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Al termine della tanto attesa vittoria che mancava da quasi due mesi, mister Leonardo Colucci ha così analizzato i temi di SPAL-Olbia 2-0 in conferenza stampa:

PARTITA – “Non è facile quando c’è da vincere una partita a tutti i costi, perché c’è tanta pressione. I ragazzi sono stati bravi: chi ha giocato titolare, chi è subentrato e chi era in panchina. Lo si è visto dagli abbracci quando abbiamo fatto gol che questo è un gruppo sano, che ha valori e che mette sempre tutto. Sono particolarmente felice per questi ragazzi perché è una vittoria tutta loro che hanno condiviso con società, tifosi, dirigenti e presidente. Tutti noi vogliamo fare qualcosa di importante e siamo soddisfatti. La vittoria è il frutto della prestazione”. 

SVOLTA – “La svolta è iniziata nella sconfitta, perché si acquisiscono fiducia e consapevolezza, ma con la vittoria sicuramente si lavora meglio e tante situazioni negative vanno via dalla testa. Sono convinto che con questi ragazzi e con l’acquisto di Edera, che volevo fare entrare negli ultimi dieci minuti ma poi bisognava difendere, possiamo lavorare bene. Sono stati bravi anche quando abbiamo cambiato sistema di gioco perché danno sempre l’anima: paradossalmente quando abbiamo messo i tre dietro e le punte vicino ci siamo alzati. L’asticella noi dobbiamo metterla sempre più alto senza creare pressioni”.

CONTINUITÀ – “Anche nelle altre ultime quattro gare abbiamo fatto prestazioni importanti perché dare continuità di risultati significa aver trovato solidità in tutti i reparti. Oggi i tre attaccanti (Maistro, Rao e Rabbi) erano i primi a pressare per fare in modo che la difesa fosse più alta. La convinzione viene attraverso la vittoria. È una vittoria importante perché per tanti giovani non è facile vivere queste situazioni al primo anno d’esperienza tra i grandi”. 

CONTILIANO – “Nicolò è il figlio che tutti vorrebbero avere. Come lui ci sono altri dieci giovani che meriterebbero di giocare, ma purtroppo si gioca in undici. Nicolò è una spugna, impara in fretta e non lesina mai una goccia di sudore. Oggi ha fatto una partita encomiabile perché è stato 25 giorni fermo e ha giocato con cinque o sei allenamenti nelle gambe per 84 minuti. Il ragazzo ne aveva ancora, ma per far giocare anche gli altri ha chiesto di essere sostituito”.  

CALCI PIAZZATI – “Che faccia gol il difensore o l’attaccante non è importante, l’importante è che vinca la SPAL. Oggi hanno fatto gol i due difensori, sabato scorso Rabbi che è una punta. Non è importante tanto chi attacca la palla, ma come si mette la palla e oggi Maistro ha dimostrato le sue qualità da questo punto di vista”.

ANTENUCCI – “Mirco è un ragazzo che dà l’anima: può partire dall’inizio o subentrare. È logico fare un ragionamento a 360 gradi e quindi valutare le situazioni: Rabbi stanca gli avversari, poi entra Mirco e conclude il lavoro. Mirco è importante anche senza giocare. Oggi è entrato e ha fatto una buona partita”.

RAO – “Rao è un ragazzo del 2006 che sta tirando la carretta da cinque, sei partite. Di solito i 2006 in Italia giocano in Primavera. Il suo cambio è stato fatto perché il ragazzo ha dato tutto giocando con le due punte vicine. Poi la paura c’è e delle volte si ha il braccino corto, ma il cambio è stato fatto per vincere la partita. È sicuramente un ragazzo con qualità importanti in quanto uno dei pochi 2006 titolari in Italia”.

LAVORO – “Nei prossimi giorni i ragazzi lavoreranno sulla fiducia, sull’entusiasmo e sulla voglia di migliorare. Soprattutto andranno a festeggiare con i cari in tranquillità e serenità. Noi dobbiamo lavorare sulla condizione e sulla fiducia per recuperare giocatori importanti. Con il recupero di questi elementi possiamo sicuramente fare un buon girone di ritorno”.