foto Roberto Manderioli
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Come ogni anno il nostro gruppo di redazione non solo ha cercato di documentare le operazioni di mercato della SPAL, ma ha anche discusso con un certo fervore gli eventi che lo hanno contraddistinto. Quindi da tradizione ormai consolidata vogliamo condividere la sintesi dei punti di vista di chi collabora quotidianamente con la testata. Negli ultimi anni non sono mancati giudizi che in seguito si sono rivelati tendenzialmente infelici o sbagliati, ma ehi, il calciomercato è indecifrabile e in fondo chi è che non sbaglia mai?

Media di redazione: 5,72 – Gli ingaggi di gennaio sembrano aver “sistemato” abbastanza adeguatamente un organico che era rimasto incompleto ad agosto. Bene alcune cessioni in funzione del bilancio, ma in alcuni ruolo rimangono delle perplessità relative alla qualità e alla personalità dei singoli.

A. ORLANDIN – voto 5,5 
Aspetti positivi: Paghera è l’elemento di ordine e personalità che mancava a una centrocampo assortito male e se Haoudi si rimette in forma può garantire invenzioni che Zammarini e Awua – per forza di cose – non hanno nel repertorio. In attacco Molina può dare una mano portando l’energia che spesso è mancata in alcuni frangenti. Bene le operazioni in uscita per tentare di alleggerire il monte-ingaggi e preparare (si spera) un’estate con maggior margine di manovra.

Punti deboli: Quella di Parigini sembra la classica aggiunta last-minute in assenza di alternative migliori. Un piano B decoroso in caso succeda qualcosa a Spini, mettiamola così. Sugli esterni c’è da augurarsi che non succeda nulla a Calapai e Mignanelli e anche dietro si rischia di continuare a ballare come successo finora senza un vero pilastro difensivo. In origine doveva essere Bachini, ma se è stato ceduto significa che di garanzie sulla sua salute non ce n’erano proprio.

L. BISCUOLA – voto 6 meno
Aspetti positivi: È stato alleggerito il monte ingaggi facendo uscire giocatori fuori dal progetto e con Spini e Parigini sono state colmate le lacune sugli esterni offensivi.

Punti deboli: Non aver preso un leader difensivo e un attaccante con qualche garanzia in più di gol nei piedi.

R. CONDARCURI – voto 6
Aspetti positivi: Con il materiale (economico) a disposizione si è fatto il possibile. Paghera può essere il vero colpo, per impatto tecnico e soprattutto caratteriale. È stata colmata la carenza dell’ala destra di piede mancino con Spini; Molina è un lottatore che può tornare utile anche se non è uno da doppia cifra; Haoudi una volta a posto fisicamente dimostrerà di avere qualcosa in più. Coerente l’idea di razionalizzare i conti con le uscite di Buchel e Alfonso. Che ci fossero o meno offerte è stato comunque importante aver tenuto Rao, che può rappresentare la pietra angolare del prossimo budget estivo.

Punti deboli: Parigini pare più un Edera-bis piuttosto che un rinforzo (specie con un contratto fino al 2026), anche se numericamente sopperisce all’incognita dei recuperi di Bidaoui e Camelio. La cessione di Bachini deve essere per forza dettata da mancanza di garanzie fisiche, altrimenti non si giustifica, ma in ogni caso sottolinea ancor di più la mancanza di un leader difensivo. Anche in mezzo forse si poteva provare a fare qualcosa in più sacrificando qualcuno, perché a oggi le mezzali sono tante, ma manca quella in grado di fare la differenza con una singola giocata.

E. BARONI – voto 6
Aspetti positivi: Giocatori come Paghera, Spini e Haoudi alzano il livello della squadra. Molina può essere un buon rincalzo. Le finanze sono state alleggerite continuando il lavoro in uscita iniziato in estate. Solo il tempo dirà se l’addio di Bachini è stato un bene, tra valore tecnico e risparmio sull’ingaggio.

Punti deboli: Sembra mancare un difensore di sicuro affidamento. L’aggiunta di Parigini lascia perplessi. Cosa può portare a una reparto che ha già Rao, Spini, D’Orazio e Bidaoui? Radrezza alla fine è rimasto anche se ai margini da mesi: sarà interessante vedere come potrebbe valorizzarlo Baldini, anche se Paghera ha già messo in chiaro il suo peso specifico in campo. Baldini potrebbe riuscire nell’opera di valorizzare una rosa che sulla carta vale di più dell’attuale classifica, ma avrebbe forse avuto più senso cambiare prima.

F. MATTIOLI – voto 5
Aspetti positivi: Pochi. Sicuramente aver tolto dal bilancio alcuni contratti di giocatori che non avevano nulla da dare. L’innesto di Paghera sembra azzeccato.

Punti deboli: Un’altra sessione di mercato senza il budget necessario per prendere almeno un altro centrocampista di qualità e una punta titolare da affiancare a Antenucci visti i tanti problemi di Karlsson.

A. MAINI – voto 5,5
Aspetti positivi: La rosa ora lascia molte più alternative all’allenatore, soprattutto davanti e in mezzo al campo.

Punti deboli: In termini di qualità, nonostante il maggior numero di scelte, sembra che non sia cambiato troppo, in particolare nel reparto avanzato.

