foto Filippo Rubin
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La stagione di serie C 2024/2025 terminerà fra dieci partite e questo non può che essere un campanello d’allarme per una SPAL che al momento è distante 7 punti da una posizione di classifica che varrebbe la salvezza. Si apre un ciclo di scontri piuttosto complicati e si inizierà dal Pescara, al momento quinto in classifica e in piena zona playoff. Come di consueto mister Francesco Baldini ha presentato la trasferta abruzzese ai microfoni della sala stampa del centro sportivo “G.B. Fabbri”.

DISPONIBILI/INDISPONIBILI – El Kaddouri non viaggerà con la squadra per Pescara, così come Bidaoui e Sottini. Si può considerare Paghera: “Paghera – ha spiegato Baldini – ha fatto il primo allenamento oggi con la squadra, ma nonostante tutto lo porterò con noi perché voglio che stia con il gruppo. Ha fatto un buon allenamento e se dovesse servire una mano posso contare su di lui, quindi per me è recuperato. Sono rimasti fuori solo El Kaddouri e Bidaoui, il resto della squadra è a disposizione”.

LAVORO – “Abbiamo fatto un patto, ma i dettagli li tengo per me. Noi, la società e la squadra lo abbiamo stretto per queste ultime dieci finali. La richiesta è abbastanza chiara: concentrazione e determinazione massima. Non c’è più tempo per distrarsi: devono concentrarsi al 100%. Sia chiaro: finora i giocatori non si sono mai allenati male, ma da ora in poi non si può più sbagliare. I ragazzi mi hanno dato completa disponibilità: questa settimana hanno lavorato per l’ennesima volta in maniera impeccabile, poi sarà il campo a dirci se questo sarà vero. A livello caratteriale, però, non posso che ritenermi soddisfatto”.

“La squadra ci crede? Ci sono dei giocatori che sotto questo punto di vista sono devastanti. Questa voglia che ho me la fanno venire loro. Logico che ci siano alcuni che ne hanno di più e chi ne ha meno, ma questo è un gruppo che vuole veramente uscire da questa situazione. Se devo fare dei nomi  di elementi che mentalmente sono più leggeri, questi sono Parigini e Paghera, che sono carichissimi nonostante siano arrivati da poco. Nella mia rosa ho tanti giocatori che sono concentrati al massimo per risollevare la SPAL. È inutile che io citi Antenucci perché lo conoscete più di me. C’è volontà comune di voler uscire da questa situazione”.  

PESCARA – “Il loro mister è un mio caro amico. Silvio è un punto di riferimento per noi allenatori che veniamo da Massa. Sarà la prima volta che lo affronterò sul campo: ci siamo andati vicini quando ero al Catania e lui era al Palermo. È assolutamente un maestro sotto il punto di vista calcistico e ha anche dei valori importanti che condivido dal punto di vista umano. Il Pescara lo conosciamo bene, lavorano bene sulle catene di sinistra e di destra. Non ho nessun dubbio che la SPAL possa fare il risultato a Pescara, ma dobbiamo limare qualche errore di concentrazione. Lo so che può suonare assurdo dire che questa squadra può vincere contro chiunque, ma dopo la prestazione contro il Campobasso non ho paura a dirlo. Su ogni campo ci si può giocare qualcosa di importante”. 

MODULO – “In questo momento noi dobbiamo prendere degli accorgimenti contro il Pescara, quindi non dirò con che modulo giocherò domani. Di certo abbiamo preso delle contromisure per contrastare la loro forza sulle fasce e andremo a cercare di contrapporci a ogni loro giocata”. 

SITUAZIONE – “Nonostante abbia un po’ di esperienza, ho sempre avuto meno difficoltà nel trovare i risultati quando sono subentrato. Vi assicuro che non sono mai stato carico come lo sono ora. Nel mio recente passato non sono stato bene in alcune circostanze, ma ora sto alla grande. Sto cercando di trasmettere tutto ciò che ho dentro alla squadra, soprattutto in campo, cercando di correggere ogni singolo dettaglio, anche perché quest’ultimo ci fa spesso perdere la partita. Stiamo curando qualsiasi tipo di particolare cercando di caricare mentalmente questi ragazzi, facendogli sentire la massima fiducia e la massima stima. Gli errori li fanno tutti: personalmente penso che chi non ha coraggio di fare qualcosa non può nemmeno sbagliare e, conseguentemente, imparare. In campo devono fare qualcosa di importante, però quando un compagno fa un errore io devo cercare di rimediare”.

CALCI PIAZZATI – “Anche oggi ci abbiamo lavorato. Un giocatore molto pericoloso su queste situazioni è Brosco, che ho avuto a Vicenza nella linea a tre con Bruscagin e De Maio. Abbiamo studiato ogni situazione, soprattutto perché le palle inattive sono un punto forte del Pescara”.

SOCIETÀ – “Non mi sento abbandonato dalla società. Ci sono state delle volte in cui mi sono sentito abbandonato seppure i proprietari fossero molto più presenti di questi. Non è una questione di distanza: io sento la volontà di uscire da questa situazione da parte di tutti, con la consapevolezza di una SPAL che non merita questa realtà. Al netto delle prestazioni fatte, credo anche che nemmeno questi ragazzi meritino di vivere questa cosa. Se penso ancora alla sconfitta di sabato mi fa ancora molto male. Vi assicuro che l’impegno sarà totale per uscire da questo periodo complicato”. 

PARIGINI – “La sua casa è la fascia e quando gioca lì è un giocatore di un’altra categoria. È arrivato qui con la voglia, la mentalità e la cattiveria giuste. Nonostante non sia al 100% fisicamente dalla fascia può mettere dei palloni, può tirare e fare la differenza. Rimango dell’idea che comunque possa giocare in coppia con Antenucci, ma con i rientri di Molina e la disponibilità di Karlsson credo che sia meglio lasciargli la possibilità di partire dall’esterno”. 

FASCIA DESTRA – “Iniziamo da Spini, che dopo l’ultima partita è finito un po’ nell’occhio del ciclone. Quando un giocatore si trova per quattro volte a tirare in porta non credo sia male. Peraltro al suo colpo di testa è stato sfortunato perché l’avversario l’ha salvata sulla riga di porta. È un buon segno: il ragazzo questa settimana ha insistito nel tirare in porta e ad allenarsi per fare meglio. Rao lo posso sfruttare a partita in corso. D’Orazio mi dà più soluzioni, perché può fare il ruolo di mezzala così come può fare il quinto di centrocampo. È capace di fare anche l’esterno d’attacco destro, ma la sua parte preferita è la fascia sinistra”.

HAOUDI – “Voglio che sia più partecipe in tutte le situazioni. Nel patto c’è anche questo: voglio un gruppo che dia il 100% in ogni situazione. Per me è uno dei pochi che ha quelle caratteristiche: tecnicamente non si può discutere. È chiaro che sia lui che tutto il gruppo devono dare tutto ciò che hanno in questi 60 giorni”. 

 

IPOTESI DI FORMAZIONE (343): Galeotti; Bruscagin, Arena, Bassoli; Fiordaliso (Calapai), Radrezza, Haoudi (Awua), Mignanelli; Spini, Parigini, Antenucci (Karlsson).



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