Leaderboard Derby 2019

Ennesima partita da vincere per svoltare e non sprofondare, ennesima figuraccia della SPAL. I biancazzurri perdono 0-3 in casa col Rimini: la situazione è sempre più pericolosa e la settimana prossima arriva un’altra sfida cruciale in casa contro il Campobasso.

VOTO DI SQUADRA 4,5 – L’approccio sembrerebbe anche inizialmente giusto, al netto della traversa immediata di Gagliano. Ci sono un paio di occasioni create, tra cui il rigore in movimento di Antenucci, ma alla fine a passare è il Rimini sull’ennesima dormita difensiva, identica a tante altre. Il secondo tempo affossa la SPAL che ne prende altri due, crea poco o nulla e rimane con la testa bassa sotto ogni punto di vista. L’attacco è inconsistente, il centrocampo disfunzionale e la difesa continua ad essere un colabrodo: a oggi non si vede via d’uscita a questa crisi senza fine.

GALEOTTI 5,5 – Il Rimini lo chiama subito all’intervento al quinto minuto con il colpo di testa di Gagliano che lui ha i riflessi giusti per allungare sulla traversa. Non può nulla invece sul secondo colpo di testa dell’attaccante ospite, indirizzato sul secondo palo all’angolino. Poche responsabilità anche in occasione del tris di Longobardi che nasce da un errore di Nador ma poi è una prodezza del singolo. Sul raddoppio Bassoli non marca Parigi, lui in uscita forse non copre del tutto la porta, ma chiaramente ha un peso relativo.

FIORDALISO 5,5 – Al rientro assoluto in campo dopo la rottura del legamento crociato in estate. Mette diversi palloni per Antenucci, tra cui il cross basso in avvio all’altezza del dischetto. Bassoli se la prende con lui sullo 0-2, ma francamente non poteva fare molto di più visto che si ritrovava a fronteggiare la discesa di due avversari (dal 13′ s.t. CALAPAI 5 – Non aggiunge nulla alla prova del compagno e per di più non dà una gran mano nell’azione dello 0-3, anche se ovviamente le colpe sono in larga parte di un Nador troppo arrendevole).

NADOR 4,5 – Gagliano gli sbuca davanti creando il primo brivido in avvio di gara. Non solido anche alla luce delle difficoltà del compagno di reparto, aggiunge alcune leggerezze e giocate di sufficienza come al solito. Perde il pallone che porta al gol di Longobardi.

BASSOLI 4 – Due gol su tre sul groppone. Fin dall’inizio è in difficoltà perché il Rimini gioca e scambia a un ritmo più alto del suo e infatti capitola arrivando in ritardo su Gagliano che può girare in porta di testa il gol del vantaggio ospite. Pienamente colpevole anche sul raddoppio, quando Parigi lo anticipa a centro area e infila Galeotti.

MIGNANELLI 5 – Soffre il dinamismo di Malagrida e in generale è abbastanza sotto pressione perché dal suo lato il Rimini spinge forte e con continuità. Sotto tono in entrambe le fasi, si accende improvvisamente con un sinistro violentissimo di prima respinto da Colombi, ma nient’altro. Nervoso, prende un giallo per un calcione gratuito e rischia il secondo con un tackle azzardato.

ZAMMARINI 4,5 – In fase di pressing si alza molto per andare sui centrali del Rimini. Avrebbe il ruolo di fare tanto lavoro sporco e coprire più zone del campo, ma oltre a trovarsi sempre fuori posizione, non è mai lucido palla al piede e infatti spreca anche palloni potenzialmente interessanti (dal 13′ s.t. KARLSSON 4,5 – Prova a rendersi utile venendo incontro per fare sponde, con una percentuale molto bassa di riuscita. Cerca un colpo di testa da uno degli innumerevoli corner, senza trovare la porta. Sbaglia tantissimo).

RADREZZA 5,5 – Torna titolare per la prima volta da dicembre e si piazza al centro per recuperare e ripulire palloni. Un paio di recuperi sono degni di nota, la gestione del pallone nella norma, senza acuti ma nemmeno sbavature grossolane. Rivedibile invece sui calci da fermo, tra schemi sfruttati male o cross imprendibili. Perde la bussola dopo il terzo gol.

HAOUDI 5 – Rientra dalla squalifica e parte con una bella verticalizzazione per Parigini e una conclusione debole da sponda di Antenucci. Con la palla tra i piedi sembra poter davvero fare qualcosa, il problema è che non sempre lo mette in pratica e anzi commette errori banali in aperture semplici. Sparisce nel secondo tempo.

SPINI 5,5 – Parte molto basso per schermare Longobardi che è il quinto di sinistra. Passano da lui la maggior parte dei palloni del primo tempo, che prova a gestire variando le soluzioni. Mette una palla velenosa su cui non arriva Parigini al quarto d’ora e ci prova con un sinistro da fuori alla mezz’ora. Manca però di quella concretezza necessaria in più (dal 1′ s.t. RAO 5 – Baldini si gioca ancora la carta della sua velocità all’intervallo. Si vede raramente dove succedono le cose interessanti e non riesce a rendersi pericoloso come ci si aspetterebbe da lui, sbagliando malamente un tiro dalla destra e un cross dall’altro lato nel finale).

PARIGINI 6 – Imbeccato da Haoudi in avvio, lamenta una spinta e non riesce a sfruttare un buon pallone. Non arriva per centimetri sul bel cross verso la porta di Spini nel primo tempo. Due o tre accelerazioni e giocate efficaci e poco dopo lo 0-2 Colombi gli nega il gol con un bell’intervento. Perde però lucidità alla distanza e deve uscire zoppicante (dal 28′ s.t. NTENDA 5,5 – Dentro per spostare più avanti Mignanelli, si limita a presidiare la sua porzione di campo senza commettere errori così evidenti).

ANTENUCCI 6 – Ha la prima palla gol sul cross basso di Fiordaliso, ma da ottima posizione non riesce a dare la giusta dose di forza e precisione facendosi respingere il tiro da Colombi. Pochi minuti dopo scarica bene per Haoudi facendo un bel lavoro da riferimento centrale. Un po’ abbandonato là davanti, ci mette comunque tutto ciò che ha per cercare di combinare qualcosa, e gli viene riconosciuto anche dallo stadio pur in una situazione surreale.

 

BALDINI 5 – Ne cambia sei rispetto alla partita contro la Virtus Entella, un po’ per scelta e un po’ per gli indisponibili tra squalifiche e infortuni. Parigini e Spini qualcosa cercano di combinarlo, ma il gioco offensivo rimane sterile al di là del tiro di Antenucci. I cambi a conti fatti peggiorano la situazione invece che migliorarla. La difesa continua ad essere un punto dolente. Insiste nel dire che deve e vuole lavorare principalmente sul lato mentale, ma oltre a non vedersi gli effetti, la SPAL prende gol alla prima occasione o quasi, e di questo passo le partite sono perse in partenza. Deve assolutamente trovare il modo di dare la scossa e sbloccare mentalmente questa squadra per evitare i playout.



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