foto ufficio stampa AC Trento 1921
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Toccherà a Francesco Baldini (1974) trovare le soluzioni per tirare fuori la SPAL dal pantano della zona-playout del girone B. L’allenatore originario di Massa prenderà infatti il posto dell’esonerato Andrea Dossena e avrà a disposizione 13 partite per tentare di evitare una catastrofe sportiva priva di precedenti, ossia la discesa in serie D tramite il verdetto del campo. Baldini nella giornata di lunedì 3 febbraio ha rinunciato al proprio contratto col Lecco – società con la quale aveva iniziato la stagione – per firmarne, presumibilmente, uno con scadenza analoga (giugno 2026) con la SPAL.

Il nome di Baldini era già circolato dopo la sconfitta di Carpi, a testimonianza di contatti che erano già stati avviati preventivamente. La sua candidatura è sempre rimasta in primo piano, mentre altri nomi circolati (Gorini, Colavitto, Centurioni, Pedriali) non hanno mai rappresentato opzioni davvero concrete. La grossa incognita era rappresentata dal legame lavorativo col Lecco che ha richiesto un po’ di sforzi per essere risolto.

L’approdo a Ferrara dell’allenatore toscano era stato un’opzione concreta già in due occasioni precedenti. Sarebbe potuto essere il primo allenatore della gestione-Tacopina in serie B su iniziativa di Giorgio Zamuner, ma poi la bilancia pesò nella direzione di Pep Clotet. Baldini fu preso in considerazione anche nell’estate 2023, quella della retrocessione in serie C, anche in virtù della sua amicizia di lunga data col ds Filippo Fusco. Ci fu anche un incontro a Ferrara, ma poi la scelta cadde sul più esperto e quotato Mimmo Di Carlo.

Le sue credenziali da allenatore l’hanno visto all’opera soprattutto in serie C e non con risultati propriamente entusiasmanti. In tempi recenti aveva risollevato in modo piuttosto brillante il Trento – lavorando proprio con Zamuner – portandolo dalla zona-playout al decimo posto nel giro di 13 giornate. Peraltro le stesse che mancano alla conclusione di questo campionato. In quell’occasione Baldini prese una formazione reduce da 28 punti in 25 partite conducendola a 6 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte utilizzando il sistema 352, nonostante una predilezione per il 433 e il 4312. Poi arrivò la netta sconfitta nel primo turno dei playoff con l’Atalanta U23 (3-1). In estate sembrava che il rapporto dovesse proseguire con soddisfazione di tutti, ma una disputa di carattere contrattuale ha portato alla rottura tra il tecnico e la proprietà.

Libero di scegliere (il contratto era di pochi mesi), Baldini è stato ingaggiato dal Lecco, reduce dalla retrocessione dalla serie B. Dopo un discreto inizio (3 vittorie e 3 pareggi) i blucelesti si sono inceppati nel mese di ottobre, entrando in una fase estremamente critica con 4 sconfitte nel giro di 5 partite. Una spirale negativa che ha convinto il club lombardo a sostituire Baldini con Gennaro Volpe. Una mossa che però non ha pagato, perché col nuovo allenatore la squadra ha fatto molto peggio, tanto da portare anche nel suo caso all’esonero. Tra sabato e domenica pareva che Baldini potesse essere richiamato, ma la proposta della SPAL lo ha fatto propendere per una nuova avventura.

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