Nella settimana del ritiro di squadra indetto e poi revocato in nemmeno 48 ore c’era anche il pensiero delle scadenze federali ad agitare parte della tifoseria della SPAL. La tappa del 16 ottobre fissata dalle NOIF (Norme Organizzative Interne Federali) è stata tuttavia superata senza particolare ansie e quindi per almeno altri due mesi questo pensiero sarà messo da parte. Vale la pena ricordare che una serie di pagamenti in ritardo a febbraio 2024 aveva provocato la penalizzazione di tre punti in classifica che sta zavorrando la SPAL 2024/2025.
Entro mercoledì andavano documentati “il versamento delle ritenute Irpef, dei contributi Inps e del Fondo di fine carriera relativi alle mensilità del primo bimestre (1° luglio-31 agosto) e a quelle precedenti (ove non assolte prima) di tesserati, lavoratori dipendenti e dei collaboratori addetti al settore sportivo con contratti ratificati, oltre alle ritenute Irpef relative agli incentivi all’esodo dovuti per le suddette mensilità ai tesserati in forza di accordi depositati“.
La prossima scadenza di questo tipo è fissata per il 16 dicembre, quando andranno documentati i versamenti per le stesse identiche cose riferite ai mesi di settembre e ottobre.
A dicembre, o al più tardi a gennaio, ci sarà anche la possibilità di consultare il bilancio d’esercizio relativo alla stagione 2023/2024 che fornirà una nuova fotografia dei conti della SPAL. Ci si attende un altro pesante segno meno (un anno fa si arrivò a 14 milioni), con relativa copertura delle perdite da parte di Joe Tacopina e dei suoi soci. Sarà interessante anche capire se qualcosa è destinato a cambiare negli equilibri della proprietà: nell’ultima settimana a Ferrara sono stati presenti, a momenti alterni, sia il presidente spallino sia il suo socio Marcello Follano e i giovani fondatori del fondo Altivest Capital. Tacopina ha lasciato Ferrara nella serata di lunedì 15 ottobre, mentre il resto degli investitori risulta essere ancora in città.