foto Filippo Rubin
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Dopo le ultime due vittorie consecutive con relative prestazioni incoraggianti la SPAL ha vissuto una settimana di allenamenti un po’ più tranquilla e ha puntato a preservare i giocatori rimasti a disposizione di Dossena. In vista della gara di sabato contro la Torres l’infermeria rimane affollatissima, con il mister che dovrà fare affidamento anche alle forze fresche che arriveranno dalla formazione Primavera.
DISPONIBILI / INDISPONIBILI – La situazione degli infortunati rimane critica. Non sono convocabili Fiordaliso, Arena, Bachini, Ntenda, Iglio, Camelio, Awua, Kane, Bidaoui e Karlsson. Rientra Buchel dopo aver scontato la squalifica. El Kaddouri rimane invece a mezzo servizio con una autonomia che Dossena ha stimato in 20-25 minuti. Anche Sottini ci sarà, ma non nelle migliori condizioni. Vista l’emergenza per questa partita saranno sei i ragazzi dalla Primavera a entrare in distinta: Lorenzo Andreoli (2006), Tommaso Angeletti (2005), Leroy Cecchinato (2007), Omar Conté (2007), Simone Tarolli (2007) e Alex Roda (2008).
PREMESSE – “Questa è stata una settimana in cui abbiamo cercato di preservare i ragazzi dal punto di vista fisico. L’unico che siamo riusciti a rimettere un po’ in condizione è El Kaddouri. Il primo obiettivo era di non spingere troppo, anche se penso che non sia questo il motivo dei nostri infortuni. Ho battuto tanto sulla concentrazione e sulla voglia di venire fuori piano piano da questo momento difficile. Perché non ne siamo ancora usciti. Abbiamo fatto due passi in avanti, ma il percorso è ancora lungo. Se pensiamo che il periodo brutto è alle spalle è l’inizio di un altro periodo negativo. Come eravamo felici dopo le partite contro Pineto e Legnago ora dobbiamo avere il desiderio di ricercare questa felicità con il sacrificio, la concentrazione e cattiveria. Ci deve far dire che ce la possiamo fare perché possiamo essere più belli di quelli che siamo stati nell’ultimo periodo”.
“I dati ci hanno detto che domenica scorsa siamo andati forte e abbiamo vinto tantissimi contrasti. Sabato avremo di fronte una signora squadra, che a mio parere ricorda l’Entella sia per il modulo sia per la struttura. Dobbiamo aver voglia di sacrificio e di soffrire. Non dobbiamo pensare di punto in bianco che con la bacchetta magica siamo diventati più forti. Non eravamo scarsi prima, non siamo fortissimi adesso. Dobbiamo essere solo concentrati perché loro sono una squadra aggressiva che accetta molte volte anche l’uno contro uno. Dobbiamo fare il massimo coscienti delle loro qualità. Chiedo ai ragazzi una prestazione prima di tutto mentale e di sacrificio”.
BUCHEL E CONTE’ – “Buchel ha fatto due allenamenti, è rientrato mercoledì dopo gli impegni con la nazionale. Ha giocato 71 minuti lunedì e quindi si è allenato giocando. Conté è un ragazzo che ha fatto ha fatto gol al suo esordio: ha l’entusiasmo a mille e quindi non serve dirgli nulla. Quando vedi che alza un attimo la cresta, allora devi tagliarli le gambe di netto e farlo tornare con i piedi per terra. È un ragazzo che sicuramente si è allenato bene, però deve lavorare molto con umiltà. Anche gli altri ragazzi della Primavera hanno lavorato molto bene, perché abbiamo un buon settore giovanile dal quale attingere”.
EL KADDOURI – “Se lui sta bene il minutaggio potrebbe aumentare. Il problema è che ormai sono due mesi che non ha una continuità di allenamenti. Si parla di un minutaggio di 20/25 minuti al massimo. Era entrato con il Pineto, ma non possiamo pensare di averlo al 100% della condizione. Questa settimana per la prima volta non ha avuto fastidi e quindi abbiamo aumentato il lavoro. Il minutaggio può trovarlo solo attraverso la partita”.
