foto Roberto Manderioli
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La prima trasferta del 2025 porterà la SPAL sul campo della Lucchese, dove non vince addirittura dal 1973. Per i biancazzurri sarebbe vitale spezzare questa interminabile striscia di 14 partite nell’arco di oltre cinquant’anni per lasciare la zona playout e al tempo stesso creare un po’ di distanza proprio nei confronti dei toscani, che peraltro attraversano un momento negativo. Anche mister Andrea Dossena però deve fare i conti con una buona dose di problemi, tra la squalifica di El Kaddouri e le assenze dovute agli infortuni.

DISPONIBILI / INDISPONIBILI – Non ci sarà lo squalificato El Kaddouri (1 giornata) e anche in Buchel è in forte dubbio a causa di un’influenza: “Karlsson deve fare gli ultimi esami, se avranno esito negativo dalla prossima settimana è con la squadra. Buchel non sappiamo se sarà con noi o meno perché ha l’influenza da qualche giorno. Fiordaliso e Bachini forse rientreranno dalla settimana prossima, mentre Iglio e Camelio ancora no, se ne riparla a fine mese. Awua, Haoudi e Bidaoui devono recuperare un po’ il ritmo”. Saranno ancora una volta quattro i Primavera nella lista dei convocati: i centrocampisti Tarolli (2007) e Baud Banaga (2006) e gli attaccanti Conté (2007) e Cecchinato (2007).

SCONTRO DIRETTO – “La partita di venerdì è molto importante. Oggi ho visto un’ottima rifinitura, abbiamo lavorato bene e si stanno riprendendo anche gli infortunati, quindi sono contento. Troveremo un campo pesante, non in perfette condizioni e vogliamo cercare di imporre il nostro gioco. Dobbiamo tenere quello che di buono abbiamo provato a fare, anche se non benissimo, nella partita contro il Perugia. Dobbiamo giocare, trovare soluzioni in avanti e stare attenti nelle transizioni negative e nei contropiede in cui siamo aperti.”

CONSAPEVOLEZZA – “L’umore dopo la partita col Perugia era complessivamente positivo perché è un risultato arrivato in inferiorità numerica e ha fatto capire che si può giocare e si può tenere il baricentro più alto anche nelle avversità. Se i ragazzi lo hanno fatto il 11 contro 10 potranno benissimo farlo in 11 contro 11. Si tratta solo di mentalità e non di condizione fisica. Il morale è stato buono ed è forse anche per questo che siamo riusciti a fare una buona settimana”.

MENTALITÀ – “Spero che la rimonta di domenica significhi che i nostri blackout sono alle spalle. Molte volte non me ne capacitavo e nemmeno i ragazzi. Spero che la partita con il Perugia abbia fatto da lezione. Ho cercato di far capire ai ragazzi che la partita puoi rimontarla, tenerla viva, su qualsiasi punteggio. In una partita non si sa mai cosa può succedere e credo che domenica dopo lo 0-1 in pochi avrebbero detto che l’avremmo pareggiata, invece ci siamo riusciti. Il calcio è fatto di episodi, si vivono mille partite dentro una sola. Dobbiamo cercare di essere forti e di non subire così tanto quando l’episodio è negativo.”

RAO – “Potrebbe anche avere un momento-no, ma ricordiamoci che ha 18 anni. Nella prima parte di campionato ci siamo forse aggrappati fin troppo a lui. Gli avversari ti studiano, capiscono quali sono i tuoi punti forti e punti deboli. Il ragazzo deve stare tranquillo. Noi stiamo cercando di aiutarlo sotto tutti i punti di vista, soprattutto quello fisico. Ha fatto un cambiamento significativo nella struttura fisica e nei carichi. Averlo portato in mezzo al campo secondo me non ha aiutato, lui è un esterno e predilige partire dalla fascia. Tutte queste condizioni e anche il momento negativo della squadra possono averlo tirato un po’ giù. Lavorando pian piano e portando il baricentro più alto sicuramente riceverà dei benefici”.

EL KADDOURI – “Sicuramente ha bisogno di continuità, di giocare, i ritmi dell’allenamento non riescono mai ad essere alti come quelli della partita. Sa benissimo anche lui che certi errori non può permetterseli. Al di là di questo l’ho visto abbastanza sereno e sfrutteremo questa settimana aggiuntiva per farlo entrare ancora di più in condizione”.

RADREZZA – “Credo che la sua situazione sia un po’ come quella di Rao. Sono giocatori che in una squadra che fa girare più la palla nella metà campo avversaria può essere più efficace. Invece per molte partite abbiamo subito l’avversario e quindi serviva più un incontrista rispetto a un regista. quindi Igor è andato in sofferenza. Sicuramente non abbiamo messo il ragazzo nelle condizioni di far vedere il suo vero valore”.

GIOVANI -“Ormai i giovani come Cecchinato e Roda si allenano quasi sempre con noi. Quando hai tanti giocatori e non li metti in campo però perdono la condizione fisica. Quando posso li porto con noi, per far sentire l’aria di prima squadra e quindi anche di tensione, dove passi da ragazzo a un qualcosa in più, dove hai delle responsabilità. Sicuramente rimarranno nel raggio della prima squadra: devo trovare il momento migliore per farli entrare in campo. Cecchinato è entrato contro il Perugia: non era una partita semplice per fare l’esordio, però si è comportato bene quando è entrato. Proseguirò senz’altro a tenerli in considerazione. Roda però è un classe 2008 e deve fare anche un percorso di integrazione in allenamento. È un profilo interessante, ma deve iniziare ad allenarsi con un certo ritmo, ad avere carichi di lavoro e anche prepararsi strutturalmente; non è una situazione di una settimana, ma un percorso lungo. Vedo che i ragazzi sono molto vogliosi e che assorbono molto quello che gli si dice e questo mi fa piacere”.

MERCATO – “Credo che il direttore abbia detto tutto riguardo al mercato. Il mercato è praticamente un processo quotidiano. Un giocatore che alla mattina è sul mercato e alla sera fa una bella partita con gol o assist dopo non è più sul mercato; oppure l’infortunio di un giocatore durante la partita toglie un altro giocatore dalla disponibilità. Casella ci sta lavorando pesantemente. Io spero di avere i giocatori che mancano al più presto, però so che non si possono fare i salti mortali, quindi rimango in attesa”.

 

IPOTESI DI FORMAZIONE (433): Galeotti; Calapai, Arena, Bassoli, Mignanelli; Zammarini, Nador, D’Orazio; Bidaoui, Rao, Antenucci.

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