foto Filippo Rubin
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Trascorsa la mezzanotte di venerdì 14 giugno, termine ultimo per l’esercizio dei diritti di riscatto dei prestiti, è apparso chiaro come la SPAL non solo non avesse la forza per esercitare l’opzione da oltre un milione per l’acquisto a titolo definitivo di Massimo Zilli (2002), ma nemmeno la possibilità di estendere il prestito in via prioritaria come concordato a gennaio 2024.

Agendo entro il 14 infatti la SPAL avrebbe potuto trattenere l’attaccante friulano per un’altra stagione con la formula del prestito, ma la società ha preferito fare cadere l’opzione, rimandando ogni considerazione all’eventuale insediamento del prossimo direttore sportivo. Questo significa che ora qualunque altra squadra potrà chiedere Zilli al Cosenza e ottenerne il prestito per il campionato 2024/2025. Si tratta di un altro segnale estremamente preoccupante da parte del club, l’ennesimo di un periodo costellato di difficoltà e di un sostanziale immobilismo sul fronte tecnico.

Zilli poteva essere uno dei pilastri sui quali appoggiare la nuova SPAL dopo il promettente finale di stagione e il giocatore aveva dato priorità alla permanenza in biancazzurro. Ora il suo futuro si fa più nebuloso, per quanto non sia preclusa la possibilità di un nuovo accordo nelle prossime settimane. Sempre ammesso che ci sia la disponibilità del Cosenza a parlarne.

Nei suoi quattro mesi a Ferrara Zilli aveva mostrato buona continuità di rendimento, attaccamento alla causa spesso diffuso anche via social, atteggiamento propositivo e sempre al servizio della squadra oltre a 4 reti e 1 assist racimolati in 15 presenze di campionato. La punta ha convinto tutti e da subito è diventato uno di quei giocatori considerati come cruciali e da riscattare per mantenere un gruppo di riferimento da cui ripartire dopo la bella cavalcata biancazzurra compiuta nel girone di ritorno sotto la guida di Mimmo Di Carlo.

Ora però che la permanenza del tecnico di Cassino sembra quanto mai incerta (c’è l’ombra di Andrea Dossena) la SPAL ha preferito rinviare ogni tipo di scelta, peggiorando ulteriormente la situazione agli occhi dell’opinione pubblica.

Tra domenica e lunedì è atteso l’arrivo a Ferrara del presidente Tacopina e sarà fondamentale verificare quali siano i suoi piani per il futuro, al di là di un pesante ridimensionamento di bilancio che pare del tutto scontato visti gli ultimi eventi.