La SPAL cade anche sul campo del Pineto con un rocambolesco 3-2, condizionato dal solito approccio horror di inizio partita. I biancazzurri provano in tutti i modi a rimettere in piedi la sfida, ma il clamoroso autogol di Nador vanifica completamente gli sforzi degli uomini di Baldini, ora distanti solamente quattro punti dall’ultimo posto in classifica.
VOTO DI SQUADRA 4,5 – Non si può iniziare sempre a handicap. Ce lo si ripete ogni settimana e puntualmente la SPAL lo fa. I due gol iniziali hanno dell’imbarazzante: un cross spiovente, facilmente leggibile, e uno scambio centrale fatto non certo a velocità supersoniche. Poi sì, la SPAL crea 7-8 palle gol complessive e lo fa con spirito encomiabile, ma farlo con gli avversari confortevolmente in vantaggio rende lo spettacolo ancora più frustrante. Purtroppo non c’è medicina per tutto ciò e questo rischia di costare la prima retrocessione di sempre tra i dilettanti.
MENEGHETTI 4,5 – Pronti, via: Germinario lo beffa con un colpo di testa da posizione molto ravvicinata su cui riesce a sfiorare senza riuscire a respingere. Difficile fare di più nonostante il tiro non sia particolarmente indirizzato. Non si può dire lo stesso sul bis di Bruzzaniti visto che la conclusione dell’attaccante di casa sembra tutt’altro che irresistibile, ma il posizionamento precario del portiere biancazzurro non gli permette di arrivare sul pallone. Attento nel finale sul colpo di testa di Fabrizi.
FIORDALISO 4,5 – Gioca un primo tempo sufficiente, cercando di mantenere la linea nei tre e richiamando più volte Calapai all’attenzione sui tentativi di isolamento di Bruzzaniti. Nel momento in cui la SPAL prende fiducia cerca di dare una mano anche davanti, ma al 52′ compie la follia che sembra spegnere definitivamente la luce sulle speranze di rimonta dei biancazzurri: già ammonito, entra in scivolata in netto ritardo su Gambale procurandosi l’espulsione che lascia la squadra in dieci.
NADOR 4 – In grande difficoltà per tutto l’avvio di gara, contribuisce a lasciare spazio a Bruzzaniti sull’azione del primo gol, seppure in compartecipazione con Calapai. Lo stesso numero dieci degli abruzzesi continua a giocare tra le linee e al 17′ lo fa fuori con un dribbling secco in velocità, dopo una buona azione nello stretto. Nella seconda frazione spende un giallo per fermare Gambale lanciato in contropiede con un evidente strattonata e poco dopo va vicino ad accorciare con un colpo di testa in terzo tempo su cui Tonti è superlativo. La sua gara viene macchiata in maniera irreversibile da un clamoroso autogol su un cross innocuo di Lombardo che sigilla il risultato sul 3-2.
BASSOLI 5,5 – Torna titolare dopo un mese sul centro sinistra del terzetto difensivo per rilevare lo squalificato Bruscagin, ma la sua partita dura solamente mezz’ora visto che – sotto di due gol – Baldini decide di giocarsi il tutto per tutto sostituendolo per scelta tecnica con Rao. Della sua gara c’è sicuramente da segnalare la grande girata di destro del possibile 1-1 che si stampa sul palo al quarto d’ora di gioco. Difficile attribuirgli colpe sui gol nonostante lasci campo a Bruzzaniti nel puntare Nador sul secondo centro dei padroni di casa. (dal 30′ RAO 6 – Entra con l’approccio giusto andando subito a puntare con costanza Baggi. Al 37′ si crea una grande occasione ritagliandosi dal lavoro sporco di Molina una conclusione dal limite su cui Tonti è bravo a respingere. Lo stesso fa a inizio ripresa lasciando sul posto Germinario e calciando forte sul primo palo, trovando nuovamente la risposta del portiere di casa). (dal 80′ AWUA 5,5 – Dentro nel finale per provare a dare dinamismo a un centrocampo che aveva speso molto soprattutto nella mezz’ora abbondante di inferiorità numerica. Prova subito a riconquistare un pallone sulla trequarti offensiva ma in occasione del cross del terzo gol si fa trovare completamente fuori posizione).
CALAPAI 5 – Temporeggia tanto, troppo in occasione del vantaggio dei padroni di casa lasciando completamente libero Bruzzaniti di aggiustarsi il pallone sul destro e crossare indisturbato con il piede forte. Con il passare dei minuti prova a prendere le misure all’esterno ospite, ma continua ad andare in costante apnea sui ribaltamenti di fronte sulla fascia destra.
