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Delle tre partite che hanno aperto il campionato della Mobyt ricordiamo l’astinenza offensiva di Casadei, lo scarso apporto difensivo del giovane Pipitone, la discontinuità di Jennings, i problemi di falli di Benfatto a Matera e il suo infortunio contro Omegna. Risultato: nella gara inaugurale servirono alcune giocate pesanti di Mays e di Benfatto per vincere; contro la Bawer non bastò uno strepitoso terzo quarto di Ferri; e con Omegna non furono sufficienti i cinquantacinque punti arrivati dal solo reparto guardie. Poi a Ruvo di Puglia Benfatto, che sembrava dovesse star fuori un mesetto, strinse i denti e giocò. Casadei entrò ufficialmente in gruppo, anche in attacco, e partì la striscia, ancora aperta, di  vittorie.

Furlani sostiene che quando Ferrara riesce a mettere in fila tre o quattro difese forti anche l’attacco guadagna fluidità, e le partite generalmente vanno in discesa. Finora nel reparto lunghi, solo Casadei e Benfatto hanno dato garanzie da questo punto di vista e vi confesso che ieri, all’intervallo, pensare ad una Mobyt costretta ad affrontare venti minuti di gioco senza questi due, con un risicato vantaggio di tre punti e l’inerzia totalmente spostata a favore di Reggio Calabria, mi ha fatto inzuppare la camicia.

Entrano Jennings e Pipitone, due che fino a ieri di garanzie ne avevano date poche: rimango nel mio bagnato scetticismo e mi preparo a soffrire per altri venti minuti. Ma non è così, ancora una volta dobbiamo tirar fuori gli elogi al gruppo, alla personalità e al carattere di tutti i giocatori che lo compongono, dal primo al decimo (che potrebbe benissimo essere Pipitone). L’americano fa male, ha un fisico che non è legale in questa categoria, e una mano che non è legale su quel fisico. A questo, ieri, ha aggiunto la mentalità di chi sa di avere la squadra sulle spalle, mentalità che si traduce nel suo record stagionale di quattordici rimbalzi (di cui uno sicuramente in Top Ten negli highlights della settimana). Il giovane siciliano invece, pur non avendo lo stesso potenziale offensivo, ha risposto presente nell’occasione più complicata che gli è capitata in carriera, anche lui segna il record di rimbalzi (11) e limita Ammanato a nove punti nel tempo in cui se trova davanti. Nelle ultime sette partite, sette giocatori diversi ha vestito i panni dell’eroe di serata, si accettano scommesse su chi sarà il mattatore a Chieti.