foto Filippo Rubin
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Per quanto infarcita di pareggi che hanno spostato poco la classifica, la striscia di sei risultati utili ha aiutato alla SPAL a ritrovare un po’ di morale e compattezza. Basteranno per fare bene anche contro il Cesena, capolista solitaria che non perde dalla prima di campionato? Mister Colucci arriva al derby emiliano-romagnolo con l’infermeria in progressivo svuotamento e l’aggiunga di Büchel, messo sotto contratto giovedì.

INDISPONIBILI – Non ci saranno i lungodegenti Arena, Siligardi e Sits. A loro si aggiunge il giovane Saiani a causa di un problema fisico accusato in settimana. Si può ritenere completamente ristabilito Iglio, mentre Dalmonte, nonostante un’ulteriore settimana di lavoro individuale, si avvicina gradualmente al reintegro e sarà convocato per riassaporare l’atmosfera della partita.

L’AVVERSARIO – “Faccio innanzitutto i complimenti al Cesena che sta facendo un campionato incredibile. I 29 punti di distacco tra noi e loro sono lì a dimostrarlo. In settimana abbiamo preparato la partita lavorando bene e valutando con attenzione la forza degli avversari, che non hanno mai perso se non alla prima giornata. Abbiamo grande rispetto, ma è pur sempre un derby e vorremmo fare un regalo ai nostri tifosi vincendo la partita. La classifica parla: per certi aspetti è veritiera e per altri, legati a situazioni particolari, lo è meno, per cui giocheremo a testa alta come abbiamo sempre fatto. L’atteggiamento di domenica deve essere sempre quello propositivo, per il discorso tattico c’è la strategia“.

SCELTE – “Antenucci titolare? Mirco, come tutti i giocatori di questa squadra, si allena forte in settimana e quindi può giocare o può subentrare. In questo periodo in modo particolare ho ribadito spesso come le scelte siano importanti. Chi va in campo viene scelto in base all’avversario, a che caratteristiche si vuole offrire e al modo in cui si può entrare in campo a partita in corso. Senza girarci troppo intorno sappiamo tutti chi è Antenucci: anche nelle volte in cui non gioca o entra diventa importantissimo durante la settimana. Per dirla con una delle mie massime: ‘La parola conduce, l’esempio trascina’“.

CRESCITA – “Penso che la compattezza ritrovata vada oltre gli ultimi 6 risultati utili: abbiamo giocato un paio di partite in precedenza in cui meritavamo altri risultati. È logico che con il risultato a tuo favore trovi maggiore leggerezza e consapevolezza nei tuoi mezzi: si respira in gruppo e in spogliatoio la voglia di fare bene per la maglia. Vincere aiuta a vincere: nel nostro caso abbiamo raccolto diversi risultati utili consecutivi, ma ci manca ancora quel qualcosa in più per fare i tre punti pieni. Dobbiamo diventare più cinici, crederci sui palloni anche quando sembrano persi o in mano all’avversario, o quando ci sembra di non poter arrivare sulla palla“.

ATTEGGIAMENTO – “Chiederò ai ragazzi di giocare a testa alta, con grande rispetto dell’avversario, ma andando in campo spensierati. Senza avere il timore di non farcela, guardando l’avversario negli occhi. Sereni, ma nello stesso tempo intensi, per fare una partita gagliarda e tosta per trascinare i nostri tifosi. Sono sicuro che i ragazzi faranno una bella partita. Se i ragazzi sono più spensierati rispetto a qualche partita fa è senz’altro merito dei risultati positivi, che aiutano a prendere consapevolezza e penso che con una vittoria potrebbe aumentare ulteriormente. Ci manca davvero quel poco che potrebbe farci svoltare definitivamente“.

MIGLIORAMENTI – “Quello su cui abbiamo lavorato è sicuramente la consapevolezza dei nostri mezzi: il lavoro quotidiano aiuta e nell’ultimo periodo siamo riusciti ad avere a disposizione con continuità la settimana di allenamenti ideale, in cui puoi migliorare e lavorare sulle singole sbavature. A esempio prima sbagliavamo delle ricezioni dei palloni con il corpo messo in malo modo. Ma ricordiamoci sempre che questa è una squadra sì composta da giocatori esperti, ma anche da 9-10 giocatori nati tra il 2004 e il 2006. I ragazzi sono delle spugne, ma hanno bisogno di tempo per sbagliare e imparare: vedo un miglioramento generale, soprattutto tra i più giovani, che porta sicuramente a un maggiore compattezza tecnica e morale“.

CRESCITA PERSONALE – “Io sono sempre stato lo stesso, anche quando le cose andavano peggio di come vanno oggi. Magari a volte vengo in conferenza con la barba, altre no (ride, ndr). Il mio impegno è sempre lo stesso e sono felice quando vedo che la squadra gioca bene e raccoglie risultati, per il bene dei ragazzi, dei tifosi, della società. Ho sempre preferito lavorare dietro le quinte, lascio poco spazio alle mie emozioni in pubblico: anche quando segniamo, difficilmente esulto perché sono sempre concentrato. Sono molto esigente nei miei confronti e questo porta ad alzare sempre l’asticella“.

NUOVI INNESTI – “Edera sta con noi ormai da un mese: si allena bene e domenica è entrato con il piglio giusto, si vedeva che aveva voglia di spaccare il mondo. Giusto così, visto che era fuori da un bel po’. Per quanto riguarda Büchel invece si parla di un ragazzo che ha scelto la SPAL e ha fatto di tutto per venire qui. Ha svolto un solo allenamento con noi e quindi dobbiamo valutare se possiamo utilizzarlo anche nell’ottica del rispetto di tutto il gruppo. Non ho abbastanza informazioni per dire quanti minuti ha nelle gambe, ma sono sicuro sia un giocatore che farà crescere tanto anche tutti quelli che gli staranno intorno“.

MERCATO – “La sessione di mercato invernale ormai è regolare da circa vent’anni, quindi non capita solo a noi di doverci allenare e viverla quotidianamente. Il calciatore è un professionista e quando indossa la maglia deve dare il massimo sempre: è successo con Celia che è andato via e bisogna ricordarsi che tutti sono utili, ma nessuno è fondamentale. Tutti ne sono consci e la squadra si fortifica ancora di più nelle difficoltà“.

 

IPOTESI DI FORMAZIONE (433): Alfonso; Fiordaliso, Peda, Bassoli, Tripaldelli; Collodel, Carraro, Contiliano; Rao (Edera), Maistro, Rabbi (Antenucci).v