ZAMMARINI 4 – In avvio cerca di aggredire molto alto la linea mediana degli uomini di Tisci per impedire la costruzione dal basso del Pineto. Scelta audace ma che funziona poco. Con il passare dei minuti è costretto ad arretrare il proprio raggio d’azione, nascondendosi forse un po’ troppo nella fase di possesso. Si divora il pari in pieno recupero calciando alto da pochi passi.
RADREZZA 5,5 – Senza Paghera le chiavi del centrocampo sono di titolarità esclusiva del registra padovano che prova a dare ritmo soprattutto alle corsie esterne, visto che la maggior parte dei pericoli nascono proprio da lì. Non sempre veloce nel scegliere la giocata, sbaglia comunque poco e arriva al tiro due volte nel corso della prima frazione, calciando in entrambi i casi molto alto.
D’ORAZIO 5 – Al di là dell’errore pesante nella completa perdita della marcatura sul primo gol di Germinario è uno dei più vivi nelle file dei suoi. Mette un buon pallone da corner per la conclusione di Bassoli che si stampa sul palo e poi si prova a mettere in proprio con due conclusioni dal limite al volo che finiscono fuori di poco. Nella sua gara c’è anche un gol annullato per chiara posizione di fuorigioco sul tentativo di controbattere in rete la respinta di Tonti sul tiro di Rao (dal 46′ HAOUDI 5,5 – Ci mette un po’ ad entrare in partita e carburare visto che sbaglia qualche passaggio corto di troppo nel momento in cui la SPAL sembra perdere la bussola dopo l’espulsione di Fiordaliso. Cresce con il passare dei minuti, andando prima vicino al gol con una conclusione forte da centro area su iniziativa da corner e poi mettendo il pallone in profondità da cui nasce l’1-2 di Karlsson.)
MIGNANELLI 6 – Spinge tanto sulla corsia mancina per cercare di offrire supporto al tandem d’attacco, che soprattutto in avvio fa fatica a essere servito se non con lanci lunghi. Tra la grande mole di cross prodotti sono sicuramente da segnalare quello per Molina sul finire della prima frazione e quello al bacio per il colpo di testa del 2-2 di Karlsson. Bene anche in fase difensiva dove mantiene un buon livello di attenzione per tutta la gara.
PARIGINI 6 – Gioca una quarantina di minuti di buona intensità cercando di caricarsi sulle spalle la squadra. Non solo con buone giocate nello stretto ma anche con il carattere nell’andarsi a prendere i palloni sporchi, non ultimo quello su De Santis alla mezz’ora inneggiando un duello da terra con il difensore del Pineto. Cala nella ripresa e viene rilevato poco prima dell’ora di gioco (dal 58′ KARLSSON 7 – Impatto di grande carattere e voglia di riprendersi tutto quello che l’infortunio gli ha tolto in questi mesi. Riapre la partita andandosi a prendere con fame il pallone che rimane lì sull’errore di Tonti e trova il bis con un colpo di testa di precisione sul secondo palo con un grande stacco su cross di Mignanelli. Due gol ininfluenti sul risultato ma che gli possono dare tanto a livello di fiducia per questo finale di stagione).
MOLINA 4,5 – Tanta guerra su tutti i palloni sporchi che gravitano dalle sue parti. L’argentino non tira mai indietro la gamba, ma nel momento della rifinitura sono veramente eccessivi gli errori su giocate apparentemente semplici. Cartolina della sua prova insufficiente è proprio la grande occasione che gli capita in pieno recupero su un traversone rasoterra di Mignanelli che spedisce a lato dal dischetto dell’area piccola (dal 46′ ANTENUCCI 6 – Cerca di legare il gioco con maggiore qualità all’interno della trequarti offensiva rispetto a Molina. Il compito di rifinitore gli riesce sicuramente meglio nonostante i palloni giocabili siano relativamente pochi. Prima dei due gol di Karlsson va anche lui vicinissimo al gol con una conclusione di destro dal limite al 69′ che finisce fuori di un soffio. Lotta per conquistare il pallone che Zammarini spreca malamente).
BALDINI 5 – Ripropone un 352 che non regala i risultati attesi soprattutto in avvio, visto che dopo solamente venti minuti la gara è già in netta discesa per i padroni di casa. Costretto a dare una scossa, decide di provare la carta Rao e passare a tre davanti e la SPAL sembra poter portare maggiore pericolosità nell’area di rigore avversaria andando più volte vicina al gol del 1-2. Dopo l’espulsione di Fiordaliso, si gioca anche la carta della disperazione Karlsson che paga vista la rimonta propiziata dalla doppietta dell’attaccante islandese. Il 3-2 finale del Pineto rappresenta però una vera e propria doccia fredda per la squadra che a suo giudizio sarà ora costretta a trovare quattro successi nelle ultime cinque partite per centrare la salvezza diretta. Impresa praticamente impossibile visto il gioco offerto dai biancazzurri.