credit: Amaranto Magazine
Dimedia – leaderboard
Dinamica Media – leaderboard

Nel posticipo della nona giornata di serie C di lunedì 23 ottobre la SPAL farà visita all’Arezzo di mister Indiani. Le squadre arrivano da momenti poco felici: a entrambe manca la vittoria in campionato da circa un mese e per questo si prospetta una partita chiusa e complicata da sbloccare. Per capire cosa aspettarsi dai toscani abbiamo sentito il collega Andrea Avato di Amaranto Magazine.

Come arriva l’Arezzo alla partita di lunedì sera?
“L’Arezzo non arriva all’appuntamento di lunedì nelle condizioni migliori: la squadra ha fatto un punto nelle ultime tre giornate perdendo le ultime due partite rispettivamente contro Cesena e Recanatese. La sconfitta sul campo di Recanati è stata pesante per il valore dell’avversario e soprattutto per la prestazione che è stata sicuramente la più brutta di questo inizio di stagione. Il morale non è quindi alle stelle, ma la società attraverso una conferenza stampa – indetta per presentare il nuovo responsabile del settore giovanile Paolo Bertini – ha approfittato per rinnovare la fiducia a mister Indiani. Da questo punto di vista credo che non siano previsti scossoni neanche se dovesse arrivare una sconfitta lunedì sera perché il rapporto tra l’allenatore e il direttore è molto solido. Questo rappresenta il tredicesimo anno in cui Indiani e Giovannini lavorano insieme, quindi c’è una conoscenza approfondita e un rapporto di grande fiducia”.

Quanto è cambiata la squadra rispetto alla stagione precedente in cui l’Arezzo ha vinto il campionato di serie D ?
“La società ha deciso di intraprendere la linea della continuità e sono stati infatti confermati ben 14 giocatori dell’annata precedente, compresi diversi giovani che Indiani sta utilizzando in maniera costante in queste prime giornate. Proprio nei giorni scorsi grazie all’utilizzo dei giovani l’Arezzo ha incassato dalla lega la prima tranche di circa 60mila euro perché ha avuto una media di utilizzo di giovani di circa 350 minuti a partita. Non è un obbligo imposto dalla società far giocare questi ragazzi, ma Indiani nella sua carriera è sempre stato un allenatore che ha dato fiducia a calciatori di giovane età. I risultati altalenanti di questo inizio di stagione si possono spiegare anche così. Ovviamente sono stati puntellati e rinforzati un po’ tutti i reparti ma seguendo una linea di grande continuità rispetto all’anno passato”.

Quali sono le effettive ambizioni di questa squadra?
“L’ambizione della squadra è ottenere una salvezza tranquilla senza playout. A inizio stagione sia Giovannini sia Indiani avevano spiegato che l’obiettivo era quello di fare la mina vagante del torneo salvandosi tranquillamente, magari togliendosi qualche soddisfazione vincendo qualche confronto di cartello. L’obiettivo è quindi arrivare tra l’ottavo e il dodicesimo posto, ma se si arriva nella parte sinistra della classifica è ovviamente meglio. Il progetto è ovviamente a media-lunga scadenza con l’obiettivo di consolidarsi e salire di categoria nel giro di tre anni”.

Degli amaranto oggi a disposizione di Indiani alcuni sono passati per Ferrara. Nello specifico Castiglia, Shaka Mawuli e Polvani. Qual è il loro peso specifico in squadra e come si può inquadrare il loro andamento stagionale?
“Polvani è uno dei pilastri della squadra ed è il giocatore che, insieme a Chiosa, forma la coppia più affidabile di difensori centrali. Ha avuto un problema fisico che gli ha fatto saltare le partite contro Cesena e Recanatese, ma dovrebbe rientrare proprio lunedì. È un giocatore che avrebbe potuto sicuramente fare una carriera migliore, ma gli infortuni, compreso quello importante che ha avuto a Ferrara, lo hanno frenato. Shaka Mawuli invece rappresenta la rivelazione di questo inizio di stagione: è il giocatore che fino a questo momento è stato più continuo, ha già fatto gol ed è per caratteristiche ciò che mancava alla squadra. È un elemento di grande fisico, ma che ha dimostrato di avere anche eccellenti qualità tecniche. Castiglia infine: è stato il vero protagonista della stagione della promozione che è stata splendida al di là della sua età. Quest’anno ha giocato un po’ meno e nelle ultime due settimane è stato indisponibile per un problema al piede. È stato un inizio sicuramente anonimo, però per il peso che ha nello spogliatoio resta un giocatore molto importante. Pulito, elegante e molto educato. Non credo che possa lottare per una maglia da titolare in vista di lunedì considerando anche le sue condizioni fisiche non perfette”.

Ci può dire qualcosa in più sul centravanti Libor Kozak, che molti di noi ricordano ai tempi della Lazio?
“Kozak è arrivato il 10 di agosto quando la squadra aveva già iniziato a lavorare. Non ha quindi iniziato nelle migliore condizioni e anche per caratteristiche fisiche ha necessitato di tempo per entrare in forma. In questa prima fase della stagione ha avuto poco spazio e quando lo ha avuto non ha tirato fuori prestazioni convincenti. C’è stata anche una battuta di Indiani al termine della sfida di coppa Italia contro la Lucchese, in cui ha fatto intendere che non gli era piaciuta la prestazione dell’attaccante ceco. È rimasto quindi fuori anche domenica scorsa a Recanati e quando il mister ha messo la seconda punta per recuperare la situazione di svantaggio, ha preferito il 2004 Crisafi lasciando in panchina Kozak per tutta la partita. Rappresenta quindi in un certo senso un caso, seppur proprio nei giorni scorsi i direttori l’abbiano un po’ smontato in conferenza stampa. Lunedì potrebbe avere la giusta occasione per mettersi in mostra, anche perché Indiani è stato invitato a cambiare qualcosa, visto che l’Arezzo è una squadra che segna pochi gol e ne subisce un po’ troppi”.

A livello di formazione ci sono dubbi di qualche tipo in vista della gara di lunedì?
Sono da monitorare le situazioni legate a Iori e Renzi che dalla giornata di giovedì si allenano a parte a causa rispettivamente di una distorsione alla caviglia e un risentimento muscolare. Al momento regna comunque un certo ottimismo affinché possano essere entrambi della partita”.

IPOTESI DI FORMAZIONE (433): Trombini; Lazzarini, Polvani, Chiosa, Coccia; Settembrini, Mawuli, Foglia; Pattarello, Iori, Gucci. 

Indisponibili: Masetti.
Squalificati: nessuno.