foto ufficio stampa Pescara Calcio
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La giornata 29 di campionato porta la SPAL a fare visita all’Adriatico di Pescara per tentare di tornare a muovere una classifica bloccata da cinque giornate. Gli uomini di mister Silvio Baldini sono partiti molto forte, salvo poi trovare difficoltà nei mesi invernali di dicembre e gennaio che ne hanno ridimensionato l’obiettivo della promozione diretta. Per capire cosa aspettarci dall’avversario, abbiamo fatto la consueta chiacchierata con il collega Vincenzo Cilli di Teleabruzzi.

Dopo una prima parte di campionato vissuta da protagonista, il Pescara è incorso in due mesi di grande difficoltà, inanellando una serie di otto partite senza riuscire a vincere. Come si spiega questo calo di rendimento?
“Il calo si spiega attraverso una concatenazione di cause. Prima di tutto il Pescara ha avuto un calo di rendimento fisico soprattutto a centrocampo, dove l’infortunio di un giocatore importante come Lonardi (rottura del legamento crociato, ndr) si è rivelato più grave del previsto. Valzania e Dagasso che sono gli altri due tasselli del centrocampo titolare di mister Baldini hanno infatti avuto poco margine per rifiatare e alla lunga ne hanno risentito. Altro fattore è stato anche il calo mentale, perché quando inizi a perdere chiaramente l’autostima anche la convinzione cade a pezzi. A maggior ragione se a questa situazione si aggiungono le sirene di calciomercato che hanno creato allarmismo all’interno del gruppo, soprattutto per quanto concerne i ragazzi più giovani. Poi, la squadra in alcune situazioni è stata anche sfortunata come con il Campobasso e con il Rimini e tutto questo ha amplificato le difficoltà…”.

Nelle ultime tre gare disputate Silvio Baldini è riuscito a tornare al successo in ben due occasioni, rilanciando quantomeno le ambizioni playoff della squadra. Che tipo di gara possiamo aspettarci in vista di sabato? Si aspetta un Pescara ancora ferito e magari condizionato dalle difficoltà recenti?
“Quella di sabato sarà una partita difficilissima perché il Pescara necessita di tornare a vincere e fare risultati anche davanti al proprio pubblico, aspetto che – come testimonia la classifica tra gare casalinghe e gare in trasferta – è mancato. Parlo di partita difficile perché questa squadra ha sempre fatto la prestazione con le prime della classifica, ma non si può dire lo stesso con le squadre in difficoltà. Baldini farà estrema attenzione perché sa che conterà prima di tutto l’impatto iniziale”. 

Mister Baldini ha più volte ribadito che la promozione in serie B rappresenta l’obiettivo e gli undici punti di ritardo dalla Virtus Entella sembrano a questo punto scongiurare la possibilità della promozione diretta. Crede che comunque il Pescara abbia le carte in regola per vivere un playoff da protagonista?
“Credo sia una domanda parecchio complessa: questa squadra non era formata da undici fuoriclasse prima e non è un collettivo di undici giocatori mediocri dopo questo periodo di difficoltà. Serve razionalità nei giudizi e per questo mi sento di dire che grazie al lavoro del mister la squadra è riuscita spesso a far vedere buone prestazioni e a raccogliere buoni risultati. Partendo dal presupposto che ormai i primi due posti siano inarrivabili, questa squadra può lottare per raggiungere il terzo o il quarto posto, iniziando quindi i playoff al secondo o al terzo turno. Sappiamo che i playoff sono un campionato a parte e per questo ti dico che se il Pescara riuscirà a ritrovare l’alchimia nel gruppo (magari accompagnata dai recuperi totali di Lonardi e Kraja), tutto potrà succedere”. 

Tra le vecchie conoscenze biancazzurre nelle file del Pescara è rimasto solamente Valzania. Ci può dire qualcosa in più sulla sua stagione?
“Valzania è un giocatore che con la serie C non c’entra nulla. Ha risentito in maniera forte dell’impossibilità di rifiatare, anche perché rispetto a Dagasso non è poi così giovane. Le riserve hanno infatti contribuito poco perché De Marco ha giocato saltuariamente, Saccomani è un ragazzo aggregato dalla Primavera e l’ultimo arrivato Kraja è stato infortunato per un mese abbondante”.

⁠Quali sono i giocatori che la SPAL dovrà temere maggiormente in vista di sabato?  L’assenza di Merola quanto peserà sull’economia della partita?
“Non ci sono giocatori che la SPAL dovrà temere maggiormente. L’asse portate del Pescara è il portiere Plizzari che è uno dei più forti della serie C, tanto che il Venezia è già proprietario del cartellino. Pellacani e Lancini sono due elementi importanti dello scacchiere di Baldini e poi c’è  Letizia che in avvio ha pagato una condizione un po’ precaria. In attacco per assurdo l’assenza di Merola è stata vista in maniera non troppo negativa. Sta pagando una preparazione estiva condizionata da un infortunio e per questo il suo rendimento è stato altalenante e non sempre è stato schierato titolare. I problemi più grossi del Pescara sono infatti da registrare in attacco dove lo stesso Alberti è in una condizione precaria. In attacco gli elementi più importanti sono Cangiano, esterno d’attacco che ha avuto un rendimento peggiore rispetto allo scorso anno e Ferraris, che è il classico falso nove, bravo a saltare l’uomo ma che non fa fare il salto di qualità. C’è anche Tonin che però non è un attaccante da doppia cifra”. 

Nonostante le critiche, Sebastiani continua a rimanere al timone della società. Al di là dei risultati sportivi, crede ci possano essere scossoni in estate?
“Sulla cessione della società si sta parlando da diverso tempo. Tra poco ci sarà la ricapitalizzazione e Sebastiani, che ha ancora l’80% delle quote, vorrebbe venderne una parte. Sono ormai anni che lui vuole andare via, ma sappiamo bene che nella vendita della società ci deve essere un accordo tra acquirente e venditore sulla cifra. Il problema più grande a mio avviso, e non parlo solo di Pescara, è la sostenibilità delle società calcistiche e per questo continueranno ad arrivare proprietari stranieri”. 

PROBABILE FORMAZIONE (433): Plizzari; Pellacani, Brosco, Lancini, Moruzzi; Dagasso, Squizzato, Valzania; Bentivegna, Tonin, Cangiano.

INDISPONIBILI: Lonardi, Kraja. 
SQUALIFICATI: nessuno.



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