TORRES – “In settimana abbiamo cercato di far vedere ai ragazzi ogni minimo dettaglio. Il loro punto di forza sono i tre davanti. Varela ha una grande gamba, Fischanaller e Scotto vedono la porta e tirano da tutte le posizioni, Mastinu secondo me è il cuore pulsante della Torres ed è dotato di un gran calcio. Non hanno paura di affrontare l’uno contro uno dietro. Siamo andati a vedere anche i lati in cui soffrono di più e cercheremo con le dovute idee tattiche a dare fastidio dove secondo me possono avere dei punti deboli”.

UMORE DEL GRUPPO – “Sono contento per i ragazzi, perché li vedo non prendere schiaffi dal risultato che non arriva. Li vedo un po’ più sereni. Questa serenità però non deve condizionarci. Sono io il controllore che deve cercare di far capire ai ragazzi che la strada è lunghissima. Possiamo toglierci tantissime altre soddisfazioni, ma a tornare indietro ci metti un secondo. Non è questo ancora il momento di essere tranquilli e mollare la preda”.
ESAME – “Onestamente speravo di fare un risultato positivo anche con Ternana a Arezzo che al pari della Torres sono là davanti. Ad Arezzo avevamo fatto un’ottima partita e non meritavamo di perdere, mentre a Terni a sprazzi il primo tempo era stato veramente buono. Siamo in crescita, ma siamo anche in difficoltà, perché comunque non abbiamo una rosa della prima squadra piena, ma i ragazzi giovani hanno tantissimo entusiasmo. I più esperti devono quindi attingere dalla voglia di questi ragazzi che non vedono l’ora di dare il loro piccolo contributo. Dobbiamo cercare di portare tutti dalla nostra parte. Crediamo alla vittoria, la vogliamo e vedremo il giudizio del campo”.
NADOR – “Gli ho sempre detto che secondo me era un difensore. Poi ogni allenatore ha le proprie idee, dipende anche un po’ dai propri concetti difensivi e offensivi. Steve è stato bravo a sfruttare le sue caratteristiche messe in un ruolo che lui pensava non fosse il suo. Ha una buona tecnica e una forza che quando va a contrasto con l’avversario è importante. A centrocampo non riusciva ad arrivare all’impatto perché doveva coprire troppa distanza e arrivava in ritardo. Non deve però pensare di adagiarsi dopo qualche partita buona. Deve invece tenere in mente che l’errore è sempre dietro l’angolo. Perché il suo più grande nemico può essere la concentrazione. Se lui rimane concentrato e aggressivo è un difensore che è difficilmente superabile in questa categoria”.
D’ORAZIO – “Nella mia idea di calcio le mezzali possono essere sia esterni sia trequartisti. Mettere lì D’Orazio era un’incognita soprattutto per la componente fisica, perché Ludovico è uno che va a pressare ma non ci mette l’aggressività di chi vuole strappare il pallone all’avversario. Domenica scorsa ha dimostrato di poter fare anche questo e poi ha messo qualità palla al piede. Se crescerà dal punto di vista della struttura, e lo può fare, può alzare ulteriormente il suo livello”.
ALTERNANZA DEI PORTIERI – “Cesare ha confermato la mia idea di avere due ottimi portieri con prestazioni molto buone sia tra i pali sia per come aiuta i compagni. Ci ha dato una grande mano. Deve esserci una competizione sana tra lui e Melgrati. Al momento le garanzie me le sta dando Cesare e Riccardo deve mettere in difficoltà quotidianamente anche in allenamento il compagno, in modo che se tutti ragioniamo così il nostro livello di squadra si alza. Cesare per entusiasmo, per la sua giovane età e la sua tranquillità, al momento lo vedo davanti. Il percorso è ancora lungo e abbiamo bisogno di tutti”.
IPOTESI DI FORMAZIONE (352): Galeotti; Bruscagin, Nador, Bassoli; Calapai, Zammarini, Buchel (Radrezza), D’Orazio, Mignanelli; Rao, Antenucci.