foto Filippo Rubin
Leaderboard Derby 2019

Il debutto c’è già stato, ma Fabrizio Paghera (1991) e Christian Spini (2001) non avevano ancora avuto l’occasione di presentarsi formalmente. L’occasione è capitata nella settimana in cui la SPAL ha cambiato guida tecnica e con una gara difficilissima ormai alle porte contro la Virtus Entella.

Il direttore sportivo Casella (che poi ha parlato di molto altro) ha introdotto così il nuovo centrocampista Paghera: “Abbiamo già dato tutti il benvenuto a Fabrizio la settimana scorsa e ha già debuttato nella partita contro il Milan Futuro. È un giocatore che è in un momento della carriera in cui non deve dimostrare altro se non quello che ha già fatto nella partita con il Milan Futuro. È un giocatore che abbiamo cercato per caratteristiche e per personalità, perché crediamo di aver fondato un gruppo su cui ripartire in questo momento non positivo. Bisogna sempre avere un occhio sul presente e uno sul domani. Fabrizio fa parte di questo percorso ed è stato inserito e voluto con questo tipo di obiettivo“.

Successivamente Paghera ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in sala.

SCELTA – “Arrivo dopo aver giocato nel Brescia e per me è stata una sfida incredibile quella che ho appena concluso. Cercavo una sfida altrettanto stimolante, altrimenti sarei rimasto a Brescia. Quando mi ha chiamato la SPAL, nonostante sia in un momento difficile, ho cercato di guardare oltre e mi sono detto che questo era il momento di cambiare. Penso che qui ci sia la passione, ci sia un club e delle strutture su cui poter costruire qualcosa e dove mi sento vivo. È stato cosi già domenica, in questo stadio fantastico, in un ambiente d’alto livello nonostante il momento. Mancano tredici partite e io adesso vorrei parlare poco e darmi da fare in campo perché non c’è tempo. Dobbiamo tirarci fuori da questa situazione insieme per poi provare a costruire qualcosa di bello; questo è l’obiettivo e il motivo per cui sono venuto”.

REFERENZE – “Ho giocato con Dickmann e Moncini al Brescia e mi hanno parlato benissimo di Ferrara. Conosco El Kaddouri, Bidaoui e, ovviamente, il capitano Antenucci con cui ho giocato contro molte volte. Ferrara non ha bisogno di presentazioni, venivo da avversario in B ed è sempre stato un grande ambiente. Ora ci sono poche chiacchiere da fare, sta a noi, con il lavoro, tirarci fuori. Abbiamo le qualità per farlo anche se non sarà facile perché se siamo là sotto dopo venticinque partite c’è un motivo. Il campo parla. I punti che abbiamo sono quelli che meritiamo. Adesso dobbiamo fare qualcosa tutti insieme per tirarci fuori”.

POST MILAN FUTURO – “Ho già giocato in serie C con la Ternana ed è un campionato in cui se non corri, se non pareggi il livello di agonismo, fai fatica con tutti perché prima bisogna pareggiare quello per poi riuscire a far uscire le qualità. È stato così con il Milan Futuro. Credo che la partita sia stata ben giocata anche se i punti sono rimasti sempre quelli. La prossima partita sarà complicata però stimolante, giocheremo contro i primi in classifica e dobbiamo farci trovare pronti.”.

CONSIGLI – “Innanzitutto bisogna parlare poco e fare tanti fatti. Bisogna lavorare fermamente ogni giorno, solo così ci si tira fuori da queste situazioni, tutto il resto sono chiacchiere. Dobbiamo compattarci e ritrovarci e partire da qui per ricostruire la cavalcata che spero ci tiri fuori dalla zona play-out e che faccia uscire una nuova mentalità che ci porterà a fare grandi campionati. Senza una grande mentalità i campionati non si vincono”.

BALDINI – “Ho avuto modo di parlare con lui come tutti i miei compagni. Ho ringraziato Dossena per tutto, perché è stato lui che mi ha voluto, anche se per solo tre giorni è stato molto disponibile con me. Il mister si è presentato con una grande voglia di aiutarci a tirarci fuori da questa situazione, mi sembra che voglia incidere sul campo e speriamo, già in questi giorni, di iniziare a costruire qualcosa di solido”.

ESEMPIO – “In spogliatoio voglio sempre dare l’esempio con i fatti, non con le parole. Se c’è bisogno della parola la dico. Voglio essere un riferimento non solo nel calcio ma anche nella vita, cerco sempre di dare dei buoni comportamenti e credo anche che questi ragazzi abbiano voglia di tirarsi fuori da questa situazione, me l’hanno trasmessa. Siamo qui tutti insieme per farcela”.

foto Filippo Rubin

In seguito è stato intervistato il nuovo attaccante biancazzurro Christian Spini. Questa l’introduzione del direttore Casella: “Christian è un ragazzo che avevamo già cercato la scorsa estate. Ha le caratteristiche che avevamo individuato per il tipo di ruolo sull’esterno nel 433. Non siamo riusciti a prenderlo la scorsa estate per via del forte inserimento del Trapani. Fortunatamente le nostre strade si sono incrociate di nuovo nel mercato di gennaio quando c’è stata la possibilità di una sua partenza. È stata determinante la sua volontà di aspettarci affinché trovassimo un accordo con la sua società di appartenenza”.

Quindi è arrivato il momento del giovane attaccante: “Innanzitutto ci tenevo a ringraziare la società, il presidente e il direttore per essere qui. Sono riuscito ad integrarmi subito, è un gruppo tranquillo e con bravissimi giocatori. I miei obiettivi principali sono fare bene per il gruppo, per tirarci fuori da questa situazione che non meritiamo da un certo punto di vista, e personalmente per fare bene perché è sempre una soddisfazione“.

Ho sempre messo al primo posto la SPAL per il tipo di piazza e ambiente che è. È una società seria, dove si lavora bene. È stata una scelta facile. Credo che i miei punti di forza siano il dribbling, il creare superiorità e la capacità di sviluppare il contropiede. Devo sicuramente migliorare sull’aspetto della finalizzazione, riuscire a fare sempre più gol, assist, entrare nel vivo delle azioni, essere più vivace. Il non riuscire a fare gol è ciò che mi è mancato in questa prima fase di carriera. Le occasioni sono importanti da avere, ma vanno anche concretizzate“.

Per quanto riguarda Trapani e il rapporto con Capuano posso dire che è un allenatore con il suo carattere, non so le dinamiche e che cosa sia successo anche perché siamo andati via entrambi. Baldini ha già parlato in generale alla squadra, ha idee chiare. È appena arrivato; servirà un po’ di tempo anche se abbiamo già una partita domenica, quindi dobbiamo mettere in pratica le sue indicazioni già da subito“.

Lascia un commento


Hangar leaderboard