foto Filippo Rubin
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Con la vittoria per 2-0 ai danni del Pineto la SPAL conquista la salvezza con una giornata d’anticipo. Per il tecnico spallino è una bella soddisfazione, considerato che dal suo ritorno la SPAL ha cambiato marcia. Di seguito le considerazioni del tecnico spallino al termine della partita.

PARTITA – “L’obiettivo oggi era quello di portare a casa tre punti davanti ad uno stadio pieno che ha spinto la squadra. Il primo tempo l’abbiamo giocato bene ma non benissimo, mentre nel secondo la squadra ha fatto una partita di qualità. La vittoria è meritata, se la merita il gruppo. I 25 punti fatti dal mio ritorno erano l’unico modo possibile per raggiungere la salvezza. Faccio i complimenti a giocatori, società e tifosi, perché il risultato raggiunto è merito di tutti”.

“All’intervallo ho chiesto ai giocatori di giocare di più, di essere più rapidi e di servire gli attaccanti. Entrambi gli attaccanti mi sono piaciuti perché hanno fatto giocato bene, facendo salire la squadra. Nel secondo tempo siamo cresciuti così come in altre occasioni, quindi faccio complimenti al preparatore atletico e a tutto lo staff. Anche loro hanno fatto un lavoro straordinario perché hanno messo i giocatori nella condizioni di esprimersi al meglio: i ragazzi sono arrivati alla fine con tanto fiato e tanta gamba e questo non è per niente semplice”.

IL CAMBIO DI PASSO – “Manca qualche punto, abbiamo provato a vincerle tutte ma non sempre ci siamo riusciti. Abbiamo messo la squadra al centro del progetto, dando serenità e fiducia. Il gruppo aveva bisogno di un condottiero che desse qualcosa di diverso a livello di atteggiamento. Abbiamo giocato con più attaccanti perché avevamo davvero bisogno di punti. A gennaio la società ha fatto un buon mercato, dandomi la possibilità di schierare giocatori, poi stava a me farli rendere al meglio. La società e i tifosi ci chiedevano qualcosa di diverso e siamo riusciti a cambiare passo. Quando la società mi ha richiamato ha parlato a tutti in maniera eloquente, ha chiesto a tutti di raggiungere la salvezza. Ho cercato di mettere insieme i pezzi e ho cercato di far rendere tutti al meglio. Anche i tifosi si sono compattati attorno alla squadra, abbiamo visto che quando tutti sono vicino alla squadra è più semplice ottenere dei risultati”.

ZILLI – “Sono contento per lui perché è un combattente come tutti i friulani e va tenuto conto del fatto che Massimo ha avuto molti problemi fisici. Oltre a lui però vanno fatti i complimenti a tutta la squadra. Abbiamo responsabilizzato i giocatori più esperti, dando loro sicurezza, serenità e fiducia chiedendo un aiuto a trasmettere questo messaggio a tutta la squadra. Antenucci con la Recanatese ha fatto un gol importantissimo, dando il via alla rimonta. Oltra a quelli più esperti vanno elogiati anche i più giovani che hanno dato un grande contributo”.

FUTURO – “Io cerco di fare il mio lavoro al meglio. Sono arrivato a Ferrara con obiettivi diversi dalla salvezza, poi è successo quello che è successo. Sono ritornato, ci siamo conosciuti meglio e questo è fondamentale. Abbiamo capito che la squadra era di qualità ma doveva sporcarsi le mani, cosa che è stata fatta. Tutti hanno dato il loro contributo. C’è ancora un altra partita, poi vedremo cosa succederà. Io sono un allenatore che vuole vincere, ma per farlo bisogna costruire dando continuità al progetto tutti insieme. Dopo una retrocessione è sempre difficile ripartire, era necessario ricompattare l’ambiente. Oggi sono contento per aver ritrovato un po’ di normalità ma l’obiettivo mio e della società è quello di portare la SPAL in categorie dove merita di stare. Per farlo però c’è bisogno di tempo e di lavoro. Vedremo cosa succederà in futuro, al momento il mio futuro si chiama Olbia”.