono un dato di fatto da molto tempo, seppure negli ultimi anni siano diminuite e possano arrivare solo al massimo in 3. Liga, l’equivalente della nostra serie C. Al momento le più note sono quelle di Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Stoccarda, Friburgo, Hannover, Werder Brema, Amburgo e St. Pauli.

L’impressione attuale è che la FIGC voglia seguire più il modello iberico che non quello anglosassone e infatti non è un segreto che l’Inter stia spingendo non poco per vedere una squadra nerazzurra in serie C, portando il numero totale a quattro. L’argomento seconde squadre è divisivo e spesso le posizioni di chi lo sostiene e chi lo critica sono nette. Sicuramente per società come Juventus e Milan queste rappresentano una risorsa importante, sia per tenere maggiormente sott’occhio i propri giovani rispetto a un prestito altrove, sia per far quadrare i conti quando arriva l’ora dei bilanci. D’altronde pare evidente che, in un mondo di grandi debiti per (quasi) tutti, la Lega preferisca dare fiducia agli squadroni rispetto che a una realtà locale che rischia di ritrovarsi senza i soldi per l’iscrizione come accaduto nell’estate 2024 all’Ancona. Ne consegue un clima spesso ostile verso queste squadre, soprattutto da parte di chi vive il calcio in modo più passionale. Domenica scorsa, per esempio, lo stadio del Milan Futuro è stato disertato dai tifosi dell’Ascoli e giovedì lo stesso faranno i tifosi biancazzurri, almeno per quanto riguarda i gruppi organizzati.

“Come sempre la S.P.A.L. ci vedrà al suo fianco, quest’anno con due uniche eccezioni: le trasferte per le squadre B dei club di serie A. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è quanto successo all’Ancona solo poche settimane fa: una gloriosa società che, grazie a un regolamento vergognoso e che lascia spazio a operazioni poco trasparenti (per essere gentili), ha dovuto cedere il posto a una squadra che non ha nessun merito sportivo, il Milan Futuro. Già le squadre B sono un’aberrazione sportiva, delle macchine per generare plusvalenze, se poi dobbiamo vedere anche queste porcate avvenire alla luce del sole, senza che si muova foglia, allora non ci stiamo più. Non possiamo e non vogliamo abbandonare la nostra curva, la nostra casa, per cui la Ovest sarà presente contro queste squadre di merda al Mazza dove protesteremo con vigore, mentre in trasferta non andremo a foraggiare le loro sporche casse”.

Curva Ovest, comunicato del 2 agosto 2024

Passando al campo invece, per ora la SPAL ha fatto più fatica del previsto e con Juventus Next Gen e Atalanta U23 ha collezionato tre punti in altrettante gare. Dopo un amichevole terminata 0-0 al Mazza coi bergamaschi nell’agosto 2023, i biancazzurri hanno incrociato la Juve Next Gen alla 4^ giornata di campionato, portando a casa la vittoria con un gol al 91’ di Bertini. Un 1-0 preso per i capelli che diede un po’ di respiro a Di Carlo, anche se l’allenatore fu abbastanza criticato per la qualità del gioco, tanto che le pagelle della stampa furono abbastanza severe. Al termine della partita intervenne anche Joe Tacopina, che in soldoni disse che il gioco non importava e che c’era piena fiducia nell’allenatore, salvo finire con l’esonerarlo due giornate più tardi.

Il ritorno fu di gran lunga peggiore, con la SPAL sconfitta 1-3 al Paolo Mazza nel giorno della pesantissima contestazione nei confronti dello stesso Tacopina. Alla Juventus bastarono undici minuti per portarsi sullo 0-2, peraltro segnando entrambi i gol sotto la Ovest. Ma più che per merito dei bianconeri, il motivo fu che la SPAL era totalmente in preda allo sconforto e nel periodo più nero della sua stagione. L’1-2 lo segnò Rabbi, ma i biancazzurri non riuscirono a pareggiare e a tempo scaduto presero anche la terza rete. La successiva giornata, la sconfitta contro la Lucchese costò l’esonero a Colucci.

Quest’anno la SPAL ha affrontato l’Atalanta U23 nel primo turno di Coppa Italia Lega Pro, nell’indifferenza generale di metà agosto. Succede tutto nel secondo tempo: vantaggio dei padroni di casa, pareggio di Karlsson nel giro di qualche minuto e gol al 92’ dei bergamaschi su calcio d’angolo. Sconfitta ed eliminazione dal tabellone, per quanto potesse importare.

Insomma le seconde squadre si stanno dimostrando un osso bello duro da masticare per i biancazzurri. Contro il Milan dei grandi, nel triennio di serie A, la SPAL incassò cinque sconfitte e un pari all’ultimo incontro, oltre che una bella batosta in Coppa Italia. Ma questo è tutto un altro mondo.