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La SPAL giunge all’ultima tappa del trittico di partite in sei giorni con la necessità di dimostrare qualcosa dopo la brutta sconfitta di Solbiate Arno col Milan Futuro. Mister Andrea Dossena in conferenza stampa rimarca più volte la volontà di non replicare le ingenuità viste nella sfida di giovedì sera.

DISPONIBILI/INDISPONIBILI: Insieme ai lungodegenti Fiordaliso, Saiani e Calapai si aggiunge El Kaddouri alla lista degli indisponibili per la sfida di domenica. “Omar non ha ancora fatto gli esami del caso, ma sappiamo che rimarrà fuori per qualche settimana, non saprei dire se due o tre. Naturalmente con tre gare ravvicinate ci saranno delle rotazioni: è vero che giovedì non abbiamo speso tante energie come nella partita contro il Carpi, ma comunque i ragazzi hanno sentito molto la stanchezza. Valuterò insieme a loro quale scelta sarà meglio prendere”.

SCONFITTA: “Quella di giovedì è stata una brutta sconfitta, arrivata per ingenuità nostre. Guardando le partite del Milan prima di incontrare noi, la squadra di Bonera aveva giocato un gran calcio contro tutte le sue avversarie. Noi abbiamo fatto una gran bella partita e a parer mio meritavamo il risultato ancora di più della sfida contro il Carpi. Nel primo tempo c’è stato un mezzo fallo di mano che ha permesso ai rossoneri di arrivare in porta e poi, nel secondo tempo, due rimesse laterali con le quali hanno poi segnato due gol. Noi abbiamo avuto quattro occasioni per far gol, ma ne abbiamo segnato solo uno. Le nostre ingenuità sono state colossali: non possiamo permetterci di buttare alle ortiche una partita cosi. Non è semplice: se vedessi una squadra slegata e che si allontana dal gioco, allora io come allenatore avrei dei punti di riferimento su cui lavorare. Queste disattenzioni su due rimesse laterali, i due gol dell’Ascoli e l’unico tiro concesso contro il Carpi che ci ha punito sono tutti errori su cui dobbiamo lavorare, ma che non rappresentano un problema di altra natura. Io penso anche che contro il Carpi meritassimo più il pareggio rispetto alla sconfitta contro il Milan. Il giorno dopo, però, tutto questo non conta, perché nel calcio si va ad analizzare il risultato e si è subito pronti a dire ‘SPAL inadatta’ o ‘SPAL ingenua’, ma alla fine ci hanno fatto due gol su situazioni di rimessa laterale. Sottolineo che prendere gol in questo modo è inaccettabile, ma non è così tragica come sembra”.

“In linea di massima dobbiamo essere più attenti e concentrati. I ragazzi hanno capito i loro errori: personalmente sono quel tipo di allenatore che dopo aver parlato con la squadra solitamente sbollisce la rabbia per la sconfitta, ma stavolta, dopo due giorni ce l’ho ancora in corpo. Spero che i ragazzi capiscano che non possiamo rovinare tutto ciò di buono creato contro una signor squadra per due stupidate come le rimesse laterali concesse. Se riusciamo a limitare questi errori, riusciamo anche a diventare una buona squadra. Stiamo facendo progressi importanti: come non mi è piaciuto l’atteggiamento rinunciatario con il Carpi nell’ultima mezz’ora non mi piace avere sempre queste ingenuità. Piano piano dobbiamo alzare la determinazione e la concentrazione. A esempio il tacco di Mignanelli, per me, è sinonimo di stanchezza. Ma Rao poteva andare con più cattiveria su quel contrasto e Buchel coprire meglio. Dobbiamo quindi tenere la barra dritta e continuare a lavorare in questa direzione. I discorsi su moduli sono fini a loro stessi, perché quando si perde su due rimesse laterali che tipo di modulo puoi cambiare? Per questo dobbiamo essere più svegli e più furbi”.

VIRTUS ENTELLA: “È una squadra solida e concreta, con giocatori di livello. L’ho vista parecchie volte, anche contro il Pescara. In quella situazione la Virtus Entella ha giocato molto bene, ma poi ecco che capita l’occasione al Pescara che fa gol con un solo tiro e subito a dire ‘Grandissimo Pescara’. Il calcio è così: noi dobbiamo riuscire giustamente a chiudere una partita che avevamo in mano. Hanno un 352 molto chiaro: in tutti i reparti hanno giocatori che possono determinare un incontro. Hanno attaccanti che fanno della velocità la loro arma migliore, degli esterni che possono andare al cross e al tiro molto velocemente. Dovrò cercare di limitare questi loro punti di forza”.

