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In due stagioni da responsabile del settore giovanile Andrea Catellani si è tolto la soddisfazione di vincere due titoli nazionali, a coronamento di un lunghissimo percorso iniziato dalla SPAL con la gestione Colombarini. Ora il direttore può salutare (andrà al Modena) col sorriso e con una buona di soddisfazione per il lavoro svolto col vivaio biancazzurro. Queste le sue parole nel postpartita di SPAL-Inter 3-1.

La vittoria di quest’anno è stata ancora più difficile, almeno per noi addetti ai lavori, perché stavolta c’era la consapevolezza di quello che si andava ad affrontare. Ci abbiamo sempre creduto. Sono stati bravissimi i ragazzi e lo staff tecnico perché queste due partite le hanno preparate benissimo, lavorando forte. Sapevamo che forse avevamo qualcosina in meno degli altri a livello di talento, però i ragazzi questa vittoria l’hanno voluta portare a casa in maniera fortissima. Questo scudetto l’hanno sognato, l’hanno voluto davvero. Vederli piangere di gioia al fischio finale ripaga di tutte le ore tolte alla famiglia per il lavoro. Per chi fa il mio lavoro vivere momenti come questi rappresenta la soddisfazione più grande“.

Ci sono senz’altro differenze tra questi due scudetti. Nella scorsa stagione eravamo al debutto nel campionato Under 18 e c’era un gruppo che storicamente aveva giocato tanto insieme facendo un percorso. Quest’anno invece tanti ragazzi sono entrati in corso d’opera e si sono calati con grandissima mentalità dentro l’ambiente SPAL, facendo un eccellente campionato senza mai uscire dalle prime due posizioni nel proprio girone. Mi piace pensare che i tratti distintivi che uniscono questi due gruppi vincenti siano la libertà di esprimersi in campo e la serenità che hanno trovato dentro la nostra società. Bisogna ringraziare tante persone, a partire dal presidente che ci ha permesso di lavorare nelle migliori condizioni possibili. Per una società come la SPAL vincere due titoli nazionali è un sogno e credo che ancora oggi si faccia fatica a realizzare la portata di questi risultati. Sono veramente orgoglioso dei ragazzi perché hanno messo tutto sul campo: si sono divertiti, si sono abbracciati, hanno collaborato ed è ancora più bello vederli festeggiare assieme ai tifosi che sono venuti qui appositamente per loro“.

Probabilmente il mio percorso con la SPAL terminerà qui e devo ringraziare tutte le persone che dal primo giorno si sono messe a disposizione per cercare di fare il meglio. Ho cercato di essere sempre vicino ai ragazzi e ho incontrato persone speciali che stasera hanno gioito con me, consapevoli di aver scritto una pagina di storia della loro società. La dedica va a tutte queste persone che insieme a me hanno sognato questi successi“.