foto ufficio stampa Pescara Calcio
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Il calendario riserva alla SPAL uno dei clienti peggiori da incontrare in un momento di difficoltà. Venerdì sera (ore 20.30) al Paolo Mazza arriva il Pescara che dopo nove giornate comanda il girone B, tra l’altro con una partita da recuperare (quella col Milan Futuro). Per capire cosa aspettarci dall’avversario, abbiamo fatto la consueta chiacchierata con il collega Giovanni Tontodonati de Il Messaggero Abruzzo. 

Il Pescara arriva alla partita di venerdì con la SPAL nelle migliori condizioni: primo posto, morale alto e fisico riposato, visto il rinvio della partita con il Milan Futuro dello scorso weekend. Che cosa possiamo aspettarci soprattutto per quanto concerne l’atteggiamento da parte degli uomini di mister Baldini?
“Sicuramente c’è un morale a mille, c’è tanto entusiasmo in città ed era assolutamente impensabile alla vigilia della stagione dopo un’annata deludente, con annesse contestazioni che sono proseguite nei confronti del presidente Sebastiani (o della società più in generale) anche dopo la fine del campionato. Riposato dico relativamente perché il Pescara avrebbe senza dubbio fatto a meno di questa sosta forzata, in quanto non giocare significa anche spezzare un po’ il ritmo e quindi, da quello che abbiamo capito, non è stato accettato di buon grado questo rinvio. Però per quanto riguarda l’atteggiamento, mi aspetto la solita aggressività nell’imporre il proprio gioco e le proprie idee, con grande equilibrio durante il corso di tutti i novantacinque minuti”. 

Restando sul tema allenatore, il Pescara ha deciso di puntare in estate sul cambio della guida tecnica per ritrovare maggiore compattezza in fase difensiva. I 6 gol subiti (seconda miglior difesa del girone) sembrano aver dato ragione alla società, ma più in generale quali sono le principali novità apportate rispetto alla precedente gestione?  Ed è un caso che tutte le vittorie siano arrivate di misura?
“Credo che mister Baldini sia il principale artefice di questo avvio sprint del Pescara, perché a un certo punto ha cambiato idea tattica per valorizzare al meglio l’organico. Lui è partito con il 4231 provato per l’intero ritiro e addirittura anche per le prime amichevoli di agosto, poi a un certo punto si è reso conto che le caratteristiche della squadra non si sposavano perfettamente con questo modulo ed è tornato al 433, cambiando definitivamente marcia. Molti ragazzi lo avevano sperimentato con Zeman nel corso della passata stagione e quindi ha trovato la giusta quadratura. Non è un mistero infatti che lo stesso Baldini faccia spesso riferimento al lavoro tattico e fisico dell’allenatore ex Roma, tant’è che ha più volte ribadito che la squadra abbia una grande cultura del lavoro”.

“Le vittorie di misure credo siano sintomo di compattezza. Il Pescara ha realizzato dodici gol, di cui solamente due nei primi tempi (solo il Milan Futuro ha fatto peggio nel girone). D’altro canto ne sono arrivati ben dieci nei secondi tempi, di cui quattro da giocatori subentrati. Quando Baldini dice che non ci sono titolari in questa squadra lo pensa davvero, anche perché ha dato spazio a tutti i giocatori presenti in rosa”.

A metà luglio lo stesso mister Baldini aveva parlato della promozione in serie B come di un sogno. Crede che dopo nove partite sia ancora presto per parlare di un Pescara favorito alla vittoria del campionato?
“Baldini è così, è un sognatore che parla spesso di magia perché la piazza abruzzese storica e sono stati vinti campionati anche quando la squadra non partiva favorita. Come  successo con mister Galeone nel 1986/87 (vittoria del campionato di serie B dopo essere stato ripescato, ndr) e con Zeman nel 2011/12 (vittoria del campionato cadetto del Pescara di Insigne e Immobile, ndr). Con questo atteggiamento il mister è riuscito subito a instaurare un forte legame emotivo con la squadra e con l’ambiente. Credo comunque sia presto per parlare di Pescara favorito dopo otto partite. Sicuramente è una buona squadra, ma ci sono tante altre squadre attrezzate per vincere, su tutte la Ternana che a livello di organico credo abbia un qualcosa in più rispetto alle altre. Sono convinto comunque che la squadra ci proverà fino in fondo”.

I buoni risultati ottenuti dal Pescara stanno riportando grande affluenza all’Adriatico e anche per il match di venerdì sono attesi quasi 500 tifosi ospiti. Come si è ritrovato questo entusiasmo dopo il clima di sfiducia dello scorso anno? Crede che il pubblico sia stato un fattore in questo avvio di stagione?
“Con i tifosi Baldini è stato bravo a creare grande empatia fin da subito. Ci sono stati tantissimi tifosi nella prima giornata a Terni, tanti a Rimini e credo per questo che sia veramente un peccato che la sfida del Mazza arrivi in un giorno lavorativo come il venerdì che sicuramente condizionerà l’affluenza. Penso che il settore sarebbe stato riempito così come è successo l’anno precedente se la partita fosse capitata nel weekend. Questa unione tra tifosi e squadra quindi sì credo che possa essere stato un fattore in questo avvio di campionato”.

Nelle file del Pescara ci sono Tunjov e Valzania, due giocatori passati per Ferrara nel corso della loro carriera. Ci può dire qualcosa circa il loro inizio di stagione? “Purtroppo Valzania dovrà saltare la partita di venerdì, almeno inizialmente, visto che ha avuto un piccolo problema al flessore. Non credo giocherà, mentre Tunjov potrebbe farlo, perché in questo momento è favorito nel ballottaggio con De Marco. L’estone alterna prestazioni convincenti ad altre meno buone e si può sicuramente dire che sia un suo limite perché sappiamo bene che per caratteristiche tecniche e fisiche non c’entra nulla con questa categoria. Oltretutto Baldini lo ha anche punito con una tribuna (nella partita di Carpi, ndr) dopo che la settimana precedente ha avuto un atteggiamento irrispettoso verso i compagni a causa di una sostituzione. Valzania è invece un giocatore che in C fa la differenza. Ha deciso di ripartire da qui per riprendersi il campionato cadetto, ma questo problemino lo ha per il momento rallentato”. 

Quali sono i giocatori che la SPAL dovrà tenere maggiormente d’occhio considerando soprattutto lo stato di forma attuale?
“Se devo farti un nome dico certamente Vergani che sta compiendo definitivamente il salto di qualità. Cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, era da anni che stava cercando quella continuità che sembra star trovando con mister Baldini. Altro nome da tenere d’occhio è Dagasso che è una mezzala classe 2004, con grande capacità di inserimento”. 

PROBABILE FORMAZIONE (433): Plizzari; Pierozzi, Brosco, Pellacani, Crialese; Dagasso, Squizzato, Tunjov; Bentivegna (Merola), Vergani, Cangiano. 

INDISPONIBILI: Lonardi.
SQUALIFICATI: nessuno.