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Quella vista a Rimini non è certo stata una SPAL brillante, ma la priorità numero uno era quella di chiudere la striscia di sconfitte e recuperare un po’ di morale. Missione compiuta per Dossena, che tra l’altro può mettere a bilancio anche la prima gara senza gol al passivo. Il mister si concentra su questi aspetti nell’analisi postpartita in sala stampa.

PORTA INVIOLATA – “Considerato il momento dal quale arrivavamo voglio vedere il bicchiere mezzo pieno e dare risalto alla prestazione. Abbiamo preso tante critiche per aver subito troppi gol e non averlo preso oggi è già un passo avanti. Poi è chiaro che dobbiamo crescere. Dobbiamo rimanere attenti tutti i 90 minuti in campo. Ne abbiamo parlato negli spogliatoi, ma visto il momento voglio dare risalto al fatto di non aver concesso praticamente nulla fino al 60′, quando è arrivato il primo tiro in porta del Rimini”.

LA PRESTAZIONE – “Calapai ha chiesto il cambio per stanchezza, cosa normale dopo un mese di inattività. Ho visto una prova positiva di tutto il reparto difensivo, ho visto una squadra unita. Ho visto una squadra che, a differenza di altre volte, si incoraggiava, che si stringeva, il non prendere gol lo abbiamo voluto con i denti, in una partita sporca. L’atteggiamento visto a Sestri l’ho rivisto oggi. Awua molto bene, D’Orazio è molto migliorato da inizio anno sotto l’aspetto della fase di non possesso, nel primo tempo ha fatto due-tre bei cross e piano piano stiamo migliorando tutti. Logicamente i risultati di portano la testa sgombra. Quando le cose vanno male vedi tutto nero, mentre con la serenità puoi venirne fuori, come abbiamo dimostrato per gran parte della partita di oggi”.

CRITICHE – “Nella maggior parte delle interviste ho usato il bastone, in questo momento voglio dare ai ragazzi la carota. Lo sanno anche loro che avremmo potuto fare meglio nel secondo tempo. Analizzeremo come continuare a giocare, a offendere. Una grande occasione l’abbiamo avuta anche noi con Rao per chiudere la partita. Ma per come eravamo venuti qui oggi va bene così”.

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