foto Filippo Rubin
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Sarà anche stata una semplice amichevole precampionato, ma non può che dirsi contento mister Domenico Di Carlo per l’1-1 maturato contro il Napoli campione d’Italia. Al termine della partita l’allenatore biancazzurro ha espresso la sua soddisfazione tirando anche le somme di un ritiro che si appresta a terminare: “Sono sicuramente sono soddisfatto per quello che è stato atteggiamento della squadra. Dopo dieci giorni di lavoro le risposte a livello di carattere e mentalità c’è stata, soprattutto quando si trattava di difendere, mentre chiaramente dobbiamo migliorare dal punto di vista offensivo. Il Napoli quando accelerava ci metteva in difficoltà ma è normale: è calcio d’agosto e in questi casi mi piace anche vedere come risponde la squadra in queste situazioni. Noi abbiamo reagito con personalità soffrendo quando c’era da soffrire: il gruppo si è compattato giorno dopo giorno e oggi ne abbiamo avuto la prova”.

Il gol della SPAL è arrivato grazie a un misto tra intuizione e capacità balistiche di Puletto, tra i giovani più in vista dei tanti ragazzi portati in ritiro: “In campo abbiamo schierato tanti giovani perché li abbiamo voluti, li abbiamo valutati e hanno dato buone risposte. Puletto ha grandi qualità, è estroso e l’abbiamo visto nella punizione che ha tirato (ride, ndr). È stato e è molto furbo, poi è chiaro che deve migliorare tantissimo e ci sono margini per lui come per tutti. Ma quando vedi questi gol è anche bello fargli i complimenti”.

Un passaggio anche sulla scelta tattica intrapresa finora: “Il 433 per adesso è il modulo che vorremmo utilizzare, ma lavoriamo anche per poter giocare con il 4231 perché bisogna saper cambiare pelle. Tutti hanno dato il 100% ed è un’iniezione di fiducia molto importante, per quanto siamo solo all’inizio”.

Infine un accenno al mercato, che ora verosimilmente entrerà nel vivo sia in entrata che in uscita, e sulla sentenza che di fatto chiude le porte della riammissione in serie B per la SPAL: “Chi rimane è ben accetto, ma deve a sua volta accettare la filosofia mia e della società, ovvero accettare che qui ci sia da lavorare duro. Chi ha questa mentalità può rimanere, altrimenti la porta è aperta per tutti, perché in queste situazioni servono giocatori di grande motivazione. Qui ci sono brave persone e bravi giocatori: qualcuno sicuramente andrà via e qualcuno arriverà, ma hanno fatto tutti un ottimo ritiro e questo è sintomo di personalità. Il mercato per noi deve ancora iniziare, ma a questo penserà il direttore che sono certo farà il necessario per rendere migliore questa squadra”.

“Non ci aspettavamo nulla di più della serie C: fosse arrivata la serie B sarebbe stato tutto di guadagnato, ma va bene così perché dobbiamo ricostruire e ripartire ricreando mentalità”.



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