In un momento nel quale il mercato invernale della SPAL sembra essere un po’ impantanato, ci sono stati movimenti che hanno riacceso il dibattito sulle strategie che coinvolgono un paio dei giovani transitati nell’orbita biancazzurra. È il caso di Serigne Deme (2005) e Cristian Antonciuc (2006): il primo è appena passato dal Sasso Marconi (serie D) alla Juventus Next Gen, mentre il secondo ha chiuso la sua esperienza ferrarese con una risoluzione consensuale. I due ragazzi hanno avuto traiettorie diverse, ma a legarli c’è un denominatore comune: la necessità di fare delle scelte basate esclusivamente sul potenziale in un contesto fortemente connotato da difficoltà economiche (e regolamentari).
Il nome di Deme era diventato noto tra i tifosi della SPAL alla fine del 2023, quando Leonardo Colucci lo fece debuttare in serie C per fare fronte all’emergenza di un reparto attaccanti decimato dagli infortuni. La sua seconda parte di stagione fu contraddistinta da un prestito in serie D, al Victor San Marino, che aveva fatto intravedere cose interessanti, ma forse non a sufficienza per vincolarlo con un contratto in un momento nel quale c’era da fare fronte a una marea di situazioni intricatissime. Per cui l’attaccante senegalese è rimasto formalmente libero e si è accasato al Sasso Marconi, sempre in serie D, incidendo notevolmente con 5 gol e 1 assist in 17 presenze nella prima parte di campionato. La Juventus ha quindi deciso di puntare su di lui per inserirlo nella formazione Next Gen versando all’incirca 20mila euro nelle casse della società emiliana. Se potrà rappresentare un rimpianto – come quello di Antonio Fiori – lo dirà il campo nei prossimi mesi.
Va riconosciuto che nella prima parte di stagione gli altri ragazzi classe 2004 e 2005 lasciati liberi dalla SPAL nel corso dell’estate 2024 finora non hanno fatto alzare particolarmente le sopracciglia per le loro prestazioni. Il portiere Pezzolato (2004), prelevato dal Modena e girato in prestito al Carpi non è ancora sceso in campo. Stessa sorte per il suo collega Pareiko (2004), tesserato dalla Casertana (serie C, girone C). Il difensore Santella (2005) non ha trovato spazio all’Adriese (serie D – 1 presenza) ed è quindi passato al Locri (serie D) dove è stato schierato con un po’ più di continuità (7 volte, 331 minuti). Il centrale Gobbo (2004) ha giocato con frequenza regolare fino a fine novembre (11 presenze) prima di incorrere in problemi fisici. Il centrocampista Cecere (2005) ha messo a referto appena 130 minuti di gioco in 7 apparizioni col Picerno (serie C, girone C).
È andata un pochino meglio al ferrarese Cavallini (2004), che può vantare 19 presenze di cui 17 da titolare col Corticella (serie D) e al centrocampista Imputato (2004), che è stato ingaggiato a stagione inoltrata dalla Fidelis Andria (serie D) ed è pian piano diventato titolare (13 presenze, 1 gol) coi pugliesi.
Quella di Antonciuc sembra invece la storia di un elemento di buon talento che pur ricevendo fiducia dalla società in una fase embrionale della carriera non è riuscito a mantenere le promesse. Almeno per il momento, vista la ancora giovanissima età. Vincolato nel marzo 2022 con un contratto da calciatore professionista, il trequartista di passaporto moldavo aveva fatto ottime cose con l’Under 17 biancazzurra prima di trasferirsi in prestito al Sassuolo per disputare il campionato Under 18 – precluso alla SPAL (nonostante i due scudetti) a causa della discesa in serie C.
Coi neroverdi Antonciuc è sceso in campo 13 volte da febbraio a maggio, ma le sue prestazioni non hanno impressionato a sufficienza per convincere la dirigenza a esercitare il diritto di riscatto concordato con la SPAL. Per cui il ragazzo è rientrato a Ferrara: in questa stagione ha fatto due spezzoni con la Primavera ed è entrato nelle convocazioni della prima squadra ad agosto, contro l’Ascoli. L’investimento su di lui purtroppo non ha pagato e ora sarà libero di proseguire altrove la sua carriera.
Nella prossima estate la SPAL si ritroverà ancora una volta a dover fare scelte difficili e in alcuni casi dolorose che coinvolgono altri ragazzi cresciuti o anche solo transitati in via Copparo. Tra questi il portiere Martelli (2005) che sta facendo molto bene al Forlì (serie D) e il difensore Vesprini (2006) attualmente in prestito alla Reggina (serie D). Senza dimenticare gli altri ragazzi nati nel 2006 che sono attualmente collocati in Primavera e stanno disputando la loro ultima stagione di calcio giovanile, a meno che non si decida di farli proseguire come cosiddetti “fuori quota”.