La partita casalinga contro il Rimini sarà fondamentale per la SPAL per tornare a fare punti dopo le tre sconfitte rimediate nell’ultimo mese. La classifica è preoccupante e quello coi romagnoli sarà il primo di due appuntamenti consecutivi al Paolo Mazza. Tuttavia non sarà un esordio semplice per mister Francesco Baldini: il tecnico non solo deve fare i conti con un avversario in salute, ma anche con tantissime assenze per infortuni e squalifiche. Se ne è parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia.
DISPONIBILI / INDISPONIBILI – Sono squalificati Molina (3 giornate), Awua e D’Orazio, mentre nella lista degli infortunati oltre ai lungodegenti Sottini e Bidaoui ci sono anche Paghera ed El Kaddouri. Arena, rimasto fuori a Chiavari, è in forte dubbio per un problema a un ginocchio. Baldini però non vuole che le assenze diventino un tema rilevante: “Non ho tempo di pensare a chi non ho, non cerco alibi. Mi dispiace per chi non c’è, ma io devo pensare a quelli che ho a disposizione e cercare di mandare in campo una squadra organizzata e che faccia un inizio di partita più tosto rispetto alla settimana scorsa. Fiordaliso è a completa disposizione, sta bene. Abbiamo qualche problemino con Arena, perché ha un fastidio al ginocchio. Haoudi nel periodo della squalifica ha lavorato in maniera molto intensa e così farà anche Molina, perché con me gli squalificati fanno questo tipo di lavoro. Karlsson lo vedo in crescita. Lui stesso mi ha detto che si sente le gambe come non se le sentiva da tempo. I carichi di lavoro in questi primi dodici giorni sono stati importanti e mi ha detto che ne ha tratto giovamento. Sicuramente non mi basta quello che ho visto con l’Entella, ma questo vale anche per gli altri giocatori”.
PREPARAZIONE – “La settimana è andata molto bene perché è un piacere allenare questi ragazzi. Anche da quello che mi hanno detto altri che erano qui prima, durante la settimana questi giocatori sbagliano poco o nulla, hanno una voglia incredibile di lavorare e fanno tutto quello che gli viene proposto. La cosa complicata è poi portare queste cose sul campo, come si è visto nei primi dieci minuti contro l’Entella. Siamo andati molto sull’aspetto caratteriale, che in questo momento diventa fondamentale. Partendo da quello che è stato il secondo tempo di domenica scorsa abbiamo analizzato quello che c’era da analizzare e stiamo cercando di curare tutti gli aspetti possibili. È stata una buona settimana di lavoro”.
FORMAZIONE – “Le scelte saranno condizionate anche dalle considerazioni che ho fatto durante la settimana. Se avrò la sensazione che qualcuno abbia bisogno di rifiatare allora succederà. Non c’è il tempo per fare esperimenti, ma va considerato che se c’è qualcuno in difficoltà una giornata di riposo può fare solo bene. Se potessi pagare di tasca mia per una vittoria lo farei, perché ad alcuni giocatori manca questo tipo di fiducia ora, ma non posso e sta ai ragazzi meritarla sul campo”.
BASTONE O CAROTA – “Penso che questa sia una squadra che ha bisogno di andare forte e di essere spronata. Ci sono giocatori che hanno bisogno del fiato sul collo e quelli che hanno bisogno di stare un po’ più tranquilli. Se vado ad analizzare gli errori contro l’Entella o anche nelle partite precedenti, si vede che ci sono giocatori un po’ più in crisi mentalmente rispetto ad altri. Il mio comportamento varia in base al singolo giocatore, analizzo chi ha bisogno del bastone e chi ha bisogno della carota. Sicuramente quando si lavora non voglio storie. Esempio: se chiedo una scalata in fase difensiva va fatta bene. In queste cose uso sempre il bastone. Ma ripeto, durante la settimana questa squadra ti dà poche ragioni di essere arrabbiato, perché lavorano veramente tutti bene”.
PRIMA AL MAZZA – “È uno stadio importante e sono sicuro che sedermi su quella panchina domani sarà emozionante. Già solo le fotografie mi trasmettono emozione, è uno stadio che trasmette fascino. Detto questo io e i giocatori dovremo avere il massimo dell’attenzione soprattutto nell’approccio iniziale alla partita senza farci condizionare da altro”.
RIMINI – “Vengono da un bel periodo, sono forse nella loro migliore condizione psico-fisica e sono anche andati in finale di Coppa Italia facendo una partita importantissima contro il Trapani, aggredendoli in ogni zona del campo. È anche una squadra brava a ritirarsi e partire in contropiede, ma anche loro hanno qualche difetto e proveremo a sfruttarlo a nostro favore, ma sarà fondamentale tenere alta la concentrazione sin da subito”.
CALENDARIO – “È chiara l’importanza di queste due partite in casa, ma dobbiamo vivere partita dopo partita, anche perché non è detto che non si possa vincere contro squadre toste come Pescara o Torres. A me ora interessa la crescita del gruppo e domani voglio vedere lo stesso atteggiamento del secondo tempo contro l’Entella, perché è un atteggiamento che porta il pubblico dalla tua parte e ti porta a creare occasioni da gol. Poi se un giocatore del Rimini tira da centrocampo e la mette all’incrocio gli vanno fatti i complimenti. Voglio vedere pressione alta e una riconquista veloce della palla, poi è ovvio che qualcosa si concede sempre, ma stiamo lavorando per migliorare la compattezza della squadra. La compattezza non te la dà il modulo, ma l’atteggiamento. L’atteggiamento non è stare in dieci dentro la nostra area, ma deve essere la riconquista della palla in zona alta per tenere gli avversari fuori dalla nostra trequarti”.
NADOR – “Nador è un giocatore forte che grazie a un’ottima intuizione è stato spostato in difesa. Tuttavia per diventare un difensore forte bisogna fare allenamenti e lavori specifici, ed è quello che stiamo facendo con lui. La differenza tra un difensore forte e uno modesto sono i dettagli, un metro di differenza nella marcatura può essere decisivo per prendere o non prendere un gol. In questi primi giorni lo stiamo allenando per essere un difensore, anche perché a me i centrocampisti piacciono con altre caratteristiche”.
MOLINA – “Quello per cui ha ricevuto la squalifica per me non è stato un gesto volontario, infatti è stato fatto ricorso. Il giocatore colpito si tocca già la faccia quando Molina va a colpire di testa e non nel presunto colpo quando ricade. So che questo farà sgranare gli occhi a qualcuno, ma per atteggiamento io vorrei venti Molina. Ero come lui quando giocavo. Parlo di doti caratteriali. Certo, bisogna avere quell’aggressività ma senza farsi buttare fuori. Domenica mi sono arrabbiato con lui non per l’espulsione, ma perché non ha fatto il Molina. Avevo messo lui e Karlsson per dare battaglia sin da subito contro i difensori dell’Entella per poi mettere giocatori freschi e veloci nel secondo tempo. Secondo me il piano era quello giusto e si è visto con la ripresa. Se i giocatori avessero avuto l’aggressività di Molina sin dall’inizio avremmo potuto portarla a casa, ma non è stato così. Non mi è piaciuto l’atteggiamento generale della squadra nei primi minuti, per questo domenica vorrei vedere qualcosa di diverso”.
IPOTESI DI FORMAZIONE (433): Galeotti; Calapai, Bruscagin (Fiordaliso), Bassoli, Mignanelli; Zammarini, Radrezza, Haoudi; Spini, Rao, Antenucci (Karlsson).