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La SPAL ha faticato per avere ragione della Vis Pesaro, ma è arrivata al risultato e questo le consentirà di lavorare con serenità in vista del prossimo impegno. Inevitabilmente sono molti gli aspetti da migliorare, ma lo spirito è sembrato quello giusto.

VOTO DI SQUADRA 6 –  Complessivamente la Vis Pesaro ha messo in difficoltà la SPAL più del previsto, ma il vantaggio dopo pochi minuti del secondo tempo ha premiato gli sforzi di una squadra che nel primo tempo aveva tenuto bene il possesso, fatto vedere trame saltuarie di buona qualità e creato qualche occasione dentro un’area intasata dai difensori ospiti. Contava soprattutto prendere fiducia, anche imparando a soffrire contro avversari meno quotati, e l’obiettivo è stato raggiunto. Al resto provvederà il lavoro settimanale di mister Di Carlo.

DEL FAVERO 6 – Per lui lunghi minuti da spettatore o poco più. Il pallonetto di Sylla a inizio ripresa lo infila a gioco fermo, quindi non fa testo. Per il resto si dimostra sicuro e anche coi piedi sbaglia poco.

FIORDALISO 6 – Segna in fuorigioco al 5′ sugli sviluppi di una punizione e più in generale si propone con generosità, anche se le scelte nella trequarti avversaria a volte sembrano un po’ incerte. Più guardingo nella seconda parte di gara, visto il risultato da proteggere (dal 30′ s.t. VALENTINI 6 – Dentro non al meglio per evitare lo psicodramma già alla prima giornata: la sua presenza serve idealmente da calmante durante il momento di maggior tensione agonistica. Ruvido se necessario, non disdegna la palla in gradinata in situazioni delicate).

PEDA 6 – Coi mezzi fisici e tecnici che si ritrova dovrebbe mettersi nel taschino tanti avversari e nel primo tempo non corre praticamente alcun pericolo significativo. Col passare dei minuti palesa qualche momento di incertezza in più: si parte col contrasto perso su Sylla e si finisce con la punizione concessa in pieno recupero a pochi centimetri dall’area di rigore. Porta a casa la pagnotta, ma col brivido.

ARENA 6 – Tiene a bada l’esperto Pucciarelli sfruttando una differenza fisica evidente, mentre contro il più potente Sylla soffre leggermente di più. Svetta sui palloni alti anche in area avversaria e si fa valere nei duelli corpo a corpo. Si ritrova al centro del blackout difensivo generale di metà secondo tempo, ma senza conseguenze.

TRIPALDELLI 6 – Nuova stagione, nuova opportunità. Di Carlo sceglie lui in attesa di capire che succederà con Celia e l’inizio pare incoraggiante, con discese continue e sovrapposizioni puntuali. Restano i soliti problemini con le scelte, perché qualche pallone poteva essere convertito in opportunità migliori. Nel momento critico si becca un giallo e rischia con qualche protesta eccessivamente vigorosa.

PARRAVICINI 6,5 – Aveva esordito nel surreale finale di SPAL-Parma che aveva decretato la retrocessione, oggi è arrivata anche la prima da titolare tra i professionisti. Parte subito frizzante facendo funzionare alla grande la catena di destra con passaggi filtranti e inserimenti, mentre manca un po’ di malizia e fisico per incidere nelle situazioni che crea in avanti. Cala quando la partita si fa più intensa e dura (dal 20′ s.t. CONTILIANO 6 – Dopo lo spavento dell’infortunio di inizio agosto rientra in campo tra il boato del pubblico di cui è ormai uno dei preferiti. Ci prova al volo sugli sviluppi di corner, per il resto è il solito motore che macina chilometri e palloni, in una posizione in cui può sganciarsi di più rispetto a come eravamo abituati a vederlo).

CARRARO 6 – Quello che dovrebbe essere l’ago della bilancia del gioco biancazzurro si trova ben presto a dover usare più le cattive delle buone, sfruttando i chili e l’astuzia per imporsi in mezzo al campo. Nella ripresa si concede qualche giocata creativa in più con buone intuizioni di prima. Da rivedere quando la manovra diventerà più fluida.

MAISTRO 6 – La collocazione  in campo lo costringerebbe a compiti anche di rottura, ma lui si ritrova spesso sulla linea delle punte anche grazie alla poca pericolosità degli avversari. Prende spesso l’iniziativa e fa vedere cose che in serie C sono alla portata di pochi, tentando anche di sfondare il muro rosso degli ultimi 16 metri con tentativi dalla distanza. Di Carlo gli risparmia la mezz’ora finale per garantirsi più energia e corsa in mezzo al campo (dal 20′ s.t. COLLODEL 6 – Gli servono dieci minuti di assestamento e infatti viene richiamato spesso da Di Carlo. Nel finale fa vedere qualcosa in più. Bello l’inserimento con cui serve una palla-gol a Rabbi).

SILIGARDI 6,5 – Fin dai primi minuti ha il mancino caldo: propizia il gol in fuorigioco di Fiordaliso e continua a servire ottimi palloni come quello per Antenucci al quarto d’ora del primo tempo. In generale è uno dei più ispirati e lo conferma con l’assist per lo stesso capitano nella ripresa: molto positivo anche sui calci da fermo con cross sempre pericolosi (dal 30′ s.t. RABBI 6 – Entra per dare energia e permettere a Siligardi di tirare un po’ il fiato. Ci mette la solita dose di agonismo e voglia di aiutare i compagni, ma pasticcia troppo negli ultimi metri: almeno un contropiede nel finale poteva essere gestito meglio).

SITS 6 – Schierato a sorpresa come ala sinistra, fatica inizialmente a trovare gli spazi giusti per ricevere palla, anche perché dalla sua parte Maistro cerca spesso di convergere per la soluzione personale. Mette a disposizione dei compagni i centimetri per un paio di sponde interessanti e quando ha spazio accelera mettendo in difficoltà i dirimpettai. Nel secondo tempo si fa male dopo una bella galoppata: esce aiutato dallo staff medico senza appoggiare la gamba e non lascia presagire buone sensazioni (dal 4′ s.t. ORFEI 6 – Entra e nel giro di un minuto perde due palloni potenzialmente critici, poi ne recupera bene uno e reclama un rigore. Nel finale il suo compito non è altro che di metterci la tanta corsa di cui dispone: pur con un po’ di scompiglio rispetta la consegna e gestisce pure un contropiede fondamentale sul gong).

ANTENUCCI 6,5 – Nel ritorno da capitano Ante7 gioca a tutto campo costruendosi buone occasioni e mettendo ordine con giocate per i compagni. Va vicinissimo al gol al quarto d’ora e viene sempre cercato per dare avvio alle azioni offensive. Quella del ritorno al gol sotto la Ovest è una bella storia, ma non c’è certezza che a infilare il portiere della Vis Pesaro sia stato lui e non Tonucci. Poco importa, il suo l’ha fatto e anche bene.

DI CARLO 6 – Il suo mantra dell’estate è stata la ricerca di spirito battagliero in una categoria che non concede la mancanza di cattiveria. Questa SPAL però sulla carta pare qualitativamente troppo superiore alla Vis Pesaro per limitarsi a questo e lo dimostra qualche bella uscita con cui si trovano i giocatori offensivi biancazzurri. Il vantaggio arriva nel momento giusto, quando il livello si è abbassato, anche perché dietro c’è da lavorare ancora tanto, e il volume di possesso andrebbe capitalizzato meglio sotto porta. C’è tempo e l’esultanza finale basta per capire quanto contassero i tre punti.