La giornata di SPAL-Gubbio 3-0 rimarrà impressa nella memoria di Mirco Antenucci, omaggiato dopo il fischio finale da compagni, staff, dirigenti e ovviamente tifosi, con la partecipazione speciale di familiari e amici giunti a Ferrara appositamente per l’occasione. Il capitano della SPAL ha fatto poi un passaggio in sala stampa.
CARRIERA – “Avrei preferito terminare la stagione con questa bellissima vittoria, ma ora dobbiamo affrontare la realtà. Giocheremo queste due finali importantissime e lotteremo per salvaguardare la categoria per questi tifosi e questa città. Sono contento di aver passato tutti questi anni qui a Ferrara: ho cercato sempre di dare tutto ciò che avevo in ogni squadra in cui ho giocato, ma è chiaro che alla SPAL si è creato un legame speciale. Anche Bari è stata una piazza dove sono stato benissimo, togliendomi tante soddisfazioni, però qui c’è qualcosa di diverso. Porterò sempre con me i ricordi della promozione in serie A, delle due salvezze nella stessa categoria e tanto altro, perché c’è una connessione con la città che va anche oltre il calcio”.
FUTURO – “Nel mio futuro mi vedo ancora all’interno del mondo SPAL: naturalmente ricoprirei un ruolo esterno, ho studiato da direttore sportivo, ma di certo non il calciatore, poiché la mia decisione è stata presa in modo lucido. Ora però voglio solo concentrarmi su queste due partite che avremo, che saranno le più importanti della mia carriera. La situazione che stiamo vivendo ha un po’ messo in secondo piano il mio addio: la cosa a cui penso appena mi sveglio è salvare la SPAL, senza pensare troppo alla mia carriera. Sono sereno perché ho dato tutto me stesso e sono convinto della mia scelta, soprattutto perché terminare qui la mia carriera è una cosa bellissima. Quando sono tornato due anni fa volevo ricostruire qualcosa di importante: non ci siamo riusciti, ma questa piazza merita un finale diverso. Sono certo che tutto questo mi mancherà, perché ho vissuto questo sport nella maniera più profonda possibile. In più mi sento bene e ancora in grado di dire la mia, ma al contempo credo sia giusto ritirarmi. Vorrei fare altro nella mia vita e ora è arrivato il momento”.
RICORDI BIANCAZZURRI – “Se ripenso a un gol che avrei voluto segnare ancora, mi viene in mente quella rete annullata contro il Bologna al Paolo Mazza. Il fuorigioco millimetrico di Petagna ha impedito che quel gol si realizzasse e a ripensarci mi dispiace ancora. Tra quelli convalidati dico quello che ho segnato contro il Parma allo stadio Dall’Ara, quando ancora non potevamo giocare qui a Ferrara. Fu molto bello”.
MINUTAGGIO – “Accetto tutto per il bene della squadra: c’è una salvezza da raggiungere e questa è la cosa fondamentale. È normale che mi piacerebbe giocare di più, ma questo non mi impedisce di dare il massimo sia in campo sia fuori”.
OMAGGIO – “Non sapevo della festa di oggi. Mi ritengo molto fortunato, perché non succede spesso che una società organizzi tutto questo per uno come me non è mai stato un campione. Sono un giocatore normale che ha fatto della determinazione e del sacrificio le proprie basi su cui costruire alla carriera. Sono commosso dall’omaggio dei tifosi, della città, dei miei compagni e dei miei familiari. È stato davvero bellissimo”.