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L’epilogo di SPAL-Pescara è stato tanto doloroso quanto casuale. I biancazzurri hanno dimostrato di potersela giocare alla pari con una delle pretendenti alle prime posizioni del girone ed è stata punita solo da un pesantissimo errore individuale a partita quasi terminata.

VOTO DI SQUADRA 6 – Al netto dei due errori dei singoli sui gol al passivo, la prestazione della SPAL c’è stata eccome. Probabilmente la più convincente di questo inizio di stagione. Alla fine la squadra di Colucci non ha sfigurato contro un’avversaria ancora imbattuta e che presenta un grande potenziale offensivo, spesso rimanendo corta e propositiva. Purtroppo per la SPAL non è ancora sufficiente per portare a casa punti.

DEL FAVERO 4 – Un errore clamoroso al 90′ su un tiro da fuori area senza pretese di Cangiano vanifica tutto quanto di buono la SPAL aveva messo assieme nei precedenti 89 minuti. Non è la prima volta che una sua incertezza fa perdere punti ai biancazzurri e questo dovrà inevitabilmente essere oggetto di riflessione.

BRUSCAGIN 5,5 – Difende la sua zona di campo senza spingere granché sulla fascia. Un po’ troppo ruvido in alcuni frangenti, pur non commettendo errori grossolani.

PEDA 6 – Gioca con ordine, senza strafare, facendo partire diverse azioni con qualche tentativo in verticale. Sul gioco aereo è dominante e dimostra sicurezza andando in anticipo sugli avversari.

ARENA 5,5 – In avvio anticipa Merola disinnescando una potenziale occasione per il Pescara. Non sempre è sicurissimo negli interventi, come quando abbatte Manu al 84′ al limite dell’area con un balzo un po’ avventato.

CELIA 6,5 – Segna sotto la Ovest su assist di Dalmonte, piazzandosi come attaccante aggiunto. L’intesa col compagno sembra essere buona, con frequenti sovrapposizioni e scambi. Perde clamorosamente Merola alla mezz’ora e in qualche occasione si dimostra distratto. Il bilancio complessivo rimane comunque favorevole.

CONTILIANO 6,5 – Ha un’occasione d’oro sui piedi al 40′ sul filtrante di Dalmonte, ma il tiro viene ribattuto da Plizzari. Corre tantissimo mettendoci la grinta che si è sempre vista da parte sua. Inspiegabile il suo accantonamento finora, al netto dei problemi fisici iniziali (dal 67′ COLLODEL 5 – Corre tanto e si spende per i compagni, ma perde anche ingenuamente la palla che porta al 2-1. I compagni reclamano un fallo che magari ci poteva stare).

CARRARO 5 – Torna titolare dopo l’infortunio e di lui ci si ricorda principalmente per il fallo da rigore su Cuppone che porta Tunjov sul dischetto. Anche nella ripresa è avventato al limite dell’area e concede una punizione pericolosa. In costruzione alimenta la manovra, ma non riserva giocate illuminanti.

MAISTRO 5,5 – La fase di interdizione non è il suo forte e almeno tre palloni (tra cui quello che porta al vantaggio del Pescara) passano dalle sue parti senza che riesca ad intercettarli. Meglio quando c’è da giocare palla, ma da lui ci si aspetta di più anche in fase di conclusione.

SILIGARDI 5,5 – Scheggia la traversa su punizione con una bordata sotto la Ovest. Di fatto le cose più interessanti le produce a palla ferma o quasi, perché quando c’è da allungare dimostra ancora una condizione non ottimale (dal 67′ ROSAFIO ng – Si allunga troppo la palla nell’occasione di un pericoloso contropiede, poi palesa qualche difficoltà fisica dovuta a un colpo ricevuto al costato che gli toglie il respiro).

DALMONTE 7 – Schierato in campo un po’ a sorpresa è per distacco il migliore per quantità e qualità di giocate decisive o potenzialmente tali. Scatta, illumina e fa l’assist per Celia nell’occasione del gol spallino. Prima aveva messo in porta Contiliano con un’altra intuizione notevole. Davvero difficile oggi chiedergli di più (dal 87′ RAO ng – Pochi minuti per dare il cambio al compagno).

ANTENUCCI 6 – La solita gara di sacrificio e fatica, con pochi palloni realmente a disposizione per provare a segnare. Si incarica di aprire spazi per Dalmonte, Siligardi e i compagni del centrocampo e nella ripresa manca l’aggancio su un pallone parecchio invitante all’altezza degli undici metri (dal 87′ RABBI ng – Niente da segnalare nei pochi minuti a disposizione).

COLUCCI 6,5 – All’esordio in campionato davanti al record di pubblico stagionale mette in campo la miglior SPAL vista fino ad ora in campionato. Squadra corta, mezza dozzina di tiri verso la porta e grinta in quantità. La sconfitta, questa sì, è arrivata casualmente per errori dei singoli ma il cambio sembra aver sortito effetti positivi.