CONCENTRAZIONE: “Non è così semplice allenare due qualità come la concentrazione e la cattiveria in campo. Ci sono state delle situazioni di gioco dove si è vista la superiorità del Milan in questi termini. Facendosi un esame di coscienza e mettendo spalle al muro i ragazzi è lecito pensare che bisogna fare uno step in più. Di certo non saremo la squadra schiacciasassi del girone, ma abbiamo le qualità per mettere in difficoltà chiunque. In questo momento per non subire gol dovremmo fare un possesso palla del 90%. Questo dato è impossibile da raggiungere, sebbene i nostri dati sul possesso siano molto alti, perciò sono io che dovrò lavorare sugli episodi di rimbalzo, sulle deviazioni e su alcune situazioni dove la furbizia è la scelta migliore. Sono tante piccole cose che possono indirizzare una partita. Naturalmente dobbiamo mantenere questo standard realizzativo e, magari, essere ancora più cinici sottoporta”. 

CALO FISICO: “Direi che abbiamo giocato tre partite, più che sei. La rosa si è completata in occasione della partita contro la Lucchese. In quel momento avevo 4-5 giocatori che si allenavano con il gruppo da soli tre giorni. In più questa settimana ci sono state tre partite consecutive, che naturalmente ti mettono in una condizione di stress. I dati ci dicono che abbiamo fatto dei buonissimi primi tempi. A Sestri siamo calati di meno nel secondo tempo rispetto alle altre partite. A mio avviso si andrà verso fine settembre per vedere i primi miglioramenti collettivi e dopo la partita con il Rimini avremo il primo checkpoint. Con il Carpi abbiamo spinto molto nel primo tempo e poi nel secondo, sia per volontà sbagliata e per condizioni fisica, ci siamo abbassati troppo. La partita di domani sarà influenzata dal dispendio di energie delle due precedenti. Credo che dopo la gara contro il Rimini, che potrà essere preparata in cinque giorni con i ragazzi recuperati dalle fatiche di questa settimana, potremmo vedere a che livello siamo. Vedo comunque che in certi ragazzi sta arrivando il lavoro fatto questi mesi: mi vengono in mente nomi come Arena, Antenucci, Radrezza e Rao. Ho visto bene anche Karlsson, ma poi dopo l’infortunio non è ancora riuscito a raggiungere quel livello. Sono certo che nel giro di due settimane tornerà in forma”.

GIOVANI: “Devo essere sincero: io e il direttore (Alex Casella, ndr.) siamo arrivati qui a Ferrara da due mesi circa e abbiamo avuto una mole di lavoro piuttosto importante, fra mercato e stagione in corso. Posso parlare dei ragazzi che ho avuto con me in ritiro, ma non riesco a dire la mia sul settore giovanile in linea generale. Sicuramente il livello dei ragazzi che si sono allenati con me è interessante. Ci sono giocatori come Rao, che molti di voi valutano già come un profilo da prima squadra, che per l’età che ha è davvero importante. Personalmente io non faccio differenze fra vecchi e giovani, ma fra chi è bravo e chi non è abbastanza bravo, diciamo così. Bisogna però capire quando metterli dentro i giovani: ci sono alcuni momenti in cui posso inserire questi ragazzi e altri no. Quando ci sono dei periodi di tensione in cui l’adrenalina può giocare dei brutti scherzi, inserire un giovane sarebbe come fargli del male. Ci sarà sicuramente l’opportunità per loro durante l’anno, fermo restando che però quando un settore giovanile porta almeno un giocatore in prima squadra è già una vittoria. Questo significa che nel giro di 4-5 anni avresti circa il 50% della squadra ‘fatta in casa’. Guardando l’intero panorama calcistico italiano sono poche le squadre che possono vantare questo aspetto. Molte volte i tifosi si chiedono se il settore giovanile può essere un’arma in più: di certo può esserlo, anche perché per sostenersi in queste categorie riuscire a produrre sempre più giocatori di qualità riesce a portarti avanti. Tuttavia non è così facile trovare sempre i profili migliori: noi in casa ne abbiamo alcuni e starà a me non bruciarli e metterli in condizione di giocare”. 

IPOTESI DI FORMAZIONE (433): Melgrati; Bruscagin, Arena, Sottini, Mignanelli; Zammarini, Radrezza, Awua; D’Orazio, Rao, Antenucci (Karlsson).



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