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E sono tre vittorie consecutive! La SPAL gioca col cuore e merita il successo contro una Torres tenuta adeguatamente a bada per quasi tutti i novanta minuti. La squadra di Dossena porta a casa tre punti meritati che la portano in una zona di classifica tranquilla. La crisi pare alle spalle e adesso anche gli episodi girano anche a favore.

VOTO DI SQUADRA 7,5 – La Torres probabilmente non era nella sua versione migliore, ma aveva tutte le armi per fare male a una SPAL decimata. Le difficoltà però hanno temprato lo spirito del gruppo e questo si è tradotto in un atteggiamento di grande attenzione e collaborazione. La fase difensiva è salita di livello e anche lo sviluppo col nuovo sistema di gioco sta riservando sprazzi di buon calcio. Significativa la voglia di andare a cercare il raddoppio nonostante il peso specifico già altissimo del vantaggio.

GALEOTTI 7,5 – Subito reattivo in avvio su Fischnaller, si ripete con una bella respinta allungandosi su un mancino incrociato dello stesso attaccante. Puntuale in uscita su Zecca ad inizio secondo tempo, si ripete in almeno altri due ottimi interventi non facili. Anche in questa vittoria c’è il suo zampino. Bravissimo a farsi trovare pronto dopo mesi di panchina e imporsi immediatamente.

BRUSCAGIN 6,5 – Soffre un po’ la velocità del trio offensivo della Torres che affonda con la prima occasione proprio dalla sua parte con Varela, ma non va mai in affanno e presidia la sua zona di campo con attenzione. Ottimo l’anticipo che fa ripartire l’azione al quarto d’ora del secondo tempo, prima di murare in maniera provvidenziale il colpo di testa di Varela.

NADOR 7,5 – In marcatura su Fischnaller cerca di far valere la fisicità con l’anticipo: ciò comporta andarlo a prendere molto alto, rischiando l’infilata alle spalle. Una sua grande uscita in mezzo agli avversari avvia una buona azione che porta a concludere Rao e Radrezza. Gioca con grande sicurezza e chiude tutte le linee di Varela e compagni. Entra in diffida per un giallo che andava speso per fermare un’azione pericolosa. Si vede la sua crescita in ogni singolo aspetto.

BASSOLI 7 – Dalle sue parti agiscono Zecca e l’onnipresente Varela. Non va in difficoltà nonostante la velocità degli avversari e anzi si destreggia bene palla al piede non disdegnando qualche sortita a sostegno di Mignanelli. Solido anche quando la Torres alza i giri del motore a respingere palloni vaganti.

CALAPAI 6,5 – La SPAL cerca spesso lo sfondamento a destra per farlo arrivare al cross. Tarda la giocata in un paio d’occasioni non sfruttando gli inserimenti dei compagni, ma è costantemente in proiezione. Buono anche il sostegno dietro a Bruscagin per contenere Liviero.

ZAMMARINI 6,5 – Molto dinamico, ripulisce tanti palloni sulla destra e trova passaggi filtranti molto interessanti a liberare i compagni. Nel secondo tempo si impegna di più nel tappare i buchi del centrocampo creati dalle ripartenze veloci della Torres. Calcia male sotto la Ovest la palla scodellata da D’Orazio da buona posizione che poteva coronare la sua ottima prova.

RADREZZA 5,5 – Cerca due volte la porta attorno al quarto d’ora: prima la manca di parecchio, poi ci riprova con un radente al terreno preso facile da Zaccagno. Perde qualche pallone di troppo e non è sempre lucido nel compiere la scelta migliore. Un paio di lanci degni di nota, ma anche un pallone velenosissimo su cui va troppo morbido lasciando campo aperto alla Torres (dal 18′ s.t. BUCHEL 6,5 – Appena entrato regala palla agli avversari, poi ne sbaglia subito un’altra sugli sviluppi di corner. Calcia però la punizione che regala il gol del momentaneo vantaggio alla SPAL: il suo sinistro era indirizzato sul primo palo, ma la deviazione decisiva di Mastinu spiazza Zaccagno e si infila dopo aver dato un bacio al palo. Quantità ed esperienza nel traffico finale).

D’ORAZIO 7 – Riproposto interno di centrocampo, ha la libertà di giocare vicino a Rao e Antenucci, ma si fa notare anche per il lavoro sporco nella zona nevralgica. Sguscia in mezzo alle maglie avversarie confermando la sensazione che in quel ruolo abbia un passo differente per dare qualcosa in più. Salva un gol fatto sul tap-in di Fabriani e conquista la punizione che porta al gol di Buchel (dal 47′ s.t. EL KADDOURI ng – Dentro per rilevare il compagno con i crampi e congelare qualche possesso palla).

MIGNANELLI 7 – Solito treno sulla corsia mancina, dialoga bene con Rao favorendo anche le sovrapposizioni di Bassoli. Si propone anche centralmente per tagliare la difesa e prova una conclusione volante memore della doppietta di sei giorni fa. Salva quasi sulla linea la conclusione di Fischnaller e va vicino al gol con un diagonale su assist di D’Orazio.

RAO 6,5 – Si accende al quarto d’ora con una buona giocata che viene chiusa, poi ci riprova con il mancino dopo l’imbucata di Nador. Particolarmente ispirato, viene bloccato spesso sul più bello quando lanciato in profondità dai compagni. Imbucata geniale per Mignanelli, poi si inventa la giocata che crea i presupposti per l’occasione di Zammarini portandosi avanti il pallone con il tacco al volo. Manca giusto quel pizzico di concretezza per essere sempre determinante negli ultimi metri, ma rappresenta comunque una minaccia continua per le difese avversarie.

ANTENUCCI 6 – Come al solito si prodiga facendo a sportellate per rendere giocabili i palloni che gli arrivano. Una conclusione potente a botta sicura sull’appoggio di Rao gli viene respinta dalla difesa ospite. Non è molto appariscente, mette però a servizio la sua grande intelligenza nella gestione del possesso. In pieno recupero calcia in curva, non da lui, il pallone che poteva mandare al tappeto la Torres.

 

DOSSENA 7 – In totale emergenza si affida nuovamente agli undici di Legnago, anche perché non ha molte alternative. Una volta di più la SPAL è padrona del campo, ma soprattutto gioca bene e con il carattere giusto. Contro una squadra di caratura superiore i biancazzurri non perdono mai il pallino del gioco e fanno vedere anche una bella solidità difensiva che soffoca tutte le iniziative della Torres in zona pericolosa. Ha grande merito delle due note più liete della serata: Nador centrale, probabilmente il migliore in campo, e D’Orazio mezzala, autore di un’altra ottima prova. Indovina anche il cambio decisivo, unico operato, inserendo Buchel che regala il gol vittoria. Se recupera a pieno regime un paio di interpreti, può finalmente togliersi le soddisfazioni che gli sono mancate finora.