P. MATARAZZO – voto 5,5
Aspetti positivi: Gli addii di Alfonso, Buchel e altri giocatori che non avevano più un ruolo in questa SPAL aiuteranno la società a tornare su una traiettoria più stabile.
Gli arrivi di Paghera, Spini, forse Haoudi (in caso di recupero della condizione) e di Molina punta come alternativa a Karlsson dovrebbero dare a Baldini la profondità di organico totalmente mancata a Dossena.

Punti deboli: Pesano il mancato arrivo di un altro difensore d’esperienza e di un attaccante con numeri importanti in zona gol (difficile però da trovare nel mercato di gennaio e nelle condizioni della SPAL). Alternative reali a Calapai e soprattutto Mignanelli non ce ne sono. La gestione di Radrezza e Saiani non sono state irreprensibili. Con Parigini si corre il rischio di avere un nuovo Bidaoui.

G.R. LUPI – voto 5
Aspetti positivi: Essersi liberati di alcuni contratti pesanti può rappresentare una base per la prossima stagione, ammesso ovviamente di riuscire a salvare questa. Paghera è un giocatore che può dare un buon contributo in un reparto che finora ha fatto acqua.

Punti deboli: Tolto Paghera, gli altri acquisti rappresentano delle incognite. Ma più in generale l’errore vero è stato esonerare Dossena a mercato sostanzialmente chiuso, togliendo così a Baldini la possibilità di dare un minimo di forma alle sue idee.

T. VISSOLI – voto 6,5
Aspetti positivi: Sono arrivati i due esterni destri in grado di stare nel 433 senza giocatori adattati; due centrocampisti di qualità (da una categoria superiore) che possono aiutare nella gestione del possesso e un attaccante che ha già dimostrato di essere pronto a fare battaglia quando sarà chiamato in causa. Nota di merito anche per quanto concerne le uscite visto che ci si è liberati di contratti onerosi come quelli di Alfonso e Buchel (con 6 mesi di ritardo). Si è risolta la grana Saiani senza farlo andare in scadenza e si è ceduto Bachini, un giocatore che, nonostante le aspettative, non è mai stato realmente utile alla causa per problemi fisici.

Punti deboli: Visto il grave infortunio di Sottini, l’addio di Bachini, le prestazioni sicuramente rivedibili di Nador in una difesa a quattro e qualche acciacco di troppo che continua a tormentare Arena (7 partite saltate in campionato), l’ingresso di un centrale di categoria poteva essere fatto così, come quello di un esterno mancino duttile in grado di farti passare a gara in corsa ad un 442 e soprattutto in grado di far rifiatare Rao, spremuto molto finora.

R. FATTORINI – voto 6
Aspetti positivi: L’arrivo di rinforzi necessari nei reparti in cui più ce n’era bisogno, ossia centrocampo e attacco.

Punti deboli: Il mancato arrivo di un centrale difensivo, specie dopo la partenza di Bachini.

L. ARMARI – voto 5
Aspetti positivi: L’aver ceduto due contratti ormai senza una vera utilità come Buchel e Alfonso e aver completato la rosa in alcuni reparti in cui mancavano alternative.

Punti deboli: Non aver preso giocatori di qualità e personalità che possano prendersi la squadra sulle spalle, ma aver puntato solo sulla quantità. In attacco non ci sono alternative credibili ad Antenucci, in difesa manca ancora un elemento che possano dare sicurezza all’intero reparto (per capirci un Cottafava).

F. BESIO – voto 5
Aspetti positivi: I ruoli rimasti scoperti ad agosto sono stati sistemati con giocatori che sembrano funzionali.

Punti deboli: Impostare un mercato per un allenatore per poi esonerarlo a due giorni dalla chiusura è indice di grande indecisione, se non proprio di confusione.

L. TESTONI – voto 7
Aspetti positivi: Alcune cessioni, anche di carattere minore, possono contribuire a dare un’ulteriore sistemata alla marea di contratti pesanti firmati in vari momenti dei tre anni scorsi. Un dettaglio non trascurabile in chiave futura.

Punti deboli: Se si esclude Paghera i nuovi arrivi hanno sempre avuto un utilizzo abbastanza limitato, quindi rappresentano un po’ delle scommesse.

F. TADDIA – voto 7
Aspetti positivi: Sì è andati a prendere due esterni destri, fondamentali per coprire il buco lasciato dal mercato estivo. Con i soldi che ci sono non si poteva chiedere di più. Inoltre l’innesto di Molina sicuramente può tornare utile in vista della volata finale.

Punti deboli: È rimasto chi ha avuto a lungo dei mal di pancia (Radrezza). Magari il cambio allenatore può rivitalizzarlo, ma è un rischio. Un difensore di esperienza avrebbe fatto comodo dopo la partenza di Bachini.
P. AGUIARI – voto 5
Aspetti positivi: In un modo o nell’altro si è cercato di sopperire a tutti i buchi della rosa rimasti fin da agosto e mai compensati con le sciagurate operazioni El Kaddouri e Bidaoui.

Punti deboli: Manca probabilmente un difensore centrale per sostituire Bachini in partenza e Sottini ancora out per infortunio.
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