Inizia ad Ascoli Piceno, venerdì 20 dicembre ore 20:30, il girone di ritorno di una SPAL che ha necessità di fare punti per mettersi alle spalle il periodo negativo iniziato con la pesante sconfitta di Pontedera. I padroni di casa, allenati dall’ex Di Carlo, arrivano alla partita in un momento molto positivo. Tuttavia mister Andrea Dossena in conferenza stampa è apparso convinto di potersi giocare le sue carte contro i bianconeri che vengono dati come assoluti favoriti.
DISPONIBILI/INDISPONIBILI- Non ci sono sostanziali novità dall’infermeria se non quella che riguarda Awua: probabilmente il nigeriano farà rientro tra i convocati già dalla partita di venerdì. Sui vari rientri dei giocatori si è poi espresso direttamente il mister:
“Nador rientrerà al centro della difesa mentre Mignanelli, Arena e Zammarini hanno fatto lavoro a parte per un paio di giorni, salvo poi tornare con il gruppo. El Kaddouri è disponibile, è ormai un mese che si allena con noi, anche se non so ovviamente quanto minutaggio possa avere visto che gli manca il ritmo partita da un po’. Bachini rientrerà dopo la sosta, mentre Karlsson potrà essere dei nostri solo dopo la partita col Perugia. È il terzo infortunio che subisce sullo stesso polpaccio e quindi è troppo pericoloso accelerare i tempi, anche se lo stiamo valutando con esami ogni dieci giorni”. Rimangono assenti i lungodegenti Fiordaliso, Bidaoui, Camelio, Iglio e Sottini (in settimana ha effettuato l’operazione chirurgica, ndr). I giovani convocati per l’occasione sono Tommaso Angeletti (2005) e Oumar Contè (2007).
RIPARTENZA – “Si riprende come dopo le tante volte in cui ci è capitato di perdere le partite o di fare prestazioni non positive. Ho cercato di tranquillizzare i ragazzi perché come ho detto a fine partita in questo momento siamo un po’ fragili e dobbiamo quindi essere ancora più uniti, concentrati e voler arrivare perlomeno alla pausa per rifiatare e recuperare gli infortunati. A Gubbio non abbiamo fatto sicuramente una bella partita, ci sono stati tantissimi errori e tante palle perse, ma stavamo comunque portando a casa tre punti importantissimi soprattutto a livello mentale. Ho fatto l’esempio nel dopo partita del Manchester City che sta vivendo un momento di difficoltà senza precedenti che sta condizionando la testa dei giocatori: nel nostro piccolo è quello che stiamo un po’ vivendo anche noi. Dobbiamo venirne fuori e pian piano lo faremo”.
AVVERSARIO- “Anche l’Ascoli dopo il cambio del mister ha fatto fatica e poi ne è uscito. Sicuramente non era una squadra da quelle posizioni di classifica, ma non lo siamo neanche noi e come loro ne verremo fuori. Hanno sicuramente un potenziale offensivo importante e lì dovremo essere molto attenti: gli esterni hanno gamba e dribbling e davanti Corazza è un attaccante che fa gol, con grande peso specifico. Dobbiamo quindi cercare di tenere botta, volere di più il pallone perché anche se andiamo in vantaggio come a Gubbio dobbiamo mantenere il possesso per concedere meno occasioni di fare gol. Ovviamente c’è anche necessità di calciare un po’ di più in porta, perché se si arriva solo due volte davanti al portiere e in quelle due non ti va bene, parti già dalla casella zero nei gol fatti. Non siamo costruiti per arroccarci nella nostra area e proprio per questo insisto sul tenere di più il pallone”.
BILANCIO- “Sicuramente mi fa male aver raccolto così pochi punti e mai me lo sarei aspettato. Gli uomini si vedono nelle difficoltà, non possiamo avere alibi o tirare fuori scusanti perché siamo noi a scendere in campo e sono io che guido i ragazzi. Con la pausa e il mercato cercheremo sicuramente di rimediare alle nostre difficoltà. Il calcio è bello perché ogni domenica ti presenta una sfida che ti permette di dimostrare costantemente il tuo valore. Quindi dico ‘spalle larghe’. perché serve invertire la rotta nel girone di ritorno”.
MERCATO – “A livello sportivo abbiamo iniziato a battezzare, insieme al direttore, chi potrebbe fare al caso nostro, ma spesso nel mercato di gennaio c’è il terzo incomodo che è la squadra di appartenenza del ragazzo. Mentre magari a luglio puoi trovare giocatori liberi dal contratto adesso è impossibile. Secondo me serve intervenire su centrocampo e attacco e per questo stiamo valutando di prendere giocatori duttili in grado per esempio di fare l’attaccante esterno o anche il quinto nel 352. Dobbiamo cercare di portare giocatori di gamba, alzare il ritmo, ma senza intasare il mercato estivo altrimenti ci ritroviamo da capo. A differenza di quest’estate non sarà infatti un mercato semplicissimo sotto questo punto di vista”.
RECUPERI- “Sono sei settimane ormai che viviamo una difficoltà numerica, per quanto magari nelle ultime due sia rientrato qualche giocatore in più. Avere a disposizione qualche elemento rispetto agli undici è sicuramente un plus per qualsiasi allenatore perché ti permette di far rifiatare qualche giocatore che chiaramente risulta stanco. Non so quanti altri allenatori si siano ritrovati con una rosa così decimata”.
SCAMBIO DELLE MEZZALI – “Lo scambio tra Zammarini e D’Orazio a centrocampo è stato effettuato sia per le caratteristiche dell’avversario sia per nostre esigenze tattiche. Dal mio punto di vista con Calapai che arriva in corsa avere D’Orazio che si alza nella sua posizione naturale rappresenta l’ancoraggio giusto per la sua sovrapposizione, senza quindi lasciargli compito di partire palla al piede da centrocampo. All’inizio avevo messo D’Orazio a sinistra per fare in modo che quando rientrasse avesse l’opportunità di tirare con il piede forte, ma da quella parte Rao tende a decentrarsi per ricoprire la casella che preferisce. Mettendo quindi i due pesi sulla bilancia forse ho capito che questa fosse la soluzione più utile da adottare”.
IPOTESI DI FORMAZIONE (352): Galeotti; Bruscagin, Nador, Bassoli; Calapai, D’Orazio, Buchel (Radrezza), Zammarini, Mignanelli, Rao, Antenucci.