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La SPAL arriva alla partita di ritorno col Carpi con la necessità di fare punti preziosi per allontanarsi dalla zona playout. Al tempo stesso i padroni di casa vogliono mantenersi a distanza di sicurezza dalle posizioni pericolose. Per comprendere meglio il momento delicato dei biancorossi abbiamo sentito il collega Stefano Castellitto di Modena Today.

Il Carpi arriva alla partita contro la SPAL in uno stato di forma abbastanza negativo, dopo i due pareggi consecutivi contro Rimini e Milan Futuro e le due sconfitte rimediate contro il Perugia e il Virtus Entella. Cosa si è inceppato nella formazione di mister Serpini?
“In questo momento pesano indubbiamente le lunghe assenze. Forapani ha finito la stagione da un pezzo e da quando Mandelli è fuori per infortunio la squadra ha perso il faro principale del centrocampo. Per non parlare della presenza e la spinta di Tcheuna (uno dei migliori), che aveva un certo peso nell’economia del gioco di Serpini. In generale, senza tre titolarissimi è un altro Carpi”.

Uno dei problemi maggiori di questa squadra risiede nelle partite casalinghe in cui la vittoria manca da quasi tre mesi (Carpi-Arezzo 2-1). Quali sono le ragioni di questo andamento davanti ai propri tifosi?
Le tre sconfitte nelle ultime quattro partite casalinghe sono arrivate con Ternana, Torres ed Entella, ovvero le più forti del lotto. Come si è potuto vedere, è cambiata la caratura degli avversari in coincidenza con una flessione dei biancorossi. Contro la capolista il Carpi debilitato anche dall’influenza ha fatto quello che ha potuto: ha retto quasi un tempo e ha pagato dazio al primo errore, per poi lasciare che i liguri prendessero largamente in mano le redini del match”.

Il gol manca da ormai quattro giornate consecutive. Cosa non sta funzionando negli ultimi venti metri di campo?
“Penso che la causa di questi problemi in fase realizzativa sia Casarini, l’uomo nuovo del centrocampo. Non fraintendiamo: è un giocatore con una grande esperienza, che di certo metterà al servizio di un gruppo giovane. Tuttavia è ancora in una fase di ambientamento: quando sarà al 100% anche l’attacco ne trarrà beneficio”.

Finora il Carpi è la seconda squadra più attiva sul mercato con ben dieci operazioni di mercato, di cui cinque in uscita e cinque in entrata. A grandi linee come valuta le scelte della società? Cosa manca per poter migliorare ulteriormente?
“La società ha scelto di agire in una maniera specifica, lasciando andare gli scontenti o più in generale coloro che trovavano meno spazio. Non sono stati fatti investimenti a vuoto, ma è stato preso ciò che serviva. A centrocampo sono arrivati Campagna e Casarini, per ovviare anche agli infortuni. È stato preso in prestito un esterno sinistro (Rigo, proprio in settimana dall’Hellas Verona) e in attacco si sta per sbloccare la trattativa con il Gubbio che porterà Fossati a completare il reparto offensivo”.

Come sta procedendo la stagione dei diversi ex biancazzurri come Contiliano, Puletto, Forapani e Verza?
“A mio avviso Contiliano è riuscito a far bene sin da subito: non a caso è il terzo giocatore più utilizzato da mister Serpini. Rendimento sopra la sufficienza anche per Puletto, per ora a quota 3 gol. Discorso diverso per Forapani: è stato uno dei più positivi di questa stagione, ma sfortunatamente è stato messo KO da un infortunio. Verza, invece, sta facendo un po’ più di fatica”.

Ci sono giocatori di cui la SPAL dovrebbe preoccuparsi maggiormente alla luce dello stato individuale dei singoli?
“I biancazzurri devono preoccuparsi della voglia di riscatto di Saporetti, poiché fin qui ha solo siglato 3 gol, sbagliando ben 2 rigori. Attenzione anche a Gerbi, in buona vena realizzativa fino a un mese fa. In effetti è stato lui l’ultimo a far gol, prima di trascorrere la bellezza di oltre 400′ di gioco desolatamente in bianco per la squadra di Serpini”.

PROBABILE FORMAZIONE: 4312 con Sorzi; Cecotti, Zagnoni, Panelli, Calanca; Campagna, Casarini (Contiliano), Figoli; Saporetti (Puletto); Cortesi, Gerbi.

INDISPONIBILI: Mandelli, Tcheuna, Forapani.
SQUALIFICATI: nessuno.

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