Leaderboard Derby 2019

Sul campo della Torres terza in classifica, la SPAL fa la prestazione giusta ma non riesce a sbloccare lo 0-0. I biancazzurri recriminano per un rigore, ma devono anche guardarsi in casa per gli errori da matita rossa sotto porta.

VOTO DI SQUADRA 6,5 – Dopo i primissimi minuti aggressivi, la SPAL soffre l’esuberanza della Torres, migliorando però nel corso del primo tempo e chiudendo in crescendo. Nella ripresa la Torres non fa quasi nulla per vincerla, mentre la SPAL ci va vicinissima, rimanendo compatta dietro e creando pericoli in attacco. Le occasioni di Molina e Rao, dal contropiede sull’infortunio di Fabriano all’errore a porta vuota, pesano enormemente. Ai punti i biancazzurri avrebbero meritato la vittoria perché la prestazione obiettivamente c’è stata: al netto del rigore, che pare essere solare, la SPAL però paga caro proprio quegli errori sotto porta. Saranno le prossime tre partite, le ultime della stagione regolare, a dire se la prestazione di Sassari potrà essere un fattore o se ormai è troppo tardi e conteranno solo i punti.

GALEOTTI 6 – Torna dopo la squalifica e passa un primo tempo pressoché tranquillo, al netto del cross di Varela in avvio con il pallone che attraversa tutta l’area piccola. Bravo a rispondere alla punizione di Masala nel finale di partita.

ARENA 6 – Al rientro dopo lo stop, va in affanno con la pressione di Scotto che varia su tutto il fronte. Ha spesso il compito di avviare l’azione, cercando uno tra Spini e Molina, e lo fa discretamente. Prende fiducia con il passare dei minuti, gestendo le poche incursioni della Torres. Una sua cannonata nel primo tempo poteva portare a esiti diversi.

BRUSCAGIN 6,5 – Gioca al centro del terzetto difensivo, in marcatura su Fischnaller. Rischia grosso due volte su Varela: prima bucando il cross basso, poi facendosi anticipare sul gol poi annullato per una spinta ai suoi danni. Solido nel secondo tempo con anticipi sugli avversari anche nei corpo a corpo oltre che di testa.

FIORDALISO 6 – Terzo di sinistra, è attento sui cross che arrivano dall’altro lato. Controlla, anche con le cattive, le sfuriate di Varela che in quella zona è pericoloso.

CALAPAI 6 – Si gioca di più a destra e lui dà sostegno a Spini, viene cercato frequentemente. Mette un cross teso interessante alla mezz’ora sul quale Molina viene anticipato e si ripete in avvio di secondo tempo. Con la sua velocità mette in difficoltà la corsia mancina dei sardi, anche se nel complesso rimangono un paio di cross (dal 29′ s.t. ZAMMARINI 6 – Adattato a destra, entra con vigoria su due palle contese uscendone vincitore).

NADOR 6 – Del duo inedito a centrocampo è l’incaricato a cercare di cucire un minimo il gioco. È favorito dalla fisicità in fase di recupero, mentre in costruzione la SPAL cerca prevalentemente di passare direttamente dai terzi di difesa agli esterni d’attacco, quindi ha meno responsabilità. Qualche brivido con i soliti blackout in qualche situazione, ma nel complesso porta a casa la prestazione.

AWUA 5,5 – Al fianco di Nador si occupa di ripulire i palloni che, specialmente nel primo tempo, viaggiano alti e sporchi. Cerca di frapporsi tra le linee di gioco avversarie, ma regala un pericoloso contropiede al quarto d’ora del primo tempo con Scotto che non arriva sul filtrante di Varela. Meglio quando deve andare in pressing sulla trequarti dei sardi, ma capita solo in un paio di occasioni. Al solito, molta confusione e poca tecnica.

MIGNANELLI 5,5 – Con il ritorno al 343 ha più libertà: fa un po’ di confusione con la palla tra i piedi, ma mette anche dentro la punizione che genera il tiro alto di Arena. Soffre quando Varela lo punta. Lecito aspettarsi qualcosa in più da uno come lui schierato in quella posizione.

SPINI 6 – La SPAL gioca prevalentemente dal suo lato quando riesce a ripartire, ma raramente riesce a creare superiorità numerica con Calapai. Si ritrova spesso a dover difendere palla nella sua metà campo, andando in difficoltà. Cerca il primo tiro in porta del match dopo un recupero alto di Awua e migliora con il passare dei minuti trovando buone idee negli ultimi metri, pur senza incidere più di tanto (dal 14′ s.t. RAO 5 – Ha una buona palla sul mancino quando Molina scippa il pallone a Fabriani nell’azione contestata, ma non centra la porta. Spreca un’altra palla-gol lanciato in uno contro uno con Zaccagno: nell’occasione però, dai pochi replay a disposizione, il contatto con la gamba del portiere sembra essere netto e la panchina protesta non poco per il mancato rigore. A porta vuota, dopo l’errore di Molina, si fa parare il destro da Zaccagno: bravo il portiere, ma lì bisogna segnare. Cerca di rifarsi nel recupero, ma trova nuovamente i guantoni del portiere di casa)

PARIGINI 6 – Meno in vista di Spini, si spende bene in ripiego dando una mano nella copertura su Zecca. Ci prova anche lui da fuori come Spini, con il medesimo risultato, poi ci va più vicino con il sinistro dopo una buona discesa. Finisce la benzina a metà secondo tempo, e spreca un contropiede a cinque dal termine (dal 43′ s.t. D’ORAZIO ng – Parigini non ne aveva più già da un po’. Non ha tempo di rendersi utile).

MOLINA 6,5 – Lotta con Antonelli spalle alla porta e si fa trovare sempre come riferimento offensivo per sponde e torri. Partita di lavoro sporco, ma molto utile per avere sempre uno sbocco sul quale appoggiarsi con le linee di passaggio chiuse. Ruba palla a Fabriani mentre il difensore di casa si accascia per un problema muscolare, ma non riesce a trarne frutti se non un giallo per la rissa che si genera ad azione conclusa. Macchia una prova convincente divorandosi il vantaggio dopo aver saltato Zaccagno e facendosi murare la conclusione a porta vuota da Antonelli (dal 43′ s.t. ANTENUCCI ng – Dentro solo per il recupero, ci si chiede perché non prima).

BALDINI 5,5 – Cambia nuovamente vestito, ritornando al 343 e schierando un centrocampo muscolare formato da Nador e Awua. Il gioco prevede il passaggio diretto dai terzi di difesa, Arena e Fiordaliso, agli esterni d’attacco, in alternativa al lancio su Molina che cerca di lavorare spalle alla porta per favorire gli inserimenti. Sceglie di giocarsela uomo su uomo in difesa e alla fine gli va bene, anche perché fatto salvo per la frazione di metà primo tempo, la SPAL soffre poco o nulla. Rivedibili però le scelte sui cambi: Antenucci forse poteva essere utile prima, a centrocampo El Kaddouri era entrato bene contro il Legnago e al posto di Awua forse poteva creare qualcosina, specie in una fase di partita, a metà secondo tempo, in cui la SPAL sembrava avere qualcosa in più per portarla a casa.

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