A contare i giorni, l’ultimo SPAL-Pescara non è poi così indietro nel tempo: 6 marzo 2021, poco più di due anni e mezzo fa. Ma appartiene a quel tipo di passato che si mette in un angolino e a cui si cerca di non pensare troppo, facendolo slittare dietro a tanti altri ricordi magari più datati e decisamente più gradevoli.
La partita di per sé non andò male, perché la SPAL di Marino, pur con una prestazione abbastanza deludente, tornò dall’Adriatico con tre punti in tasca, forte di uno 0-1 su rigore segnato da Valoti. Parliamo del campionato di serie B 2020/2021, il primo dopo la retrocessione e l’ultimo della gestione Colombarini. La SPAL, che all’andata aveva vinto 2-0 coi gol di Salamon e Sebastiano Esposito, arrivava alla sfida con un forte bisogno di punti. I biancazzurri non vincevano dal 18 gennaio, quando si imposero 2-0 nel derby con la Reggiana. Da lì in poi seguirono in ordine sparso sei pareggi e due sconfitte pesanti al Mazza, un 1-3 col Pordenone e un 1-4 con la Reggina. La SPAL in meno di due mesi precipitò dal terzo posto (a meno uno dalla promozione diretta) all’ottava casella.
La vittoria con gli abruzzesi, che il giorno della sfida erano terzultimi in classifica (e che a fine stagione sarebbero retrocessi) diede respiro a Marino, ma non cambiò l’andamento della squadra. Il pesante 3-0 a Pisa due giornate dopo portò all’arrivo di Rastelli sulla panchina dei biancazzurri che comunque non raggiunsero l’obiettivo playoff, venendo fortemente contestati dal pubblico. A posteriori, si può notare come Marino fu esonerato poco dopo la fiducia che Zamuner gli aveva dato proprio alla fine di Pescara-SPAL.
Il lavoro del mister è sotto gli occhi di tutti, perché prima della partita contro la Reggina, nella quale siamo rimasti subito in dieci, è stato eccellente. Abbiamo subito uno scossone, ma secondo me sono tutte chiacchiere montate ad arte.
Giorgio Zamuner, intervista post partita
Ma torniamo alla partita, che fu decisa da un episodio: un rigore generoso conquistato da Luca Mora e trasformato da Mattia Valoti all’ottavo del primo tempo, che siglò l’ottavo di quelli che sarebbero stati i suoi undici centri stagionali in campionato.
Pescara-SPAL 0-1 (p.t. 0-1)
Pescara (352): Fiorillo; Guth, Drudi, Scognamiglio; Bellanova, Dessena (dal 10’ s.t. Rigoni), Busellato (dal 26’ s.t. Memushaj), Machin (dal 26’ s.t. Maistro), Masciangelo; Odgaard (dal 26’ s.t. Galano), Giannetti (dal 10’ s.t. Ceter). Allenatore: Grassadonia.
SPAL (352): Thiam; Okoli (dal 1’ s.t. Tomovic), Vicari, Ranieri; Sernicola, Valoti (dal 1’ s.t. Esposito), Missiroli (dal 34’ s.t. Segre), Mora, Sala (dal 37’ s.t. Dickmann); Asencio, Di Francesco (dal 12’ s.t. Paloschi). Allenatore: Marino.
Arbitro: La Penna di Roma
Marcatori: 8′ p.t. rig. Valoti.
Espulsi: Drudi (P) al 43′ p.t. per doppia ammonizione
La partita fu equilibrata, tanto che sembrava tutto meno che uno scontro tra una retrocessa dalla A con grandi ambizioni e una squadra che faticava a stare a galla in B. Il Pescara, in dieci per tutto il secondo tempo per l’espulsione di Drudi, tenne vivo l’incontro fino al 94’, quando Rigoni sfiorò il gol su una mezza girata in area.
Insomma, fu una vittoria che lascio più interrogativi che certezze e anche i giudizi dei tifosi furono abbastanza tiepidi.
Ovviamente quando si attraversano momenti nei quali mancano i tre punti da molto tempo un po’ di tensione c’è. La squadra vuole tirarsi fuori dalla situazione nella quale ci siamo cacciati per molti motivi e adesso ha ripreso il filo del discorso bruscamente interrotto.
Pasquale Marino, intervista post partita
Quel giorno con l’altra maglia biancazzurra c’era Fabio Maistro, che entrò in campo al 67’. In quell’anno sfortunato per i delfini il centrocampista polesano giocò ben 30 partite e segnò 4 gol. A parti invertite invece la SPAL ritroverà da avversario Luca Mora, che la stagione scorsa (la prima in Abruzzo) ha segnato 5 gol in 39 presenze tra campionato e playoff.