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La SPAL viene umiliata sul campo del Pontedera in una partita che poteva dire tanto sui progressi e sugli obiettivi dei biancazzurri. Dopo tre vittorie consecutive arriva una pesantissima sconfitta che rischia di vanificare quanto visto nelle ultime tre uscite. Necessario rialzarsi subito.

VOTO DI SQUADRA 4 – Le cinque reti incassate a Pontedera superano anche le figuracce di Campobasso e Terni. La SPAL va sotto dopo un brutto primo tempo, ma andare a riposo sull’1-0 non faceva presagire un 5-1 finale, specie se nelle ultime tre si era subito un solo gol. I biancazzurri fanno registrare ben più di un passo indietro perché sostanzialmente non creano nulla in attacco, mentre in fase difensiva soffrono costantemente finendo per perdere tutti i duelli. Ancora una volta la squadra di Dossena si scioglie come neve al sole dinnanzi al primo vero ostacolo: nessuna reazione, ed è la parte più preoccupante. Il risultato finale è inaccettabile, lo stesso dicasi per l’atteggiamento (non) visto in campo.

GALEOTTI 6 – Può poco sul primo gol, poi risponde con il ginocchio pochi minuti dopo sulla conclusione centrale e insidiosa di Italeng. Nella ripresa viene colpito a freddo da Pretato su cui tenta un’uscita disperata in extremis. Molto bravo ad allungarsi sui colpo di testa di Cerretti e di Guidi che arrivano intervallati tra il terzo e il quarto gol, sui quali è vittima sacrificale. Il quinto è l’ennesimo regalo dei compagni su cui nuovamente non può far altro che raccogliere il pallone dal sacco.

POLITO 4 – Schierato d’emergenza per prendere il posto di Bassoli a mezzo servizio. Rimedia all’errore di Nador in uscita al quarto d’ora, poi si fa attirare fuori nell’azione del gol da Ianesi che lo beffa con il tacco, lasciando il varco alle spalle per Perretta. Ammonito per un intervento in ritardo a centrocampo. Titolare per necessità quando al massimo può essere un’alternativa d’emergenza (dall’11’ s.t. EL KADDOURI 3 – Espulso per proteste senza aver nemmeno toccato un pallone. Nelle condizioni in cui versa la squadra, in una partita così complicata, in un momento così, non è accettabile, per di più da un giocatore della sua esperienza, al di là del fatto che le proteste fossero più o meno giustificate – e non lo sembravano).

NADOR 4 – Italeng lo mette parecchio in difficoltà perché lo sovrasta fisicamente e quando trova campo ha un passo superiore. Non riesce a prendere le misure se non cercando di anticipare l’avversario sui lanci lunghi e mettendo giusto un paio di pezze. Si addormenta colpevolmente sul pallone che rimane a disposizione di Pretato sugli sviluppi di corner, poi perde anche il possesso sul pressing di Italeng lasciandogli campo aperto. Serata terribile.

BRUSCAGIN 5 – Adattato a sinistra nei tre dietro, si sacrifica e mette tutta la volontà nel mantenere ordine e dar sostegno anche in avanti. Non commette errori gravi, ma non può evitare la disfatta e anche lui finisce nel ciclone dei duelli persi in fase difensiva.

CALAPAI 4 – Condivide con Polito le responsabilità sul gol del Pontedera quando scala in ritardo su Perretta che mette in mezzo l’assist per Pietra. Non arriva all’appuntamento con il pallone sul bel cross di Mignanelli nel primo tempo, poi serve a Zammarini due volte il pallone del pareggio non sfruttato alla mezz’ora. Sul terzo gol è vero che Nador aveva commesso il primo errore, ma il suo tentativo di recupero è pura follia perché regala il pallone a Italeng essendo in netto vantaggio.

ZAMMARINI 4,5 – Parte già male con un paio di appoggi sbagliati. Nel giro di due minuti poi fallisce anche due assist di Calapai: prima non inquadra la porta sul pallone a rimorchio, poi non riesce a calciare dalla stessa ottima posizione dopo la sponda di testa. Non riesce a riprendersi e fatto salvo (poca) ordinaria amministrazione commette parecchi errori.

RADREZZA 5 – Riproposto al centro del campo dopo la prova un po’ opaca contro la Torres, ripulisce molti palloni sporcati da avversari e da un campo sintetico non perfetto. Passettino in avanti con aperture e lanci ad aprire il campo, mancano sostanza e capacità di porsi al timone della squadra, e di quest’ultima ci sarebbe davvero un gran bisogno (dall’11’ s.t. BUCHEL 5 – Riesce a garantire più fisicità e concretezza in una zona di campo dove compagni e palloni schizzano in maniera poco prevedibile. Iniziale impatto in recupero e difesa della palla, poi affonda presto anche lui culminando nel pallone perso al limite dell’area dei toscani che innesca il contropiede da cui nasce il 4-0).

D’ORAZIO 5,5 – Nel primo tempo gioca pochi palloni, ma trova corridoi e aperture che dimostrano il perché Dossena lo abbia messo in quella posizione. Ha anche l’opportunità di calciare verso la porta ma viene chiuso. Non si vede granché ed è uno di quelli a soffrire di più il terreno di gioco, ma trova comunque il gol della bandiera, il primo in stagione, con una bella conclusione da fuori.

MIGNANELLI 5 – Mette una bella palla a metà primo tempo per Calapai che non riesce a concludere. Intelligente anche nel dare una mano dietro e tornare in chiusura su Cerretti. Sarebbe uno dei pochi a salvarsi se non staccasse la spina anche lui regalando letteralmente a Ladinetti il 5-1.

RAO 5Frizzante tra le linee, cerca di riproporre la cerniera con Mignanelli favorendo le sue sovrapposizioni e sfruttando le qualità nell’uno contro uno, anche se finisce spesso per isolarsi in vicoli ciechi. Si intestardisce in giocate che svaniscono in un nulla di fatto annullando la sua efficacia e pericolosità (dal 35′ s.t. CONTÈ ng – Entra a risultato più che acquisito: non c’era certo la pretesa che potesse combinare chissà che cosa).

ANTENUCCI 5 – Fatica a rendersi utile, e nelle poche azioni che passano dai suoi piedi finisce per litigare con il pallone senza riuscire a trasformarlo in giocabile. Allo scadere del primo tempo non riesce ad uncinare un pallone vagante da buona posizione. Si rivede per una girata murata nel secondo tempo a partita già compromessa, ma davvero poco altro.

 

DOSSENA 5 – Ancora una volta con gli uomini contati, è costretto a fare a meno anche di Bassoli schierando per la prima volta dall’inizio Polito. La SPAL soffre il campo sintetico semi-congelato, ma non può essere l’unica attenuante perché i biancazzurri creano poco o nulla ma soprattutto dietro tremano ogni volta in cui il Pontedera decide di attaccare, facendolo con lanci lunghi o comunque senza grandi azioni manovrate. Si era affidato ad un appena recuperato El Kaddouri per cercare di ritornare in partita e questo lo ha tradito facendosi cacciare dopo pochi minuti per proteste. È chiaro che non gli si possano imputare le totali colpe del naufragio, tenendo sempre a mente la situazione disastrosa degli indisponibili, però questa squadra ogni volta che incontra una difficoltà leggermente più grande va in blackout e prende un’imbarcata: su questo sì, qualche responsabilità ce l’ha anche l’allenatore.

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