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Prestazione e risultato, pacchetto completo. La bella vittoria sul Gubbio riporta un po’ di sereno in casa SPAL. Dopo un avvio di gara sottotono e diversi errori tecnici i biancazzurri hanno saputo sfruttare al meglio le occasioni create con due belle scorribande finalizzate da Zilli nel primo tempo. Sigillo del match nel finale dopo un secondo tempo di gestione, di difesa del risultato e tentativi di ripartenza. Nell’immediato post-partita mister Mimmo Di Carlo ha così risposto alle domande dei giornalisti per commentare la partita della sua SPAL.

PRESTAZIONE – “Abbiamo cercato di partire mantenendo la compattezza, anche per via della settimana difficile che abbiamo vissuto. Era necessario conoscere l’avversario, capire come si schierava e se preferiva attaccare centralmente o sulle fasce: i primi minuti sono stati fondamentali anche sotto questo punto di vista, per vedere come si sarebbero comportati e prendere le contromisure necessarie. Questa è una squadra che, soprattutto quando gioca in casa, ci mette davvero il cuore e quell’intensità che ho chiesto nel corso della settimana. Tutti, dal portiere all’ultimo dei panchinari e a chi era in tribuna, hanno dato tutto quello che potevano e dovevano dare. Dopo il primo gol di Zilli ci siamo davvero aperti e abbiamo giocato una bella partita, senza paura. Nel secondo tempo abbiamo giocato anche meglio, facendo una prova da squadra matura, palla a terra e gestendo bene il pallone“.

Non c’è molto altro da commentare riguardo la prestazione. 3-0, doppietta di Zilli che si è sbloccato, gol di Ghiringhelli: potete immaginare la nostra soddisfazione e quella dei nostri tifosi, perché come ho ripetuto più volte la nostra salvezza passa dalle partite in casa. Quando vinci in casa in questo modo, come avevamo fatto anche con il Rimini, si crea quella mentalità che piace a tutto l’ambiente, dai tifosi alla proprietà passando per i giocatori e i tecnici. Prendiamoci la vittoria, stiamo diventando una squadra forte in casa e ora dobbiamo diventarlo anche fuori“.

Nei primi minuti abbiamo subito un po’ la loro manovra, ma non abbiamo mollato di un centimetro, perché se non metti pressione sul tiro e non ci metti la gamba poi il gol rischi di subirlo. Oggi non abbiamo preso gol per la terza partita di fila, e abbiamo segnato tre reti al Mazza per la seconda volta. Questi sono tutti segnali di un gruppo coeso e che inizia a ragionare in un certo modo: ci vuole continuità perché non abbiamo ancora fatto nulla e la salvezza è attorno ad una soglia di 43 punti. Se domenica saremo in grado di riproporre una prestazione come questa è chiaro che metteremo in difficoltà anche l’Entella. Questo mi aspetto dalla squadra. Dobbiamo essere bravi a tenere i piedi per terra e continuare a lavorare tutti in gruppo. Chi è entrato ha fatto sempre la cosa giusta e questa è la mentalità che voglio dalla SPAL. Mancano tre partite: cerchiamo di fare di tutto per raggiungere la salvezza che è la cosa a cui tengo di più, possibilmente il prima possibile“.

TIFO E PARTECIPAZIONE – “Col Rimini era partito un po’ un nuovo tipo di mentalità e di legame con l’ambiente, poi purtroppo nella partita successiva non abbiamo dato quella continuità di prestazione che tutti avremmo voluto. Per arrivare alla salvezza dobbiamo pensare a chi ci sta dietro e tenere nel mirino quelli davanti: sappiamo che il destino è nelle nostre mani, sappiamo che in casa abbiamo un pubblico straordinario. Anche oggi sentivo la spinta da tutti i settori. Questa è la partecipazione dello stadio di cui abbiamo bisogno e che dobbiamo meritarci. Da quando sono arrivato ho subito posto come obiettivo quello di guadagnarci la fiducia e il sostegno dei nostri tifosi attraverso il gioco, il temperamento e quindi le vittorie. Oggi un bel voto per i giocatori e per i nostri tifosi“.

SCELTE- “Quando faccio la formazione scelgo ovviamente per tecnica, per temperamento, per cuore, per intensità e per corsa: oggi penso che la squadra abbia fatto la partita che era giusto fare per fronteggiare il Gubbio. Fortunatamente si è sbloccato anche Zilli, che è un giocatore dalle grandi prospettive: è un guerriero e spero che questi due gol gli diano la forza per continuare a lavorare e segnare fino alla fine del campionato“.

Se ti fai trovare aperto una squadra come il Gubbio sa arrivare bene sul fondo, come ci ha fatto vedere nei primi minuti. L’obiettivo era ovviamente fermare la loro verticalità aprendoci e sfruttando gli esterni e l’avevamo infatti impostata per sfruttare Rao, Dalmonte e Antenucci con Zilli a tenere qualche palla, scaricare e attaccare lo spazio. Nel primo tempo ci siamo riusciti tre o quattro volte, ma abbiamo sbagliato un po’ troppi passaggi e su questo dovremo per forza migliorare. Poi siamo cresciuti e abbiamo fatto una grande partita di personalità. Tutti gli episodi hanno girato a nostro favore, ma questo è successo perché noi li abbiamo portati in quella direzione: tutti erano concentrati per vincere la partita“.

SINGOLI – “Dalmonte oggi è andato bene ma può fare meglio. Lo conosco da anni, è un giocatore che ha cuore. Quest’anno ha avuto qualche problema a rientrare alla sua vera forma come qualche altro giocatore: purtroppo ci vanno solo ora, ma l’importante è averli pronti per il finale di campionato, che è il momento giusto. Si è sacrificato, come si sono sacrificati anche Antenucci e Zilli e tutto il resto della squadra: oggi è difficile trovare qualcuno che abbia fatto un po’ meno. Nador ne è l’esempio. Nel primo tempo ha fatto una fatica enorme, poi nel secondo tempo sembrava Desailly. Tutta la squadra è stata eccezionale. La partita di oggi andava vinta, dipendeva solo da noi e abbiamo dimostrato il valore e la personalità di questa squadra che rappresenta lo spirito di appartenenza. Stiamo trascinando l’ambiente, ora non dobbiamo rilassarci perché se abbassiamo l’attenzione e l’intensità andiamo in difficoltà“.

MATURITÀ – “Se parlerò con il presidente? Ci tengo a sottolineare che il presidente è sempre il presidente e ha una mentalità come tutti noi del mondo SPAL. Mi permetto di dire che un po’ di esperienza ce l’ho e vi posso dire che la SPAL deve giocare per vincere, punto. Quest’anno è andato in un modo particolare dopo la retrocessione e a fine stagione ci parleremo e analizzeremo la stagione. Ora pensiamo all’Entella, facciamo i complimenti alla squadra per la prestazione ‘da SPAL’, come piace ai tifosi, al presidente e all’allenatore. Rimaniamo compatti verso l’obiettivo. Io ci metto sempre la faccia: la squadra ha qualche difetto ma anche tanti pregi. Tiriamoli fuori e troviamo la continuità con cui concludere al meglio questa stagione“.

A oggi i 40 punti a cui siamo arrivati sono pesanti: sappiamo bene che la SPAL avrebbe dovuto averne 55 per le qualità che ha, ma dobbiamo fare i conti con la realtà. Da quando sono tornato è quello che ho cercato di dare. Eravamo a 2-3 punti da penultima e ultima, ora abbiamo un piccolo vantaggio e non possiamo rilassarci: abbiamo fatto tanto, ma non abbiamo ancora fatto nulla“.