Poteva andare sicuramente peggio con il conto del lancio di fumogeni avvenuto in occasione di SPAL-Pescara 0-1, che aveva costretto l’arbitro a interrompere il gioco in un paio di occasioni. Il giudice sportivo Stefano Palazzi ha inflitto un’ammenda di 1.500 euro alla società “per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori, posizionati nel settore Curva Ovest, integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti nell’aver lanciato: 1. al fischio d’inizio, diciotto bengala sul terreno di gioco, nelle pertinenze dell’area di rigore, così determinando la sospensione della gara da parte dell’Arbitro per circa due minuti per consentire ai Vigili del Fuoco la relativa rimozione, senza conseguenze; 2. al 76° minuto della gara, cinque bengala sul terreno di gioco, senza conseguenze“.
Palazzi ha sanzionato il club per le violazioni degli articoli 6 e 26 del codice di giustizia sportiva. In base all’articolo 6 la società risponde della violazione delle norme in materia di ordine e sicurezza per fatti accaduti prima, durante e dopo lo svolgimento della gara, sia all’interno del proprio impianto sportivo, sia nelle aree esterne immediatamente adiacenti. L’articolo 26 stabilisce invece che le società rispondono per i fatti violenti commessi in occasione della gara da uno o più dei propri sostenitori, sia all’interno dell’impianto sportivo, sia nelle aree esterne immediatamente adiacenti, se dal fatto derivi un pericolo per l’incolumità pubblica o un danno grave all’incolumità fisica di una o più persone.
Anche il Pescara è stato multato di 1.000 euro, perché nel primo tempo i tifosi nel settore ospiti del Mazza hanno lanciato un bengala, un petardo e due fumogeni in vari momenti della gara.