La SPAL si appresta a vivere lo scontro diretto con il Carpi, con l’infermeria quasi completamente svuotata e con l’obiettivo di non perdere un altro treno importante per uscire dalla zona playout. Il mister Andrea Dossena, chiede concentrazione massima per tutti i novanta minuti e si dice contento del ritmo mantenuto negli allenamenti della settimana dalla sua squadra.
DISPONIBILI/INDISPONIBILI – Non ci sarà Bassoli a causa della giornata di squalifica per somma di ammonizioni, né Bidaoui che sabato scorso è uscito per un risentimento muscolare e secondo Dossena ne avrà per almeno un paio di settimane. Rimangono in infermeria anche Iglio e Camelio a causa dei rispettivi infortuni a lungo termine.
Tornano invece a pieno regime Karlsson, Bachini e Fiordaliso: “Sono tutti e due pronti dopo essersi allenati tutta la settimana con la squadra. Potrei utilizzare entrambi. Anche Fiordaliso è rientrato molto bene. Ha una condizione fisica abbastanza buona, quindi sono tre elementi importanti“.
FORMAZIONE – “Al di là della sostituzione di Bassoli il dubbio più che altro ce l’ho su chi mettere come regista. El Kaddouri può senz’altro essere una delle opzioni. Con lui, ma anche con Radrezza, avremmo più capacità di manovra mentre con Awua ci sarebbe più copertura. Mi terrò il dubbio fino a sabato pomeriggio“.
LA PARTITA – “Come avevo detto prima della partita con la Lucchese, il campionato è strutturato in modo tale che ci siano dieci squadre nella zona playoff e molte squadre nella zona playout che rendono il campionato avvincente. Come era importante la partita con la Lucchese e fondamentale quella con il Sestri, ogni domenica troveremo una gara che determina molto il nostro cammino, che comunque è ancora molto lungo. Non dobbiamo perdere treni importanti e dobbiamo rapportarci a ogni gara quasi come se fosse l’ultima, non essendo spregiudicati, ma cercando di non perdere altre occasioni. Dobbiamo cercare di avere un’alta intensità per tutti i 90 minuti“.
SPINI – “Cristian, a differenza di Haoudi che è arrivato dopo un lungo periodo di inattività, ha lavorato e giocato fino a poche settimane fa con il Trapani. Il giocatore è pronto, deve solo entrare nei nostri meccanismi. Non dobbiamo costruirlo da zero sotto l’aspetto fisico e quindi è già un buon punto di partenza per eventualmente scendere in campo nella partita di domani. Un esterno alto destro, mancino, è un tassello che non avevamo in rosa. L’avevamo trattato anche in estate, per far capire l’idea che avevamo sul giocatore per portarlo qui. Lo conosco anche personalmente ed è un ragazzo molto dedito al lavoro, di ottima gamba. Deve aumentare un po’ i numeri di assist e gol. Non arriva un giocatore già affermato, ma che va costruito. Ben venga che iniziamo a prendere giocatori con fame e ambizione di mettersi mostra e di far vedere quanto valgono“.
CARPI – “Il Carpi è una squadra molto lineare, ha un’idea di gioco prestabilita e ha dati che dimostrano la sua identità. Sviluppa il gioco prevalentemente nella parte centrale del campo ed è la squadra che ha crossato di meno nel nostro girone. Abbiamo cercato di studiarla, guardando anche la partita di andata e anche lì come in altre partite abbiamo fatto una prima parte molto importante e un secondo tempo parecchio in difficoltà. Rispetto all’andata dobbiamo considerare anche un manto erboso completamente diverso. Ho visto un campo pesante e quindi dovremo tenere in considerazione anche che lo sviluppo di gioco sia per noi che per loro, sia penalizzato da un terreno non agevolissimo“.
ROSA – “Sicuramente è importante avere la rosa quasi al completo. L’altra cosa importante è che molti ragazzi durante la settimana devono giocarsi il posto. Se prima potevano concedersi di mollare un attimo il piede sull’acceleratore, voglio invece che adesso si mettano in competizione l’uno con l’altro, così da arrivare al sabato mattina e scegliere a chi dare la titolarità. Quando ti alleni più forte, di conseguenza in partita vai più forte. Quando la competizione è alta, qualche giocatore può perdere qualche certezza e qualche sicurezza, però fa parte del nostro lavoro. Avere un ventaglio ampio di scelte per me è molto importante“.
ONGARO – “Lui è un obiettivo di mercato che il direttore mi ha aveva già detto prima di gennaio. Ci ha messo un po’ in difficoltà iniziando a segnare (sorride, ndr) e quando inizi a segnare con il mercato aperto le situazioni cambiano quotidianamente. Se la gara dobbiamo farla con altre realtà che investono molto di più in questo frangente di mercato, potremmo essere in seconda battuta. L’appeal di Ferrara sicuramente fa gola a tanti giocatori. Dipende dai giocatori cosa cercano. Lo stesso Spini era in una società che sta spendendo tanto, ma che ha anche cambiato tre allenatori e ha un progetto che viene rivoluzionato spesso. Questi ragazzi devono capire se è meglio l’uovo oggi o la gallina domani“.
TIFOSI – “Come al solito ho finito le parole di elogio sul tifoso spallino. Sia da parte dello staff che del club e della squadra, ci sentiamo in debito. Speriamo di ripagarli al più presto“.
IPOTESI DI FORMAZIONE (433): Galeotti; Calapai, Nador, Arena, Mignanelli; Zammarini, Awua (El Kaddouri), D’Orazio; Spini, Rao, Antenucci.