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È un 4-0 che non lascia spazio ad alcuna recriminazione quello incassato dalla SPAL a Campobasso. I biancazzurri sono rimasti in partita per meno di un tempo, poi gli avversari hanno avuto la possibilità di fare il bello e il cattivo tempo senza alcuna opposizione da parte degli uomini di mister Dossena.

VOTO DI SQUADRA: 4 – Fino al vantaggio rossoblù il primo tempo era stato sostanzialmente equilibrato, con le due squadre che avevano giocato a viso aperto alternando fasi di possesso palla a fasi di attesa, creando un paio di occasioni per parte. Appena i biancazzurri hanno perso un po’ le distanze gli avversari ne hanno approfittato con una ripartenza ben orchestrata, ma che non ha trovato l’opposizione difensiva necessaria. Da lì in poi un altro blackout generale come quello visto contro l’Entella, con una squadra lunga e scarica dal punto di vista mentale che non ha mai dato la sensazione di poter rimediare allo svantaggio, finendo per prendere altri tre gol.

MELGRATI 6 – Una piccola incertezza sulla punizione da lontano di Di Nardo, ma si fa perdonare subito con un grande riflesso con cui chiude la porta a Scorza sulla ribattuta. Un altro grande intervento pochi minuti dopo per rimediare all’ennesima sbavatura stagionale, con Benassai completamente libero in mezzo all’area. Dopo lo svantaggio a fine primo tempo, a inizio ripresa per due volte riesce a negare il raddoppio prima a Pierno e poi a D’Angelo, poi la SPAL crolla, ma nonostante i quattro gol subiti le sue colpe sembrano poche. Non perfetto sul 4-0, ma lì ormai la squadra era ormai in disarmo.

CALAPAI 4,5 – Molto attivo in fase offensiva nel primo tempo, meno bene, invece, dal punto di vista tecnico col passare dei minuti. Pierno passa più o meno quando vuole dalla sua parte.

ARENA 4 – Sempre molto fisico nei suoi interventi, ma la frittata è sempre dietro l’angolo. Prima sbaglia un passaggio semplice a Zammarini, costringendolo a un recupero affrettato che gli costa il giallo, poi conferma la fatica a coordinarsi con Sottini nella copertura della zona centrale difensiva e più di una volta gli attaccanti del Campobasso si sono trovati soli in mezzo all’area.

SOTTINI 4 – L’infortunio all’ultimo di Bassoli lo riporta al centro della difesa insieme a Arena. Esce annichilito dal confronto con gli attaccanti avversari.

MIGNANELLI 5 – Non fa mai mancare il suo apporto in avanti, ma sul gol del vantaggio molisano è troppo passivo, sia nel farsi aggirare dal movimento alle sue spalle di Scorza e poi nel non leggere dove sarebbe potuta finire la sponda di tacco, per quanto geniale, di Di Nardo.

ZAMMARINI 5 – Fino al gol del Campobasso è sicuramente uno dei migliori in campo, con tanti palloni recuperati e una regia lucida. Sul primo gol però lui e Awua si fanno tagliare fuori troppo facilmente con un solo passaggio. Fa quello che può nella ripresa quando gli spazi da coprire aumentano.

AWUA 5 – Si limita al compitino in mezzo al campo, ma non sempre lo svolge al meglio. Male su alcune letture (dal 23′ s.t. RADREZZA 5 – Cerca di velocizzare le giocate in avanti, ma entra nel momento peggiore per i suoi).

D’ORAZIO 4,5 – Di palloni ne tocca parecchi, ma non si accende veramente mai (dal 38′ s.t. CAMELIO ng – Giusto il tempo per fare l’esordio tra i grandi).

ANTENUCCI 5,5 – La SPAL si appoggia molto su di lui, vero e proprio regista avanzato in campo. Ripulisce diversi palloni, mettendo anche Karlsson davanti al portiere, ma il suo compagno non è altrettanto bravo a finalizzare. Non può fare nulla nella ripresa quando la barca inizia a far entrare acqua da tutte le parti.

RAO 5 – Non ci si può aspettare che sia lui a trascinare compagni ben più esperti di lui, ma col talento che ha sarebbe lecito aspettarsi qualcosa in più di una rovesciata in ottanta minuti in campo (dal 38′ BIDAOUI ng – Vero che la condizione fisica per lui è ancora lontana, ma la prestazione odierna di D’Orazio e Rao forse avrebbe potuto garantirgli qualche minuto in più in campo).

KARLSSON 4 – Si divora il gol del vantaggio dopo dieci minuti con un controllo di palla infelice davanti a Forte, prima che sia un difensore avversario a negargli il gol sulla successiva conclusione da posizione defilata. Nonostante la buona volontà dà l’impressione di faticare molto dal punto di vista tecnico e di essere sfiduciato.

DOSSENA 4,5 – Sorprende scegliendo una formazione più offensiva, lasciando in panchina per la seconda partita consecutiva Radrezza. Contro il folto centrocampo molisano l’equilibrio regge per circa 40 minuti di gioco, con la prima ripartenza avversaria che si infila come un coltello nel burro nella fase difensiva spallina. Ma se le scelte possono essere discusse fino a un certo punto, quello che preoccupa è il fatto che, a distanza di due settimane la sua SPAL non abbia minimamente reagito una volta in svantaggio, lasciando tutti gli spazi possibili alle ripartenze del Campobasso.

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