foto ufficio stampa SPAL
Dinamica Media – leaderboard
Dimedia – leaderboard

Tramite un breve comunicato sul proprio sito ufficiale la SPAL ha fatto sapere di aver concluso l‘acquisto di un altro importante elemento che sarà a disposizione di mister Di Carlo: si tratta di Marco Rosafio, attaccante classe 1994 che arriva a Ferrara a parametro zero dopo aver vestito la maglia della Reggiana in serie C durante la scorsa stagione. Il nuovo calciatore biancazzurro ha sottoscritto un contratto fino al 30 giugno 2025.

IL PROFILO

Rosafio è un giocatore molto duttile, rapido e bravo nell’uno contro uno anche in virtù di un’altezza non spiccata, 178 centimetri, ed un peso contenuto, circa 73 chili. Nello scacchiere di Mister Di Carlo potrebbe essere impiegato da esterno destro nel 433 per far rifiatare Siligardi, ma non è escluso che possa essere sfruttato come jolly offensivo essendo in grado di ricoprire più ruoli sul fronte d’attacco. E’ un giocatore che potrebbe entrare facendo la differenza anche a partita in corso, ed è per questo che Di Carlo potrà schierarlo anche da trequartista nel 4231, magari optando per un cambio modulo a seconda delle situazioni o delle necessità.

LA SUA STORIA

Cresciuto a Coira (comune svizzero del Canton Grigioni), tra il 2003 e il 2006 ha mosso i primi passi nella società locale: il Fussballclub Chur 97. Nel 2006 la famiglia decide di trasferirsi nel luogo d’origine, Patù, un piccolo comune in provincia di Lecce, e Rosafio approda nelle giovanili del club salentino. Nato come esterno destro ma all’occorrenza anche trequartista, la stagione della sua consacrazione a livello giovanile avviene nell’annata 2011/12 quando nel girone C dell’allora campionato Primavera, con il Lecce mette a referto 10 gol in 26 partite giocate.

Nell’annata 2012/13 gioca la Viareggio Cup da protagonista segnando una doppietta nella vittoria contro il LIAC New York U19 e il gol del vantaggio iniziale nella sconfitta contro il Budapest Honvéd-MFA U19. Non riuscirà tuttavia a qualificarsi alla fase a eliminazione diretta per via delle 2 sconfitte in 3 partite maturate contro la squadra ungherese e contro il Napoli. Debutta in prima squadra all’inizio della stessa annata in Coppa Italia Lega Pro il 4 ottobre 2012 quando viene schierato titolare come esterno destro nel 4231 di Mister Franco Lerda, segnando il gol decisivo del 2-1 finale contro il Martina Franca.

Al termine della stagione viene ceduto in prestito al Viareggio in Serie C per trovare spazio con maggiore continuità. Rientra alla base dopo una stagione da 27 partite e 4 gol ma lo spazio nel club salentino rimane molto ridotto. Rosario viene quindi nuovamente prestato inizialmente a Forlì e successivamente a Monopoli per poi essere ceduto alla Juve Stabia a titolo definitivo nell’estate 2016. La stagione a Castellammare di Stabia risulta molto deludente: in 38 partite entra in campo solamente 10 volte, segnando in 2 occasioni.

L’attaccante di origini elvetiche decide quindi di svincolarsi dal club campano e approdare per la prima volta in carriera in Serie D al Messina. L’aria della Sicilia lo fa rinascere portandolo ad ottenere i numeri realizzativi più alti di tutta la carriera: 12 gol in 31 partite. Nella stagione successiva sale di categoria e viene tesserato dalla Cavese dove ritrova l’allenatore che aveva già avuto a Messina: Giacomo Modica. La stagione in Serie C è molto positiva poiché, impiegato con continuità nel suo ruolo naturale di da ala destra nel 433, mette a referto 6 gol e 12 assist in 30 partite. Il 12 giugno 2019 arriva la grande chiamata e per Rosafio bussa il Cittadella di mister Roberto Venturato in serie B. Sotto la sua guida Rosafio viene principalmente impiegato da trequartista o seconda punta ma nelle situazioni di emergenza dimostra di sapersi adattare giocando anche da prima punta nel 4312 del tecnico veneto. Considerando tutte le competizioni, raccoglie 57 presenze, 3 gol e 9 assist in 2 anni. Nel secondo anno sfiora addirittura la promozione in Serie A salvo essere eliminato in finale play-off contro il Venezia.

Il 3 agosto 2021 l’esterno italo-svizzero passa alla Reggiana per una cifra attorno ai 200mila euro, firmando un contratto biennale. Dopo una prima stagione da 7 gol e 3 assist in 33 partite, i numeri del secondo anno calano: 3 gol e 4 assist in 31 partite, nella stagione però del trionfo della Reggiana che vince il girone B di serie C. Al termine della scadenza regolare del contratto Rosafio e la Reggiana si separano, e per l’attaccante arriva adesso la nuova esperienza in maglia biancazzurra.

Per un’approfondita analisi dal punto di vista tecnico abbiamo chiesto di lui al giornalista Diego Zilio, sempre molto attento alle dinamiche del Cittadella: “Rosafio è una seconda punta che ha dei colpi. A Cittadella non ha convinto per mancanza di costanza e cattiveria sotto porta. C’è da considerare che il calcio di Venturato gli chiedeva tanto in termini anche di dispendio fisico, cosa che in relazione al suo fisico relativamente gracile, poteva senz’altro farlo patire più di altri. In B non era titolare, era una riserva che però aveva i numeri e sapeva saltare l’uomo. Ha fatto pochi gol ma tutti molto belli, tecnicamente è sicuramente un giocatore valido: in C ha fatto bene e potrebbe essere la sua dimensione, quindi può essere un buon colpo per la SPAL”.

Abbiamo inoltre chiesto qualche informazione anche allo stesso Roberto Venturato, suo allenatore ai tempi del Cittadella (2019-2021): Rosafio è un giocatore di talento, ha grande tecnica, di piede mancino, che sopperisce la mancanza di fisicità con le qualità che ha. Ho un bel ricordo di lui, mi è piaciuto molto come giocatore nel periodo che lho allenato e soprattutto penso che sia una persona per bene, un uomo con valori importanti oltre ad essere un buon giocatore. Non posso dire se sia un acquisto azzeccato perché questa valutazione spetta a chi si occupa della parte tecnica alla SPAL: sicuramente il direttore, lallenatore e la società se si sono interessati a Rosafio è perché credono che abbia le qualità e le caratteristiche per fare bene ed inserirsi nel contesto della SPAL di questanno. Prima di venire a Cittadella giocava prevalentemente da esterno offensivo nel 433 o nel 4231; a Cittadella si è espresso al meglio giocando da secondo attaccante o da trequartista nel 4312. A me piaceva molto schierarlo da attaccante perché era un giocatore che oltre a garantire profondità e attacco degli spazi dava anche grande imprevedibilità nelle giocate grazie alle sue qualità tecniche. Nei due ruoli dattacco in cui si è espresso a Cittadella ha sempre giocato bene: io ho un bel ricordo del ragazzo, non solo sotto laspetto tecnico ma, ripeto, anche sotto laspetto morale e umano.