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A tempo quasi scaduto ci ha pensato Marco Bertini a regalare tre punti pesanti alla SPAL nella trasferta di Alessandria contro la Juventus Next Gen. Il tiro da fuori area del centrocampista arrivato dalla Lazio ha deciso una partita senza grandissime emozioni, nella quale i bianconeri hanno tentato soprattutto di non subire gol.

VOTO DI SQUADRA 6 – Contava soprattutto riprendere il filo dopo la partita col Perugia, con le buone o con le cattive. Di Carlo lo ha ripetuto spesso e i risultati di giornata lo confermano: nel campionato di serie C è spesso necessario sporcarsi le mani e strappare punti anche nelle giornate storte o in cui le cose non vanno come si vorrebbe. La SPAL ad Alessandria non è stata scintillante, ma ha rischiato nulla ed è stata paziente a sufficienza per trovare quella mezza occasione buona per intaccare il muro della Juventus Next Gen. La vittoria farà molto bene al morale. Per il buon gioco ci sarà tempo.

DEL FAVERO 6 – Interviene per la prima volta al minuto 42 del primo tempo per bloccare un tiro potente ma prevedibile di Mulazzi dal limite. Trascorre da spettatore gran parte della partita contro la sua ex squadra, anche grazie all’imprecisione degli avversari che quando si presentano in attacco non riescono a fare male.

BRUSCAGIN 6,5 – Inizia con grande convinzione e voglia di aiutare in fase di costruzione, sfruttando lo spazio concesso da Turicchia che deve abbassarsi per tenere d’occhio Siligardi. Regge bene per tutta la durata della partita contro giocatori dalle caratteristiche più svariate, dimostrando quanto sia importante avere in campo elementi con il suo bagaglio di esperienza. Mezzo punto in più perché di fatto ha giocato parte dei 90 minuti col naso rotto come rivelato da lui stesso attraverso i social.

PEDA 6,5 – 25 minuti di tranquillità, poi un errore in diagonale che rischia di spianare la strada ad Yildiz, fortunatamente senza conseguenze. Prova nel complesso di solidità senza grosse incertezze da annotare.

ARENA 6,5 – Costringe Daffara al miracolo con una sforbiciata acrobatica sugli sviluppi di un calcio d’angolo a metà primo tempo. Duella con Guerra, uno degli attaccanti più esperti di categoria, senza concedergli spazio di manovra almeno fino al cartellino giallo a fine primo tempo per una trattenuta su Salifou in ripartenza. Ammonizione spesa bene. Insieme a Peda è autore di una prova solida.

TRIPALDELLI 6 – Tiene a bada chi passa dalle sue parti e si propone con buona continuità in sovrapposizione: sfortunatamente i suoi cross sono spesso fuori misura. Con l’ingresso di Dalmonte e il contemporaneo calo fisico dei bianconeri trova la profondità e la costanza di inserimento sul fondo. Se solo riuscisse a incidere un po’ di più con l’ultimo passaggio…

COLLODEL 6 – Si incarica insieme a Carraro di andare a prendere il pallone tra i centrali spallini e di forzare il pressing quando la Juve Next Gen è in possesso palla. Tanta corsa e tanta energia a disposizione dei compagni: esce stremato dopo 75 minuti (dal 31′ s.t. PARRAVICINI 6 – Un quarto d’ora per far rifiatare il compagno pari ruolo e per proporsi in avanti con maggiore costanza, pur senza giocate eccezionali).

CARRARO ng – Oggettivamente sfortunato: la sua partita finisce dopo poco più di mezz’ora per un violento colpo al costato ricevuto in maniera incidentale da Mulazzi. Prima si incarica di mettere ordine davanti alla difesa contro i vivaci centrocampisti della Juventus (dal 37′ p.t. BERTINI 7 – Già col Perugia aveva dato segnali interessanti e stavolta si prende la copertina con un gol preziosissimo. Mostra intrapredenza).

MAISTRO 5,5 – Prende spesso palla e prova a individuare lo spazio nelle due fitte linee di difesa dei bianconeri, ma senza particolare successo. Si spende in un impegnativo avanti-e-indietro per alimentare la manovra e ogni tanto gli viene a mancare quella brillantezza che tutti s’aspettano da lui. Nel secondo tempo potrebbe colpire ma è impreciso. Rimane centrale nei piani di MDC.

SILIGARDI 5,5 – Anche nel suo caso le aspettative sono alte, ma è anche alla seconda partita in quattro giorni. I compagni lo cercano e lui prova ad accendere la luce senza però trovare guizzi in grado di scardinare la difesa di casa (dal 31 s.t. ROSAFIO 6 – Corsa e falli ben spesi per tenere a bada i giovani della Next Gen nel loro assalto finale).

RABBI 5,5 – Corsa e dedizione alla causa non mancano, ma nella posizione di centravanti fa oggettivamente fatica, se non come arma tattica per tentare di aprire spazi. Va spesso a cercarsi palloni lontano dall’area e non manca mai nel pressing quando sono gli avversari a gestire il possesso (dal 14′ s.t. ANTENUCCI 6 – La sua esperienza gli consente di gestire meglio alcuni palloni, soprattutto spalle alla porta e cercare i compagni di reparto sulle corsie esterne. Fatica a trovare varchi nei sedici metri perché la Juventus costruisce un reticolo efficace).

ORFEI 5,5 – Tra gli attaccanti è quello che inizia in maniera più promettente, inserendosi tra le linee e andando a battagliare contro i difensori bianconeri. Non riesce a trovare spazi per la conclusione, ma è una delle conseguenze di una Juventus in versione ermetica. Perde un po’ di lucidità col passare dei minuti e Di Carlo sceglie di rimpiazzarlo con un compagno più fresco (dal 14′ s.t. DALMONTE 6 – Come si era già intravisto al Mazza le qualità per fare bene ci sono tutte. La preparazione atletica andrà migliorata e sarà lì che si inizierà a vedere il vero Dalmonte).


DI CARLO 6
– Non ingannino i ritmi non altissimi: serviva una SPAL in grado di stare dentro a una partita “sporca” e la si è vista, per quanto con dei limiti nella costruzione delle azioni da gol. Ci sono aspetti sui quali il mister – per sua stessa ammissione – dovrà lavorare, anche se a complicare il suo lavoro ci sono infortuni e acciacchi che pesano. Nella serata di Alessandria può rallegrarsi d’aver visto una squadra determinata a provarci fino alla fine.