foto Filippo Rubin
Dimedia – leaderboard
Dinamica Media – leaderboard

La partita col Pineto rappresenta per la SPAL un’opportunità per ricominciare a fare punti, ma le premesse della vigilia sono tutt’altro che rassicuranti per mister Andrea Dossena che deve fare i conti con una lista interminabile di giocatori indisponibili.

DISPONIBILI / INDISPONIBILI  – Oltre allo squalificato Bruscagin (1) e ai lungodegenti Fiordaliso e Bachini non saranno della partita nemmeno Arena, Ntenda e Karlsson. L’attaccante è alle prese con una ricaduta al problema al polpaccio che lo aveva tenuto fuori a settembre. Sottini rimane in forte dubbio dopo una settimana di allenamenti a parte. Brutta tegola anche per il giovane Kane (2004) al quale sono stati riscontrati problemi di natura cardiaca: per lui sono stati decisi tre mesi di stop dall’attività. Per allungare la distinta verranno convocati due ragazzi della Primavera: gli attaccanti Leroy Cecchinato (2007) e Oumar Conté (2007). A meno di problemi dell’ultimo minuto tornerà disponibile El Kaddouri, seppure con autonomia limitata. Così Dossena sull’argomento: “Come tutti i giocatori di qualità Omar ci manca molto, soprattutto perché nelle situazioni in cui il pallone scotta sa prendersi le responsabilità. Penso abbia al massimo venti minuti a un certo livello visto che rientra dopo un mese. Non starò qui a lamentarmi, devo fare il fuoco con la legna che ho“.

FORMA – “Al di là degli infortuni non vedo un problema di tenuta fisica della squadra durante le partite c’è piuttosto un aspetto mentale. Perché sabato scorso eravamo in campo contro una squadra attrezzata per salire di categoria e stavamo vincendo, ma appena gli avversari hanno pareggiato la montagna da scalare si è fatta altissima. Purtroppo siamo deboli sotto il profilo psicologico e questo ha comportato un crollo. Questo però non è accettabile. La mancanza di risultati e i problemi fisici non aiutano ad avere forza da questo punto di vista, ma dobbiamo ricomporci e capire che ci sono delle opportunità da cogliere con le prossime partite. Tutti dobbiamo fare di più, io per primo”.

RESPONSABILITÀ – “Da parte mia devo fare uno sforzo ulteriore per capire di più i ragazzi e assecondare le loro esigenze. Poi è d’obbligo lavorare sull’aspetto mentale perché certi crolli fanno male. Un conto era uscire da Terni con un 2-1 dopo aver subito un episodio arbitrale, un altro incassare un 4-1 che ci ha fatto abbassare la testa. Sotto quell’aspetto devo entrare più dentro ai ragazzi. Diventano secondari il modulo o le scelte dei singoli, ci vogliono coesione e tenacia, la capacità di compattarsi nelle difficoltà. Le squadre che ci hanno battuto in casa non ci sono superiori tecnicamente, ma avevano qualcosa in più nel carattere“.

SCELTE – “Il 352 ci ha portato buona solidità, però devo guardare anche alle esigenze della rosa. In difesa ora siamo abbastanza corti e quindi devo valutare bene quali scelte adottare“.

MOMENTO PERSONALE – “Per me è un po’ l’anno delle prime volte, in cui non riesco a imporre quello che vorrei. Ovviamente è difficile, pensavo che il periodo nero fosse più breve. Nel mio DNA c’è la cultura del lavoro e della dedizione, per cui ogni giorno vengo al campo con l’idea di fare meglio. Se c’è anche un singolo dettaglio che ci può far migliorare di un millesimo vado a intervenire, perché anche le piccole cose fanno la differenza“.

CLASSIFICA E CALENDARIO – “Le prossime due partite sono senz’altro importanti, anche se a essere onesto cerco di non guardare la classifica perché mi fa stare troppo male. Sulla carta Pineto e Legnago hanno minori qualità di Ternana ed Entella e battere queste due squadre potrebbe farci svoltare a livello psicologico. Magari dei risultati positivi contribuiranno a far pesare meno una maglia che ora aggiunge diversi chili addosso ai ragazzi“.

PUBBLICO – “Ci aspettiamo pubblico scontento come lo siamo noi. Se i risultati non arrivano i tifosi sono delusi e tristi e comprendiamo il loro stato d’animo. Siamo noi a dover invertire la rotta e fare il primo sforzo per farci seguire. Dobbiamo mostrare che ci crediamo”.

IPOTESI DI FORMAZIONE (352): Melgrati; Bassoli, Nador, Sottini; Calapai, Zammarini, Buchel, Radrezza, Mignanelli; Rao, Antenucci.