Penultima gara casalinga del campionato: la SPAL è pronta a ospitare un Pontedera in cerca di punti per garantirsi un posto ai playoff. Partiti con grande difficoltà, i granata si sono rimessi in carreggiata con un cambio in panchina e un buon lavoro nel mercato invernale. Per capire cosa aspettarci dai toscani abbiamo sentito il collega Stefano Scarpetti de Il Tirreno.
Il Pontedera arriva alla partita di sabato in un buono stato di forma, certificato dai quattro risultati utili consecutivi, di cui due vittorie proprio nei derby con Pianese (0-3) e Lucchese (4-1). Che tipo di gara e atteggiamento si aspetta dalla squadra?
“Mi aspetto una partita vivace, in cui il Pontedera cercherà di alternare il proprio atteggiamento in base al momento della partita. La pressione del gioco di mister Menichini non potrà infatti essere costante per tutto l’arco della gara, ma credo comunque che l’obiettivo sarà cercare tanto le verticalizzazioni, viste le caratteristiche dei centrali di centrocampo come Vitali e Scaccabarozzi e soprattutto la qualità degli esterni nell’attaccare la profondità”.
Dopo una prima parte di stagione negativa, mister Menichini (subentrato ad Agostini a inizio ottobre) è riuscito a risollevare la squadra portandola dalla zona playout fino alle porte dell’ultima posizione playoff. Qual è stato il segreto di questo cambio di marcia?
“Credo che più di un segreto vero e proprio si sia trattato di un insieme di fattori decisivi. Il cambio tattico è stato sicuramente uno di questi, visto che mister Menichini ha sperimentato tanto, soprattutto dietro, prima di trovare la quadra. La pazienza e il non mollare nei momenti difficili, senza guardare il passato, sono stati determinanti proprio perché nessuno in questa categoria ti regala niente. Poi è ovvio che salvarsi con la squadra del girone d’andata sarebbe stato molto difficile e per questo considero come fattore decisivo anche il mercato invernale in cui sono arrivati Scaccabarozzi e Lipari”.
A tre giornate dalla fine il Pontedera si trova in corsa per la disputa dei playoff. Era questo l’obiettivo stagionale? Pensa che nell’eventualità la squadra possa dare filo da torcere alle teste di serie che ipoteticamente troverà nei primi turni?
“Al di là delle dichiarazioni di inizio stagione, a sensazione credo che la società si aspettasse quantomeno di replicare la stagione precedente. Poi le difficoltà del girone d’andata hanno sicuramente ridimensionato un po’ gli obiettivi, ma allo stato attuale il Pontedera sarebbe dentro i playoff, considerando il posto in più che ci sarà nel girone B vista la vittoria della coppa Italia di serie C da parte del Rimini. Essendo stata una stagione parecchio stressante bisognerà però capire se la squadra avrà la forza mentale di fare il massimo anche in queste ultime tre partite o si siederà sugli allori, considerando che la salvezza matematica è stata raggiunta. In un ipotetico scontro ai playoff, credo che possa dare filo da torcere sia alla Vis Pesaro sia al Pescara (molto in calo nell’ultimo periodo) mentre con l’Arezzo vedo la situazione più difficile. Nella partita secca credo che il Pontedera possa ben figurare con le teste di serie anche per un fattore legato alla pressione visto che chi giocherà in casa potrà sentirla maggiormente”.
Nel mercato di gennaio il Pontedera ha ceduto un giocatore importante come Ianesi, sostituendolo con due scommesse nel reparto avanzato come Lipari e Gaddini. Come giudica l’operato della società?
“La cessione di Ianesi ha fatto molto discutere a Pontedera perché è avvenuta in tempi molto brevi e soprattutto a quella che allora era una diretta concorrente per la salvezza. Bisogna però precisare che la società lo ha ceduto a un prezzo importante e sappiamo benissimo che quando il Milan ti viene a bussare alla porta è difficile dire di no. Al suo posto sono arrivati due giocatori giovani come Lipari e Gaddini che sono senz’altro delle scommesse. Se infatti il primo sta venendo fuori proprio in queste ultime partite, il secondo non è ancora riuscito a incidere perché ha giocato veramente poco. Mi aspettavo sicuramente un qualcosa in più da entrambi nel complesso”.
Quali sono i giocatori che la SPAL dovrà temere maggiormente in vista di sabato?
“Non posso che dirti le due punte Italeng e Corona. Il primo viene da una tripletta contro la Lucchese, il secondo ha disputato un girone di ritorno veramente importante e sono veramente in forma anche a livello di condizione fisica. Per darti qualche nome un po’ meno scontato, ti dico anche Ladinetti, ragazzo con dei piedi fuori categoria e Scaccabarozzi che è il classico stakanovista che corre dappertutto e ripulisce molti palloni”.
PROBABILE FORMAZIONE (4231): Tantalocchi; Perretta, Moretti, Pretato, Migliardi; Scaccabarozzi, Guidi; Vitali, Lipari, Sala; Italeng.
INDISPONIBILI: Cerretti, Ladinetti.
SQUALIFICATI: nessuno.