Mettiamola così: in termini pratici quella presentata oggi a Ferrara non è una vera polisportiva. Ma questo già si sapeva prima che venisse annunciato da Raffaello Pellegrini e Raffaele Maragno, rispettivamente presidente e amministratore delegato di “Pro Sport Estense”, la società di servizi che vede coinvolte Spal, Pallacanestro Ferrara e Aquile. Non è una polisportiva in termini pratici, lo è in senso filosofico, nel senso che alla base vi è una condivisione di valori – morali, ma anche materiali – che mira a stabilizzare il panorama dello sport professionistico a Ferrara. Cosa farà Pro Sport Estense in concreto? Il nuovo sodalizio si propone di fare da unico interlocutore per chiunque intenda sostenere le attività delle tre squadre in questione, garantendo una gestione unitaria e una serie di incentivazioni reciproche tra calcio, pallacanestro e football americano. A fianco di questo vi è il proposito di promuovere, gestire e commercializzare la pubblicità negli impianti sportivi gestiti dalle tre società. In sostanza la più classica delle traduzioni pratiche del principio secondo cui l’unione fa la forza. Il progetto, abbozzato in estate dai già citati Pellegrini e Maragno e dal presidente della Pallacanestro Ferrara Fabio Bulgarelli, ha beneficiato del ruolo fondamentale della famiglia Colombarini, coinvolta sia sul fronte calcistico, sia su quello cestistico.
L’obiettivo non è solo quello di convogliare più risorse economiche a beneficio delle tre realtà, ma soprattutto quello di ridurre i costi e valorizzare al meglio i capitali a disposizione. Non a caso il motto scelto da DiMedia per il nuovo soggetto è: “Investire insieme, per crescere”. Stando alle parole di Pellegrini, l’avvento di Pro Sport permetterà di superare l’idea secondo cui Ferrara e il suo territorio non siano in grado di sostenere le realtà sportive della città: “La nostra è un’operazione volta anche a scardinare una certa resistenza culturale. Molti lavorano all’esclusiva salvaguardia del proprio orticello, noi andiamo in una direzione opposta”. In altre parole, la porta è aperta se qualcun altro intende accomodarsi. Da parte sua Bulgarelli ha sottolineato come una parte dell’imprenditoria ferrarese si stia già affacciando con interesse su questo nuovo fronte: “Fare il presidente di una squadra sportiva logora e non poco, ma ora c’è la possibilità di contribuire a un sistema, ricavandone dei benefici”.
A benedire l’operazione per conto dell’amministrazione comunale c’era l’assessore allo sport Luciano Masieri. In particolare l’assessore ha rimarcato l’eccessiva atomizzazione delle realtà sportive di Ferrara e provincia, plaudendo quindi alla scelta di unire le forze per le società più in vista della città. L’occasione è stata utile anche a fare il punto sulla situazione degli impianti sportivi e sul loro ruolo preponderante nel progetto, anche in vista di eventi collaterali legati alla polisportiva. Si pensi ad esempio al Superbowl italiano, che verrà disputato anche nel luglio 2014 allo stadio Paolo Mazza, con tanto di opzione anche per la stagione 2015. Su questo fronte Masieri ha dovuto incassare la provocazione di Walter Mattioli: “Speriamo che l’assessore riesca a darci presto un centro di via Copparo pienamente utilizzabile. Se venissero liberati gli uffici del piano superiore potremmo ricreare un punto di riferimento 360 gradi per la Spal”.