foto Filippo Rubin
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Se per la SPAL è stata un’altra serata da dimenticare, con un’altra sconfitta che aggrava un momento già complesso, per l’Arezzo è arrivato un successo fondamentale, il terzo consecutivo, che conferma la crescita della squadra e rafforza le ambizioni stagionali di playoff. In conferenza stampa, l’allenatore amaranto Cristian Bucchi ha commentato con soddisfazione l’ottima prestazione dei suoi:

PARTITA – “Se devo trovare qualcosa che non è andato stasera è che probabilmente il primo tempo dovevamo chiuderlo in maniera più ampia, perché abbiamo avuto tante occasioni, prima e dopo i gol, soprattutto nel finale. Ci sono state tante ripartenze in cui dovevamo gestire meglio la rifinitura, l’ultimo passaggio. Nel secondo tempo avevo detto ai ragazzi di prestare molta attenzione, perché abbiamo trovato un avversario che avrebbe cercato in maniera anche confusionaria di alzare l’agonismo della gara. Ho detto di rimanere calmi, di tenere bene il campo e credo che l’abbiamo fatto. Non abbiamo rischiato nulla, anzi, abbiamo avuto un altro paio di occasioni con cui potevamo chiudere definitivamente il risultato. Nel complesso credo che il primo tempo sia stato di altissimo livello”.

SPAL – “La SPAL, secondo me, è una squadra forte, ma come tante squadre che partono con un obiettivo e durante la stagione si trovano a vivere situazioni diverse, fanno proprio fatica a venire fuori da questo fango. Io ho visto una squadra unita. In campo i giocatori non si sono disuniti e non si sono dispersi nella gara, però nel momento di difficoltà sicuramente qualche risultato o anche un pizzico di fortuna ti aiuta a trovare un po’ d’autostima, un po’ di fiducia in questi momenti“.

CLASSIFICA – “Noi al di là di quello che faranno gli altri credo che dobbiamo proseguire il nostro percorso. Sono arrivato qua con una squadra che era sesta, quindi stava bene, non è che era una squadra in difficoltà: era solo un po’ preoccupata, c’erano tante scorie negative addosso, nonostante una classifica comunque molto positiva. Quindi ho cercato di portare un po’ di tranquillità, un po’ di serenità, un po’ di entusiasmo, anche in campo, proprio come atteggiamento, come voglia di andare a vincere le partite. Stasera siamo andati ad aggredire gli altri, uomo contro uomo, credo che queste debbano essere le nostre caratteristiche. Poi vedremo quanto saremo bravi e dove riusciremo ad arrivare“.

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