foto Filippo Baioni – Vis Pesaro 1898
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Nell’ultima gara casalinga del girone d’andata la SPAL è pronta ad affrontare la Vis Pesaro, vera e propria rivelazione del girone B. I marchigiani, che hanno raggiunto la salvezza tramite il rocambolesco spareggio con la Recanatese nella precedente stagione, sono infatti ripartiti al meglio tanto da avere eguagliato in meno di un girone lo stesso numero di vittorie del precedente campionato (8). Per capire cosa aspettarci dai biancorossi abbiamo sentito il collega Emanuele Lucarini del Corriere Adriatico.

Nel giro di poco più di sei mesi la Vis Pesaro è passata da una rocambolesca salvezza conquistata ai play out contro la Recanatese a un campionato in zona playoff: quali cambiamenti decisivi ci sono stati in questo arco di tempo?
“In sei mesi a Pesaro è veramente cambiato il mondo con quella salvezza ottenuta al 94’ grazie al gol di Pucciarelli. Quella probabilmente è la sliding door della storia recente del calcio pesarese, perché la squadra non è mai stata in serie B e come miglior piazzamento credo ha ottenuto un ottavo posto in serie C unica. La squadra ha sì cambiato tanto durante il calciomercato, ma l’elemento fondamentale di questo grande inizio è stata la decisione della società di rinnovare la fiducia a Stellone che ha ottenuto un prolungamento di contratto lunghissimo, dimostrandosi un lusso per la categoria. In estate, il mister ha voluto fortemente un suo fedelissimo come Paganini, protagonista della doppia scalata dalla C alla A con il Frosinone. Le cose stanno andando benissimo perché la Vis Pesaro è una squadra che gioca bene, che propone gioco grazie anche alle intuizioni del tecnico: per fare un esempio Paganini e Pucciarelli sono stati reinventati centrocampisti nonostante uno sia un esterno offensivo e l’altro sia sempre stato una seconda punta”.

Un elemento di continuità è stato appunto mister Stellone: quali sono i suoi meriti principali finora?
“Oltre all’aver dato una grande impronta di gioco alla squadra, credo che sia stato bravo a coinvolgere tutti i giocatori visto che fino a ora hanno giocato in 24 giocatori e 12 sono andati a segno. Nei turni infrasettimanali il mister ha sempre cambiato tanto, addirittura 5/6 elementi confermando questo suo modus operandi. Per mantenere credibilità e il livello alto degli allenamenti quotidiani non ci sono undici titolari e questo è stato dimostrato ampiamente anche ai fatti”.

Lo stato di forma della Vis Pesaro sembra eccellente: che tipo di atteggiamento ci possiamo aspettare al Paolo Mazza?
“La Vis Pesaro si trova sicuramente in un grande momento di forma visto che arriva da due vittorie consecutive e nelle ultime dieci ha perso una sola volta. A Ferrara verrà una squadra che cercherà di fare la sua partita e proverà a imporre il proprio gioco, visto che giocare di rimessa non è proprio nelle corde di questa squadra. Il mister ha cercato di inculcare nei ragazzi i principi del 3412 con un pressing molto alto. Credo che con la SPAL proporrà infatti il classico modulo senza snaturarsi”.

Quali erano gli obiettivi della squadra ad inizio stagione? Questo grande avvio ha portato la società ad alzare l’asticella in questo senso?
“L’obiettivo dichiarato a inizio anno era quello di fare meglio rispetto all’anno precedente, ma sinceramente era il minimo che si poteva chiedere visto che fare peggio significava solo retrocedere. In realtà la società ha chiesto espressamente una salvezza tranquilla e anche adesso lo stesso Stellone non vuole alzare l’asticella: il mister ha sempre detto che prima si deve arrivare a 40 punti e poi si vedrà, seppure la società e lo stesso mister siano entusiasti di questa classifica e dell’atteggiamento di tutti i giocatori. Al di là del primo tempo della prima gara di campionato con la Torres, Stellone ha ribadito che l’atteggiamento non è stato mai sbagliato e anzi in alcune situazioni si è raccolto anche meno di quanto seminato. Poi ovviamente ci sono state delle partite in cui la Vis Pesaro ha vinto senza meritare come ad esempio quella con il Pescara in casa, ma questo fa parte del calcio”.

Nella rosa della Vis Pesaro ci sono tre giocatori con un importante passato nella massima serie come Pucciarelli, Obi e Paganini. Qual è stato il loro apporto fino a ora?
“L’apporto di Pucciarelli e Paganini al di là dei numeri legati ai gol segnati (zero per il primo e uno per il secondo), è veramente inestimabile visto che grazie alla loro intelligenza tattica si sono adattati a giocare mediani. Entrambi sanno sempre mettersi al posto giusto nel momento giusto, oltre al fatto che sta piacendo tanto anche il loro atteggiamento perché non è scontato che due ex serie A ripieghino per tutto il campo e si sacrifichino in questo modo. L’apporto di Obi è invece praticamente nullo: qualcuno lo aspetta ancora, ma la maggior parte della gente ha perso un po’ le speranze. Detto questo i 29 punti mettono un po’ a tacere questo tipo di problematiche. Obi ha giocato quattro partite ed è stato due volte tolto per ragioni tattiche: si è visto veramente poco”.

Quali sono i giocatori che la SPAL dovrà temere maggiormente in vista di sabato?
“Ti avrei detto sicuramente Cannavò visto che è un giocatore che ha avuto un rendimento altissimo in un ruolo che non era mai stato suo. Nasce infatti punta, ma Stellone lo ha reinventato quinto di sinistra, facendolo giocare ogni tanto anche come rifinitore accanto alla classica prima punta fisica. I risultati di questo esperimento sono comunque sicuramente ottimi visto che salta sempre l’uomo, corre, si sacrifica ma purtroppo è squalificato in vista di sabato visto che con la Lucchese ha preso il quinto giallo del proprio campionato. Se devo farti un altro nome ti dico Di Paola, perché è un giocatore che se sta bene a livello fisico non c’entra assolutamente nulla con la categoria: è un centrocampista che ha un gran tiro e una grande grinta abbinata ad una buona intelligenza tattica e una discreta fisicità”.

PROBABILE FORMAZIONE (3412): Vukovic; Palomba, Coppola, Zoia; Peixoto, Paganini, Pucciarelli, Tavernaro; Di Paola; Molina, Nicastro (Okoro). 

INDISPONIBILI: Antonini, Busato, Bove. 
SQUALIFICATI: Cannavò.

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