Il ritiro punitivo della SPAL nei confronti della squadra è durato meno di 48 ore. Nel pomeriggio di martedì 15 ottobre la società ha infatti deciso di sospendere la misura decisa domenica dopo la pesantissima sconfitta di Campobasso, consentendo così a giocatori e staff di tornare alla normale routine quotidiana.
In questo arco di tempo il gruppo ha sostenuto appena due allenamenti. Uno nel pomeriggio di lunedì – che non ha detto molto, essendo di cosiddetto “scarico” – e un altro nella mattinata di martedì. Tanto è bastato ai dirigenti della SPAL per dire che l’atteggiamento mostrato è stato sufficiente a dare sensazioni positive e risparmiare così ai calciatori il soggiorno prolungato in un hotel fuori città. Da via Copparo viene fatto intendere che un ruolo decisivo di mediazione l’ha avuto Andrea Dossena. Sarebbe stato infatti l’allenatore a chiedere ad Alex Casella e Luca Carra di riportare le cose alla normalità, convinto dall’unità di intenti emersa tra campo e spogliatoio.
Che si tratti di una ricostruzione veritiera o meno, la vicenda dà un altro colpo pesantissimo alla credibilità della SPAL come società e accentua ulteriormente la sensazione di essere di fronte a un club che non sa più che fare per uscire da una spirale di risultati negativi e di scelte discutibili.