foto Roberto Manderioli
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La prima partita del 2025 finisce 1-1 con il Perugia al Mazza ed è un punto guadagnato vista l’inferiorità numerica nel primo tempo e il gol del svantaggio incassato a metà della ripresa. Mister Dossena in conferenza stampa sottolinea la reazione della sua squadra agli episodi sfavorevoli.

IL CARATTERE – “L’atteggiamento è stato quello che ho chiesto ai ragazzi. In questi giorni, guardando anche le partite di squadre più blasonate di noi, si vedono tante formazioni uscire dalla partita, cosa che a noi è capitato parecchie volte nei mesi scorsi. Avevo chiesto ai ragazzi di crederci e di rimanere concentrati anche di fronte agli episodi negativi. Nel primo tempo ci sono stati tanti errori da parte nostra e potevamo far meglio. Devo dire però bravi ai ragazzi, perché hanno fatto quello che gli ho chiesto e non nego che sul finale, ho creduto anche di andarla a vincere. In dieci contro undici siamo andati a prenderli nella loro area ed è arrivato il pareggio. Se si può fare in 10 contro 11 figuriamoci in parità numerica“.

ESPULSIONE EL KADDOURI – “Omar ha l’esperienza e l’età per capire i vari momenti della partita, sia quando deve provare a fare l’intervento e sia quando deve temporeggiare. Sono stati due falli di gioco, non ho visto nervosismo da parte sua. Non mi sembrava che il secondo intervento fosse così netto, probabilmente l’avversario ha un po’ accentuato sapendo che c’era la possibilità di ottenere il cartellino“.

CAMBIO DI MARCIA – “Nel secondo tempo l’atteggiamento è stato positivo, mentre nel primo siamo stati troppo lenti e lineari nella manovra. Faccio un esempio: ad Haoudi è bastato fare un paio di controlli orientati e guardare avanti per mandare Mignanelli al cross. Davanti Rao deve cercare di diventare più incisivo, anche nel servire un compagno che è posizionato meglio per far gol. Rispetto alle ultime partite ho visto una SPAL più efficace nella metà campo avversaria. Sono tante piccole cose che fanno differenza“.

MODULO – “Ho optato per il 4-3-3 perché per me ci aiuta ad alzare il baricentro e anche a trovare il ruolo ideale ad alcuni giocatori. Dobbiamo esser bravi a trovare l’equilibrio con questo modulo. Molte volte abbiamo perso palla a centrocampo, dando così delle occasioni all’avversario. Per questo ritorno al 4-3-3 ho parlato con i ragazzi e con il capitano e ho ricevuto risposte positive. Negli ultimi tempi con l’altro modulo tiravamo poco in porta. Secondo me possiamo diventare più incisivi, giocando palla e non subendo solo l’avversario“.

HAOUDI – “Prima di farlo partire titolare devo capire bene come sta fisicamente, vedendolo quotidianamente. Può partire dall’inizio, ma sicuramente non avrà i 90 minuti nelle gambe. Ho aspettato a fare il cambio più avanti possibile perché sapevo che non avrebbe potuto dare più di 20-25 minuti“.

BIDAOUI – “Non lo sto mettendo nel suo ruolo preferito, che sarebbe al posto di Rao, ma la sua grande dote è quando riesce a puntarti col suo piede forte, partendo dalla fascia. Gli mancano delle partite sulle gambe e se continuerà a lavorare troverà la sua migliore forma“.

RAO – “Ha patito un po’ il cambio di modulo, che lo ha visto giocare in mezzo al campo. Ora che è ritornato a essere esterno è ritornato al suo ruolo naturale. Alla prima partita di ritorno al 4-3-3 può capitare che debba riabituarsi. Si spera di tornare a vedere quelle buone trame che si erano viste con i compagni nella prima parte di campionato“.

 

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