foto Roberto Manderioli
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Di fatto Marcel Büchel (1991) si presenta alla stampa ferrarese con un anno di ritardo: a gennaio 2023 sembrava tutto predisposto per il suo arrivo dall’Ascoli, ma poi la trattativa sfumò. L’esperto centrocampista ha tenuto la sua prima conferenza stampa assieme all’altro nuovo acquisto Massimo Zilli

A introdurre brevemente il giocatore ci ha pensato ovviamente il dt Filippo Fusco che ha speso parole d’elogio per il nazionale del Liechtenstein: “Sono molto contento che Marcel abbia scelto Ferrara con convenzione, perché aveva altre situazioni che si potevano sviluppare. Con lui ho già condiviso altre esperienze lavorative al Bologna e al Verona. La sua presenza sarà sicuramente importante non solo come calciatore, ma anche in qualità dei suoi valori umani e personali. Nonostante i tanti anni di carriera in Italia in cui ha dimostrato di essere un giocatore di valore. Lo considero un leader e un ragazzo fantastico che darà un grande contributo alla SPAL”.

La parola è successivamente passata allo stesso Büchel che dopo aver ringraziato il presidente Tacopina per la grande opportunità, si è dichiarato molto felice di far parte della SPAL e soprattutto pronto a dare il massimo. Il nuovo regista biancazzurro ha quindi risposto alle domande che gli sono state rivolte.

OBIETTIVI – “Ci sono diverse ragioni per le quali ho scelto Ferrara: il direttore, la squadra e il nome della società che è molto importante. Come ha detto il direttore avevo la possibilità di giocare in categorie superiori, ma sono venuto qui perché sono già stato vicino alla SPAL, anche se poi non si è mai concluso il trasferimento. Personalmente vedo del potenziale e tra i miei obiettivi c’è quello di aiutare la squadra a risalire in serie B. Obiettivi personali non ne ho in quanto cercherò di dare il massimo, di aiutare la squadra e i giovani pensando partita dopo partita”.

AMBIENTAMENTO-  “Ho trovato una squadra molto positiva nonostante la classifica. Il gruppo lavora bene, è unito e come spesso capita non è scontato che ci si trovi immediatamente a proprio agio. Io invece mi sono sentito subito dentro la squadra, forse anche perché conoscevo già alcuni ragazzi. Questo aiuta molto a lavorare e ad entrare subito nelle gerarchie del mister. Sono contento e convinto che con il rientro dei giocatori infortunati percorreremo la giusta strada”.

PASSATO – “È vero che l’anno scorso sono stato vicino alla SPAL, però sono sempre rimasto concentrato sul campo in quanto le trattative riguardano prima di tutto società e procuratori. Mi sentivo molto vicino per il fatto che lo scambio con Proia sembrava lì lì per concretizzarsi, ma poi non se ne è fatto nulla. Forse era meglio se fossi venuto un po’ prima (ride, ndr) però chi mi conosce sa cosa penso dell’Ascoli che mi ha dato tantissimo. Ripeto, non conoscevo bene le dinamiche e se non si è fatto ci sarà stato sicuramente un motivo”.  

CONDIZIONE – “Ho cominciato la stagione ad Ascoli poi sono andato via. Mi trovo in ottime condizioni anche perché quando sono stato a casa ho giocato in nazionale tra ottobre e novembre. Solo nel mese di dicembre ho fatto un po’ di meno, ma sono un  professionista e un lavoratore e non sono preoccupato. Il campo mi è mancato anche perché sono gli allenamenti che ti permettono di farti andare al 100%. Abbiamo fatto questa settimana piena e mi sento pronto, anche se poi sarà il mister a decidere”.

CATEGORIA – “Sinceramente non penso tanto alla categoria perché ogni partita che giocheremo in casa sarà come una di serie B, con uno stadio che pochi hanno in questo campionato. La serie C è sicuramente tosta, però io cercherò di andare in campo pensando che la categoria sia la serie B, in quanto abbiamo una rosa che è all’altezza, con giocatori forti e giovani forti che hanno solo bisogno di tempo e fiducia”.